The Runaway (Harry Styles AU)

37. Disposizione scomoda

- Odiò tutto ciò che le fu possibile in quel momento. Odiò se stessa, il mondo, la sedia che le stava davanti, il termosifone rotto in uno dei corridoi, le persone perfette, i criminali.
Paulo Coelho, Veronika Decide di Morire.

- L'intelligenza si inventa coerenze per dormire sonni tranquilli. Fin quando non irrompe l'assurdo.
Nicolás Gómez Dávila.

Harry

Si dice che quando la vita ti offre limoni, tu prepara una bella limonata.

Okay. Va bene. Mi piacerebbe, a questo punto. Vorrei sedermi accanto al mio amico Niall e berne un bel, dissetante sorso. Sarebbe da prenderne un po', effettivamente, dopo il petto di pollo secco di Joss, magari assistendo al teatrino della mia ex e la mia... la mia amica segreta, che si prendono a capelli. Non sarebbe ragionevole? Inoltre ammetto che ho sempre desiderato assistere a una rissa tra ragazze. Quale uomo non ha mai fantasticato su due, tre... un'ammucchiata di donne in un piccolo bikini con la pelle untuosa che si prendono a schiaffi?

Ma invece no. Niente rissa al femminile, niente bicchiere di limonata col mio amico per goderci lo spettacolo. Niente di niente, porca puttana, perché (ebbene sì) si abbracciano. Si stanno abbracciando perché, a quanto pare, le due ragazze hanno parlato. Sono amiche o cosa, adesso? Faranno quegli stupidi pigiama party e si apostroferanno con nomignoli idioti?

Mentre mi sto già proiettando in una serata infernale in cui Josephine e Kelsey sono amiche del cuore e mangiano popcorn, sbriciolando sul mio divano e guardando stupidi film sdolcinati, realizzo che è una verità che mi brucia da morire. Hanno condiviso qualcosa che io non conosco. Hanno parlato per davvero.

La curiosità e l'ira mi corrodono dentro; di che cazzo hanno discusso? Di me? E perché? L'idea che probabilmente abbiano condiviso una conversazione cuore a cuore è ormai un punto fisso. Il mio, di cuore, intanto, fa un tonfo sul pavimento: lo immagino sanguinare e imbrattare schifosamente il parquet. La consapevolezza che Josephine non si sia preoccupata neanche di dirmi che ha conosciuto Kelsey arriva come una freccia che fende l'aria per trafiggermi dritto nel petto.

"Okay, penso che qualcuno dovrebbe davvero spiegare che cazzo succede." Apprezzo che Niall cerchi di prendere in mano la situazione, perché io sto per scapocciare.

"No, invece. Basterebbe che lei se ne andasse. Kel? Vattene. Che cazzo vieni a fare a casa mia? Tutta riconoscente per - " Non sposto di una virgola lo sguardo dagli occhi di Joss mentre parlo, che mi fissa spaesata " - questa qui. Andate a fare le amichette fuori da qua. Sparite. Ora. Niall, che cazzo! Di' a tua sorella che, oltre ad essere una stronza ficcanaso, dovrebbe imparare a riconoscere la falsità nelle persone, perché è improvvisamente l'amichetta del cuore della mia... oh, ma vaffanculo! Perdo solo tempo e fiato."

Anche le ragazze hanno notato che sto cercando l'appoggio dell'unico individuo di sesso maschile nella stanza. E' come se mi sentissi uno contro due. (Se si tratta di donne, poi... figurarsi!) Di sicuro un po' di sostegno mi farebbe bene adesso. E forse se non mi placo all'istante potrei far uscire qualcosa che non dovrebbero sapere altre persone all'infuori di me e Josephine, e questo non è il momento adatto.

"Ti ricordo che sono proprio davanti a te" sputa aspra la sorella cattiva. Che faccia tosta.

"Purtroppo sì, sei ancora qui ,infatti. Devi crescere, ragazzina. E devi sparire dalla mia vita." Me ne pentirò, lo so, ma per ora va bene così. Nel frattempo che dico cazzate e respingo persone che voglio tenere con me, Kelsey è ancora lì, in silenzio, accanto a Joss tutta bisognosa di lei, come a cercare il suo supporto.

"Io? Davvero Harry, sei proprio ridicolo. Togliti dal mio campo visivo, Joss." Cita le mie parole e mi fa il verso per imitarmi. "Ma andiamo! Chi ti credi di essere? Sei solo un povero stronzo."