Il cuore batteva all'impazzata e la testa sembrava voler scoppiare.
Mi alzai e corsi in bagno, aprendo l'armadietto e prendendo velocemente il mio inalatore che portai alle labbra schiacciando più volte il pulsantino per esalazione del gas.
Mi rannichiai nel freddo e umido buio del bagno, tremante e senza fiato cercando con tutto me stesso di calmarmi.
Passarono forse 20 minuti prima che io potessi alzarmi e tornare steso sul divano con una tazza di caffè caldo fra le mani, ed un vuoto enorme nel petto.
Speravo ogni giorno in un suo ritorno, lo aspettavo, in silenzio, ma quella porta non si apriva mai e quel telefono rimaneva silenzioso.
Erano forse le 04.00 di mattina e già mi era passato il sonno.
Allungai la mano sul pavimento prendo il mio pacchetto di Marlboro Rosse da venti, dentro cui erano rimaste solo quattro sigarette, consapevole del fatto che per quella sera non mi sarebbero bastate, indossati il mio giacchetto in pelle nera, le scarpe e dopo essere uscito dalla caserma mi diressi verso il distributore della tabaccheria poco distante.
Indrodussi il documento, i soldi, selezionai la marca desiderata e aspettai di essere servito mentre le persone iniziavano già ad addobbare le case con irritanti lucine e stupidi babbo Natale gonfiabili.
Ed era solo il 15 di di dicembre e questi già scassavano il cazzo con tutte queste puttanate, e realizzai che avrei passato da solo anche questo Natale.
Tornai dentro, ero completamente congelato e non appena chiusi la porta alle mia spalle sentì il bisogno di una vasca calda, tanto ormai l'opzione del dormire si era suicidata.
La riempì con acqua calda lasciandoci cadere del bagnoschiuma creando una folta schiuma.
Armato di sigarette e cellulare, mi liberai dei vestiti ed entrai cauto in vasca poggiandomi sul bordo e sospirando quasi di sollievo.
Mi srotolai le garza dal braccio che coprivano le ferite che mi aveva procurato quella idiozia di teoria dell'elastico.
Chiusi gli occhi rivivendo la scena di quando ero entrato nella vasca con Dean, di come di toccasse, di come mi baciasse, del suo corpo a contatto con il mio, di ogni singola e stupida cosa che lo rendeva unico e perfetto.
Potevo sentire nuovamente il suo profumo e il suo respiro ma quando aprì gli occhi ero solo ed era tutto frutto della mia immaginazione troppo stupida per accettare che lui non ci fosse più.
Dovevo solo mettermi in testa che se avessi continuato così sarei impazzito del tutto.
Ogni giorno mi ripetevo le stesse cose, che dovevo smetterla di pensare a lui, a tutte quelle piccole cose che me lo ricordavano, era quasi impensabile una sola giornata in cui lui non fosse presente anche solo nella mia testa.
Ed io che avevo mollato tutto,avevo rinunciato ad una casa, ad un fidanzato che mi amava, ad una famiglia a tutto per lui.. e lui che se ne andava di punto in bianco lasciandomi con l'amaro in bocca.
Tutti sapevano di questo mio amico, che ci stavo male, che era importante ma non che per lui avrei dato la vita e che lo ammassi più di quanto io ami me stesso.
Ero cambiato, ero diverso e la cosa più preoccupante era che non me ne importava niente di me stesso.
E passai anche quella serata a rimuginare su tutto senza però pentirmi mai di niente.* * *
Giorno dopo giorno questo nuovo stagista cercava in tutti i modi di stringere amicizia con me, non lo conoscevo e non volevo nemmeno conoscerlo, non mi interessava niente di nessuno.
Il Natale ormai era un ricordo lontano e anche il 31 di dicembre mi trovavo nello stesso posso a pensare alla stessa persona."Ben andiamo a bere qualcosa"
Mi disse il riccio"Non mi interessa"
"Ma è capodanno... eddai andiamo a dicertirci"
"Ho detto che non me ne importa un cazzo.. vai tu"
"O insieme o niente"
"Cazzo tuoi.. allora"
Continuai a leggere della roba sul Pc scenerando nel portacenere la mia sigaretta."Ma ci divertiamo...eddai"
"Torna dalla mammina stupido ragazzino"
sbuffai."Se non vuoi andare a nessuna festa potremmo farla qui, basta prendere dell'alcool e qualcosa da stappare"
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His green eyes
Fanfiction《Dopo una vita difficile,Benjamin, un ragazzo di appena 25 anni, decide di entrare in polizia, e tutto va bene, fino a quel giorno. Due occhi verdi, un sorriso così perfetto da piegarti in due ed una tutina arancione, stiamo parlando di Dean Winches...