POV DORIAN JAMESFare quello che abbiamo fatto io e Rebecca in quella piscina è stato fantastico. Insomma, sarebbe illegale, ma chi se ne frega! Io ho sempre fatto cose non dettate dalla legge e anche Rebecca, di conseguenza questa esperienza non mi preoccupa nemmeno un po'. Anzi mi rende molto felice...
Siamo sulla mia moto quando mi rendo finalmente conto che, dopo il sesso nella piscina, ora ci aspetta una missione importante. Penso che il viaggio completo durerà almeno due giorni: andare a New York porterà via almeno tutta la notte e una parte della mattina, poi alloggeremo in un albergo pagato da Richard e il domani saremo dal suo fornitore per prendere la roba. Poi schizzeremo via per ritornare a Chicago.
Forse anche tre giorni.Dietro di me, Rebecca si è stretta alla mia schiena, le sue braccia sono salde attorno al mio busto e le gambe strette ai miei fianchi. Sentirla così vicina è incredibilmente eccitante, ma non posso e non devo distrarmi quando guido.
Entriamo dal cancello sul retro del capanno di Richard, seguiti da due macchine della sua sicurezza che sono cariche di uomini armati fino ai denti. Scendo nel parcheggio dove Richard ci aspetta davanti ad un furgoncino stile hippy parcheggiato accanto ad una macchina sportiva. Spero tanto ci dia quest'ultima e non il furgoncino da famigliola felice in vacanza.
Parcheggio vicino ad una delle colonne che reggono la struttura e faccio scendere Rebecca, quindi scendo anche io, togliendomi il casco e mettendolo sulla sella.
"Eccoli qui!" esclama tirando una boccata del suo sigaro. "In perfetto orario, complimenti".
Rebecca fa un sorrisetto divertito, ma ritorna subito seria. "La missione".
Richard ride e dà ad uno dei suoi 'schiavetti' il sigaro. "Prima voglio farti vedere una cosa".
Fa schioccare le dita ed una macchina nera brillante arriva sgommando al suo fianco e Richard, con calma, apre la portiera dei sedili posteriori, tirandone fuori un uomo incappucciato. Rebecca si irrigidisce al mio fianco e, quando mi rendo conto chi è quell'uomo, stringo i pugni.
"Oh no..."
Richard toglie il cappuccio dalla testa del padre di Becky, pronto già a fissare male sua figlia, gli occhi iniettati di sangue e un sorriso maligno sulle labbra. "Ciao stronza".
"Lo prendo per un complimento" ribatte audace Rebecca. "Tu dovresti morire".
Ride. "Ma non sono morto tesoro, quindi posso ancora liberarmi dalle catene di questi uomini, piccola stronzetta".
Rebecca incrocia le braccia al petto. "Se non sarà Richard a farlo, ti ficcherò io il mio piede nel tuo culo".
Sgrano gli occhi, ma so già quanto audace sia Rebecca. "E poi lo farò io".
Il padre mi guarda, scagliandomi un'occhiataccia. "E tu? Ti scopi mia figlia?"
Scoppio a ridere. "Di certo non sfrutto ragazzine e gli faccio del male come fai te. La vergogna potrà anche non leggersi sul tuo volto, ma so che dentro ti stai logorando. Spero che tu muoia, figlio di putt..."
"Okay, plachiamo gli spiriti bollenti di voi adolescenti" mi interrompe Richard rimettendo il cappuccio sulla testa del padre. "Adesso, passiamo alla missione".
"Già e poi uccidi quello scarafaggio!" urla Rebecca infervorata.
Richard ci indica il furgoncino hippy. "Questa è la vostra vettura".
"Ma che...?"
L'uomo se la ride. "Lo so, lo so, ma purtroppo o così o niente. E il niente vuol dire che devo uccidervi per farvi stare zitti. Dirvi il piano, dove si trova e anche cosa fare vi vincola. O accettate o rinunciate".
"Accettiamo" diciamo in coro.
"Bene, allora dovrete andare con questo".
Rebecca corruga la fronte, ma sono io a parlare. "Perché?"
Scrolla le spalle. "Perché dovete sembrare una coppietta innamorata che va a New York per il weekend e non ha soldi per pagarsi il viaggio. Ergo, siete degli sfigati".
Rebecca scoppia a ridere. "Quindi se qualcuno della polizia ci dovesse vedere, non sospetterà niente?"
"Esattamente" risponde Richard orgoglioso. "Il furgoncino è dotato di scomparti segreti poco individuabili, se non dire impossibili da individuare, dove metterete la roba".
"Okay, la mappa è dentro, vero?" domando io, perché so già che guiderò.
Richard ci invita ad aprire il furgoncino e guardarlo. E' squallido, puzza pure ma vedremo di rimediare a questo problema. Il nostro capo ci spiega altre cose che fanno parte del piano: alloggio, come dovremo comportarci e altre misure di sicurezza. Tutto ciò che abbiamo già fatto, lui lo ribadisce per essere sicuro che sia tutto apposto e non facciamo cazzate.
Verso l'una di notte abbiamo finito di caricare tutto ciò che ci serve sul furgoncino e stiamo salutando Richard, quando lui mi ferma, mettendosi in un luogo nascosto per evitare che Rebecca ci veda. "Ragazzo, devo parlarti di una cosa".
"Okay".
Lui si guarda intorno. "Il mio fornitore è un uomo imprevedibile. Se inizia a impazzire, tu lascia la tua compagna lì e scappa via".
Corrugo la fronte, non capisco il suo discorso. "Cosa vuol dire?"
"Fidati, okay?"
Abbasso lo sguardo, sinceramente non so cosa rispondere. Sento che, se ribatto dicendogli che non ho alcuna intenzione di abbandonare Rebecca sul campo, se le cose si dovessero mettere male, lui inizierebbe a discutere e non ne uscirei. "Okay".
Lui sorride e mi lascia andare. Raggiungo Rebecca nel pulmino un po' turbato dalle parole di Richard. Cosa vuol dire? Devo difendere Rebecca, dobbiamo fare gioco di squadra, non devo abbandonarla se le cose si dovessero mettere male. Voglio chiarire subito questa situazione con lei, così quando esco dal garage e sono lontano dal capanno, mi volto leggermente verso di lei, accanto a me sul sedile a tre posti. "Richard mi ha detto una cosa".
"Cosa?" domanda curiosa.
"Di abbandonarti sul campo e tornare da lui nel caso la situazione andasse a rotoli".
Lei rimane un attimo spaesata, persa a fissare la notte che sfreccia davanti a noi, il vento che ulula versi incompresi. Poi sospira e mi sembra di sentire il battito del suo cuore accelerare. "Ti sparo una pallottola nelle chiappe se ci provi".
Rido. "Non lo farei mai, dai!"
Anche lei ride. "Allora lo devo fare a Richard".
Il viaggio prosegue cantando canzoni a squarcia gola stile country. Ormai vicino a New York, decidiamo di spegnere lo stereo per capire meglio dove andare, quindi ci perdiamo nelle strade trafficate della Grande Mela.
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Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Ho deciso di metterne due di capitoli, gli altri giorni Wattpad mi dava problemi e non mi faceva aggiornare.
Ma oggi ce l'ho fatta! E sono molto contenta...
Lasciate commenti e anche le stelline <3
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Polvere di Noi -(With Us Saga)
ChickLitNew Adult (Storia Completata nel 2016) Rebecca ha diciassette anni ed una pistola nello zaino, lo skate sempre sotto il braccio ed una situazione familiare difficile. A scuola tutti temono lei ed il suo piccolo gruppo: 'Gli intoccabili'. Dorian ha...