CAPITOLO VENTISEI

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POV REBECCA FILLAGAN


Dorian è partito con il padre per tutta la settimana ed io... Sono stata tutti i giorni a pensare a lui senza trovare una spiegazione logica a cosa ci sta succedendo.

Mancano dieci minuti prima che lui torni e sono distesa sul suo letto, dove ormai dormo io da più di una settima. Tra una e qualche giorno, invece, dovremmo affrontare la missione di Richard. Sono andata ad allenarmi, senza di lui, ma sono sicura al 100% che anche Dorian si è allenato, magari con il padre.

Ogni volta che penso a lui sento il mio corpo fremere e il cuore battere all'impazzata. Comincio a farmi un'idea adesso che manca così poco dal nostro incontro in camera stasera. Neanche fiumi di alcol e uscite tra amici fino alle due del mattino sono riuscite a schiarirmi le idee.

Inutile...

A volte mi sembra di raggiungere una teoria, ma poi ci ripenso e mi rendo conto di essere  una vera idiota a pensarlo.

Mi capita di sperare che sia proprio quella cosa ed è un'idiozia, lo so.

Stringo forte il lenzuolo sotto di me e apro e chiudo i pugni. Stasera non è proprio il momento giusto per mettermi a fare congetture se il pensiero che Dorian tornerà mi continua a perseguitare. Come non ha smesso di fare per tutti questi giorni.

Mi do della stupida, perché io e lui siamo troppo sbagliati, ma allo stesso tempo insieme potremmo creare qualcosa di buono. Me lo sento...

O forse sto diventata una ragazza senza coraggio, sto abbassando la guardia ed è stato lui a riuscirci.

Oh no...

La porta sbatte di colpo ed io sobbalzo, stringendo ancora di più il lenzuolo, ho paura di strapparlo. Ho il cuore in gola, non mi sono mai sentita così felice e spaventata allo stesso tempo, ansiosa e quasi impaziente. Forse lo voglio rivedere?

Sì, probabilmente è così e mentre fino a due settimana fa non lo volevo neanche guardare, adesso mi ritrovo a scervellarmi per un ragazzo che ho odiato da troppo tempo.

"Ciao" mi saluta rimanendo sulla cima delle scale, fissandomi confuso.

"Senti, noi due dobbiamo parlare". Balzo in piedi e mi nascondo dietro al lato destro del letto. "Lo so, sei appena tornato, vuoi dormire, ma non me ne frega niente, ecco".

Lui ride e lancia la borsa sul suo 'letto', poi incrocia le braccia al petto e mi guarda in attesa. "Sono tutto orecchie. Avanti, cosa aspetti?"

"Okay, non so cosa sta accadendo, ma tra me e te sta succedendo qualcosa. Mercoledì dopo essere stati insieme da Richard ci siamo dati un bacio, poi tu sei partito e non ne abbiamo più parlato. Bene, ora è il momento di farlo" dico convinta e non lo sono mai stata in vita mia. "Ora!"

Annuisce e si issa sulla balaustra delle scale. "Scommetto che mi stai chiedendo di aiutarti in questa cosa, non è vero? A analizzare i nostri sentimenti".

"Sì, merda! Togli lo 'scommetto', Dorian! Avanti, dimmi cosa provi tu per me. In quest'ultimo periodo mi sembra che abbiamo quasi smesso di odiarci e..."

"Ci piacciamo".

"Sì..." Arrossisco e mi porto le mani alla bocca. "Ci piacciamo?"

Ridacchia. "A quanto pare sì. So di preciso quali sono i segnali che mostrano due persone attratte l'uno dall'altra e direi che questo è il nostro caso" dice tranquillo.

"Ehi!" Mi avvicino e gli punto un dito sul petto. La vicinanza è mozzafiato. "La prendi così alla leggera, tu. Mettiti nei miei panni, Dorian!"

Lui cerca di afferrare il mio dito ed io, in cerca di un contatto, finisco per spingerlo giù e... Dorian ruzzola giù per le scale, finendo come una pera cotta davanti alla porta. Mugugna qualcosa, poi inizia a lamentarsi.

Polvere di Noi -(With Us Saga)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora