3. Delicata ma dura a morire

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- I've been bleeding in your silence, I feel safer in your valiance, I hold on like leaves in fall to what is left.
Chris Brown, Autumn Leaves.

Ore 3.50 p.m. 2 Marzo, New Orleans, Aeroporto Louis Amstrong.

Harry

"Appena tornerai da New York sarò io a chiedere le ferie dal locale."

Il crack del freno a mano precede la risposta di Niall.

E' scocciato, sbuffa in continuazione e si mangiucchia le unghie. "Non sono ferie, Harry. Ho solo chiesto a Tim qualche giorno di permesso per andare a trovare mio padre, lo sai. Potresti chiederli anche tu, Tim capirebbe. E apri il cofano per favore, prendo il borsone."

"No, non capirebbe un cazzo. Come al solito." Scendo dall'auto per guardarmi intorno. Odio gli aeroporti. "Sei pronto per il volo?"

Lui sorride, ma è un'espressione istintiva. Quella sua preoccupazione è contagiosa. "La vera domanda è se sono pronto a stare in quella casa... Finora non ci sono mai stato" confida ed è visibilmente preoccupato.

"Lo so bro. Tranquillo, dai che andrà bene." Oltre a un piccolo sorriso non gli offro altro, non ho un modo più efficace per dissuaderlo da questo magone che si trascina dalla Jackson.

"Sì, anche lui me l'ha detto. Lavori questa sera?"

"Sì, devo essere a casa il prima possibile che devo prendere il cambio. Cazzo, non posso vederti così giù, devi stare tranquillo, su!"

Niall ride di gusto e si mette il borsone in spalla: "Che mammina apprensiva, Haz. E' tutto okay! Solo, sono pensieroso."

"Tutto okay? Sicuro? Il check-in?"

"Online. Vai a casa adesso, grazie del passaggio."

"Non sono apprensivo, stronzo, mi preoccupo per te! E avvisami appena atterri."

Niall mi guarda con un'espressione divertita, sta per aprire bocca ma lo precedo: "E fammi sapere se dovrò venire a prenderti al ritorno."

"Ha!" Grida, puntandomi l'indice contro. "Lo vedi? Ti assicuro Harry, neanche mia madre mi ha rotto tanto i coglioni."

Sono sempre più convinto che questo ragazzo dall'aria così innocua sia stato creato appositamente per infastidire il sottoscritto.

"Cristo santo che scassa cazzo" dico, scuotendo la testa e sorridendo.

Ridendo anche lui, mi dice che "Ci vediamo tra qualche giorno Haz."

"Buon viaggio" gli auguro, e via di nuovo in macchina a correre appresso al tempo pur di sfuggirvi..

Il lato positivo in tutto questo è che, per tutto il fine settimana, dovrò cucinare solo per una persona.

Nel frattempo, in casa Malik...

Josephine

Mi smuovono per una spalla, come fossi un corpo senza vita, ma non percepisco alcuna voce per via degli auricolari. Alzo di scatto la testa verso l'alto per guardare chi mi sta chiamando. Mentre mi sfilo le cuffiette rimango ancora rannicchiata a terra e cerco di focalizzare le due sagome che torreggiano su di me. Non riesco a metterle a fuoco a causa della luce chiara del sole che mi brilla sulla faccia da ormai quasi un'ora. Vediamo se poi mi trovo pure col naso spellato?

Ci impiego qualche secondo a capire che sono ancora io, ancora nel mio corpo, ancora fuori da questa casa ad aspettare che qualcuno si accorgesse della mia presenza, e mentre vengo stritolata tra due paia di braccia maschili riconosco le voci e i volti di Zayn e Dylan e le loro lacrime agli angoli degli occhi non riescono a fermarle. Loro sono anche la mia famiglia, loro sono i fratelli di Cleo che mi hanno sempre protetta come una che tiene il loro stesso sangue nelle vene.

The Runaway (Harry Styles AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora