CAPITOLO QUINDICI

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Pov Rebecca Fillagan 

Grave.

Grave per esprimere quello che è successo la scorsa notte.
E ora non è proprio il momento giusto per pensare alle labbra proibite, letali e... Mi lecco il labbro inferiore, incapace di guardare Dorian, di spalle al mio banco, durante il corso di matematica. Per fortuna nessuno mi guarda, se no direbbe che mi sono completamente ammattita.
E Dio solo sa cosa mi aspetta questa sera quando ci ritroveremo da soli nella sua stanza.
Avrò di nuovo la tentazione di sentire la pelle del mio petto sulla sua? Avrò di nuovo la voglia di baciarlo?
Sono disposta a demolire le barriere che mi sono creata con lui e provare ad avere qualcosa che non sia solo litigare?
Impossibile, ma a sentire il mio cuore che non smette di palpitare freneticamente, direi che penso diversamente da come reagisce il mio corpo. Lo sento da come si tende il mio corpo quando cerco di lanciargli un' occhiata o come stamattina ho sorriso di nascosto quando l' ho visto appena alzato.
Distolgo lo sguardo.
No, sono patetica.
La campanella dei ritardatari suona e, quando per l' ennesima volta indirizzo gli occhi al banco di Dorian, lui si alza e si avvicina al mio, di banco. Oggi non ha il cappuccio nero della felpa e non porta neanche il suo passamontagna, cosa assolutamente strana, ma soprattutto letale: le sue labbra sono li come se mi chiedessero di essere assaggiate di nuovo, mentre quei capelli disordinati, mi fanno venire la voglia di immergerci le mani dentro.
E...
"Levati da qui" ringhia al povero Tom, il mio compagno di banco, che si alza tremando e sparisce al posto di Dorian.
"Vai a fare lo stronzo da un' altra parte" gli dico brusca e sono felice di aver ritrovato la mia dignità, la mia scostanza.
Lui ride e si siede, facendomi alzare gli occhi al cielo. Stringo e distendo le dita delle mani, nervosamente. "Il tuo reggiseno di ieri sera è davvero carino" mi sussurra all' orecchio con tono malizioso.
Lo guardo, e non so se sentirmi lusingata o schifata. Ovviamente la seconda. "V. A. F. F. A. N. C. U. L. O" sillabo convinta.
Mi guarda con un sorriso da un orecchio all' altro. "Ce l' hai anche stamattina?"
Potrei annuire, ma gliela darei vinta, così decido di ignorarlo e aprire il libro alla pagina scritta sulla lavagna.
Lo sento rovistare con lo zaino, ma cerco di non provare neanche a dare una rapida controllata, poi un fogliettino piegato plana sulle pagine, facendomi sobbalzare. Mi volto verso di lui, che fissa la lavagna con sorriso sfacciato. Decido di aprirlo, tanto sono già condannata ad essere tormentata: mi piaceva.
Mi ritrovo ad arrossire, ma lo maschero bene.
Non rispondo, così lui si avvicina con le labbra al mio orecchio. "Cosa cazzo fai?" sbotto mantenendo il tono di voce basso. Lo allontano. "Non ti appiccicare, stai invadendo il mio spazio vitale". Per non dire i miei pensieri, mentre prima pensavo esclusivamente ad altre cose.
"Oggi dobbiamo andare da Dasten".
"Ma va? Tutti i giorni".
Mi tira una ciocca di capelli ed io gli assesto uno schiaffo in faccia, che fa voltare tutti in classe, compresa la professoressa, che ci incenerisce con un' occhiataccia. "Cosa sta succedendo? James e Fillagan, in punizione. Resterete a scuola per pulire la palestra dopo gli allenamenti delle cheerleader".

"Come mai ti sei rimediata questa noia?" domanda Elena curiosa, aggredendo il panino che ha in mano.
Scrollo le spalle. "Lo ammazzo, un giorno di questi lo ammazzo" sibilo fissandolo male mentre flirta con le ragazze ponpon.
"Quindi stasera non verrai con noi. Insomma, andiamo ad una festa. Non se ne fa niente?"
Ma che ne posso sapere?! Non so neanche se sopravvivrò a queste ore di tortura con Dorian James, che continua a pavoneggiarsi con le ragazze. Quanto ci vorrà per pulire tutta la palestra, che è bella grossa? Secondo qualche calcolo, potremmo impiegarci anche sei ore, soprattutto se si tratta di me e di Dorian, famosi per le litigate che facciamo.

"A quanto pare no" rispondo evitando di guardare Dorian.

"Oh, peccato. Gregor dovrà calcolare una in meno. Devo soltanto..."

"Aspetta, frena! Gregor? Quel Gregor?" Mi volto verso Dorian, incredula. "Da quando in qua noi ci mischiamo al gruppo di Dorina?"

Lei scrolla le spalle, con sorriso furbo. "Io e Gregor stiamo insieme. Ci siamo baciati ieri sera, non te l'ho detto?"

Polvere di Noi -(With Us Saga)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora