The Runaway (Harry Styles AU)

49. Insanguinato ma non si vede

- Cara Capra,
come ci si innamora? Si casca? Si inciampa, si perde l'equilibrio e si cade sul marciapiedi, sbucciandosi un ginocchio, sbucciandosi il cuore? Ci si schianta per terra, sui sassi? O è come rimanere sospesi oltre l'orlo di un precipizio, per sempre? So che ti amo quando ti vedo, lo so quando ho voglia di vederti. Non un muscolo si è mosso. Nessuna brezza agita le foglie. L'aria è ferma. Ho cominciato ad amarti senza fare un solo passo. Senza neanche un battito di ciglia. Non so neppure quando è successo. Sto bruciando. E' troppo banale per te? No, e lo sai. Vedrai. E' quello che capita, è quello che importa. Sto bruciando. Non mangio più, mi dimentico di mangiare, mi sembra una cosa sciocca, che non c'entra. Se ci bado. Ma non bado a niente.
Cathleen Schine, La Lettera d'Amore.

Harry

Amare è tanto bello e sorprendente quanto dicono, allora? Io non lo sapevo che sarebbe potuto accadere anche qualcosa del genere nella mia vita, ma è accaduto. E mi sono dovuto asciugare gli occhi e batterli forte, con fare tremendamente impacciato.

Sono stato talmente tante volte felice, nella mia vita, che non potrei mai essere in grado di quantificarle. Effimera gioia del momento. Ma questo è diverso: questa felicità è qualcosa di strepitosamente unico e incontenibile. Mi sono sentito sovraccarico, ho visto Josephine provare il medesimo pesante sentimento, tanto da avere la necessità di liberare tutto quell'amore in lacrime benefiche.

L'amore fa maledettamente bene. Fa piangere di gioia solo a guardare negli occhi la donna che ami, e solo perché non puoi evitare di contenerti. Vederla esprimermi ciò che prova in quel modo è stato tanto intenso quanto magnifico e l'empatia mi ha catturato i sensi. Ho dovuto fare lo stesso. Per forza, perché vedere lei disperarsi nelle lacrime fatte di sorrisi emozionati (e solo perché grata di avermi nella sua vita), mi ha confermato ancora una volta di quanto Josephine sia effettivamente speciale.

Chi altri piangerebbe, perché troppo grato al mondo di essere parte della vita di uno come me?

Josephine, quell'angelo, è il motivo per il quale mi sono sbrigato e sono tornato da lei subito dopo averle comprato un regalo. Ma ci ho dato poco conto, l'ho infatti abbandonato in camera mia e sono tornato nella sua, pur di rivederla ancora.

Abbiamo riso tutta la notte. Spendere tutto quel tempo avvinghiati l'un latra mi ha dato la possibilità di notare alcune piccole particolarità che le fanno venire il sorriso: ad esempio scherzare sulle sue espressioni attraverso la specchiera dell'armadio, mentre facciamo l'amore, la fa ridere da metti.

Ho capito che sono stucchevole, anche. Ho capito che lo è anche lei, se innamorata. Che ne dipendo. Che lei è assuefacente, è una botta di vita.

E' u secchiata d'acqua gelida in pieno volto. Una scivolata per le scale con tanto di atterraggio sul coccige, ma che nel frattempo ti fa ridere terribilmente di te stesso nonostante il doloroso impatto.

Insomma, Josephine non mi fa dormire la notte. Quindi, ora che è mattino, sono incredibilmente stanco e non voglio alzarmi.

Mi stiracchio, ma non riesco ad allungare per davvero i muscoli. Sono fuori dal suo letto, ma non ho fatto troppa fatica per uscirvi. Troppo libero di preoccupazioni per riuscire a pensare lucidamente a ciò che ho da fare oggi. Decido di cominciare con l'indossare intimo; niente slip a portata di mano. Mi toccano i miei boxer un po' più fastidiosi, che però oggi non mi provocano alcuna seccatura e non sento nessun fastidio. Continuo nell'impresa di iniziare la giornata con l'abbandonare la camera di Joss; mi trascino fuori e, appena chiudo la sua stanza, realizzo di avere uno spettatore che mi fissa con aria confusa. Poi, sguardo di rimprovero sul suo viso.

"Cazzo." Esasperato, porto le mani sui miei occhi. Li copro e vedo nero, ed è ciò che vorrei vedere realmente ora, piuttosto che assistere a ciò che sta per accadere.