CAPITOLO VENTICINQUE

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Pov Dorian James

Penso di star per impazzire. No, anzi, sto impazzendo.
Per Rebecca.
Perché proprio a me? Io sono già pieno di casini, di impegni e una cosa del genere non mi ci vuole proprio, ma... Cavoli, lei mi è proprio entrata dentro come un tarlo.
Stiamo andando con la macchina da Richard ed io ho voglia di sbatterla sul sedile e baciarla fino a farle dimenticare il suo nome, dove ci troviamo e che ci siamo odiati per cinque anni.
Cinque anni!
A volte mi fermo a pensare e mi rendo conto di quanto siano passati velocemente.
"Cosa succederà stasera?" domanda appoggiata con la testa al finestrino.
Non capisco se si riferisce a Richard o a quello che potremmo combinare in casa io e lei... Più tardi. Mia madre ha insistito perché lei rimanesse, anche se Rebecca non ne ha alcuna intenzione. "Non ne ho idea".
Lei sbuffa. "Penso che questa sia una missione importante, che non va assolutamente presa alla leggera".
Picchietto le dita sul volante. Sono d' accordo, ma non glielo dico. "A te interessano solo i soldi".
Continua a fissare il paesaggio fuori. "Perché tu lo fai per farti un viaggio a New York?" Fa una smorfia. "Avanti, anche tu pensi ai soldi".
"È vero, ma tu sei più avida".
Mi fulmina con lo sguardo. "Cosa ci fai tu, allora? Ti ci soffierai il naso?"
Sorrido divertito. "Penso che mi comprerò una bella macchina".
Lei alza le mani in aria, fingendosi divertita. "Uhuuu, wow! Cos'è che ti spinge farlo? Tienili da parte, no?"
Scuoto la testa. "Ci faccio ciò che voglio, tu puoi anche fregartene" rispondo brusco. 

Ride. "Quanto ti scaldi!" 

La guardo mentre ride e vorrei prenderle la mano, ma mi rendo conto di quanto sia patetico e mi arresto all'istante. "Smettila". 

"Vaffanculo" risponde di getto. 

Arriviamo al capannone ed un uomo ci ferma, indicandoci un'altra strada che ci porta direttamente da Richard Hell e la sua cricca di schiavetti, come li chiama Rebecca. 

Wow... Dovrò portare a termine una missione con Rebecca e ancora non ci credo. 

"Buona sera" ci dice lo  scagnozzo di Richard quando parcheggio la macchina nel loro garage. "Richard vi sta aspettando". 

Rebecca fa il giro della macchina e mi raggiunge, guardando prima me come per assicurarsi che io sia davvero qui con lei e poi guardando lo scagnozzo come se fosse uno scarafaggio da pestare. 

Comunque, ci portano in una stanza dove ci sono altre persone con le pistole e altri con strani quaderni in mano. Richard Hell è in piedi davanti ad una specie di tavolo lungo e stretto, in legno, su cui sono posate due pistole nere lucide. Più avanti ci sono diversi bersagli a cerchio e anche dei coltelli vicino alle pistole. 

Incrocio gli occhi di Rebecca, che sembra riflettere su ciò che vede. 

Richard Hell ci accoglie con un caloroso sorriso. "Manca una settimana e quattro giorni ad Halloween miei cari e dopo due giorni la missione avrà inizio, quindi ho deciso di iniziare il vostro addestramento da stasera". 

Corrugo la fronte. "Ci insegnerai a sparare?"

"Lo sappiamo già fare" dice Rebecca e quel sappiamo mi fa sorridere. 

Richard ridacchia. "Lo so, ma è bene allenarsi. Avete mai sparato con precisione? Insomma, i mirini sono lì e voi dovete colpire quei bersagli. Centrarli!"

Annuisco. L'idea mi alletta. Anche Rebecca sorride e non vedo l'ora di vederla in azione. 

Fa cenno di avvicinarci e non raggiungiamo il tavolo, affiancando Richard, che fa cenno ad un uomo in tuta militare di venire. "Ora vi presento Jase, un cecchino ed è entrato da poco nella cricca, ma è molto competente. Lui vi guiderà in quest'avventura e... Vi insegnerà i trucchi del mestiere". 

Polvere di Noi -(With Us Saga)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora