26. Qui a consumare la scorta che abbiamo

8.1K 436 95
                                    

- Gli occhi che piangono di più sono anche quelli che vedono meglio.
Victor Hugo, Oceano.

Josephine

Mi odio e non poco per esser stata corretta – sono un controsenso vivente perché custodisco e rispetto la privacy altrui per poi però pentirmene in momenti come questo. Come ora, che avrei bisogno di conoscere la testa maledetta di Harry – curiosare nel blocco da disegno, a suo tempo, mi sarebbe stato d'aiuto a capirlo.

Qui con me però c'è ancora Zayn e nessun segreto irrisolto di Harry, tutt'altro! Solo e soltanto quesiti. Il mio bel fratello acquisito si sta riempiendo il piatto con alcuni rustici, così ne approfitto e sguscio via verso la vetrata della veranda. Harry è di schiena, le mani salde e strette su una delle ringhiere e i capelli castani che svolazzano indisturbati. Persino da questa distanza e oltre il vetro riesco a capire quanto le sue spalle siano tese – sì, che posso percepire tutta la sua preoccupazione. Sì, che posso capire dalle sue spalle che il suo respiro è affannato. Che non ce la fa a stare calmo – che si sta sussurrando, probabilmente, di respirare. Di star bene. Di star coi piedi saldi al terreno.

Non abbandono mai la sua schiena con il mio sguardo, voglio arrivare a lui, tentando inoltre di non inciampare sui miei tacchi.

Sto facendo troppe cose insieme e sono trascinata prepotentemente da un forte turbinio di preoccupazione, perciò non sono abbastanza lucida per notare nell'immediato la presenza di una piccola e furiosa Cleo lì con lui. Non sono neanche a un metro e mezzo dalla vetrata che lei spalanca la portafinestra, facendo ondeggiare lunghe ciocche bionde nell'aria. Entra in casa e sbatte, per quanto possibile, la vetrata scorrevole. Harry è rimasto fuori, nella stessa identica posizione e con le spalle che fanno su e giù, mentre le perfette sopracciglia truccate di Cleo s'incontrano nel centro per il grosso cipiglio e l'espressione indurita, gli occhi furiosi e le labbra arricciate.

Non mi sta neanche a guardare, non mi vede, e quando sta per darmi una spallata le urlo (anche un po' per vendetta) direttamente nell'orecchio un sonoro oh!

Poi aggiungo che deve fermarsi; voce più tenue e dolce, le carezzo una clavicola esposta per alleviare il nocivo virus che è la sua ira.

Rilassa un po' il viso, dicendomi che non mi aveva visto. "Scusami – sono provata in questo esatto istante."

"Lo vedo. Che succede?"

Lei infila un braccio sotto il mio portandomi davanti l'ingresso desolato della cucina, un posto tranquillo e momentaneamente deserto.

"Sono incazzata nera – come una belva!"

"Grazie per la delucidazione, oh. Non l'avevo mica capito che ce l'avevi con Harry, sà?" Che è furiosa era chiaro, ma l'osservazione azzardata l'ho proposta ugualmente, anche se non sono sicura che sia così, che riguardi Harry.

Ebbene, ho ragione e ne ho la prova quando Cleo sbarra gli occhi, incattivita col mondo. "C'entra Harry?" Sta gridando con la voce bassa e le mani strette ai miei polsi. "C'entra Harry? Ma fai sul serio? Davvero me lo stai chiedendo? Ovvio che c'entra Harry – voglio dire! E' sempre colpa di quel coglione." Mi infastidirei se non fosse che ha palesemente bisogno di sfogare la sua frustrazione con qualcuno. Sono solo il suo pungi ball, in questo momento.

"Respira e raccontami, Cleo. Che succede?" E le sorrido.

Questo non viene ricambiato, lei è fin troppo infuriata per le buone maniere, adesso. "Quel coglione, mi fa avvelenare l'anima! Non prendermi per pazza furiosa, Josie, vorrei davvero che capissi la mia situazione: andrebbe bene essere respinti, cacciati e maltrattati a causa di colpe che effettivamente si hanno, perché magari lo meriti. Ma, Dio santo, lui mi incrimina di – vuoi sapere cosa? Perché fa ridere! Di avere un fratello che non gli va a genio! Scarica le frustrazioni nei confronti di Zayn tutte su di me, e questo mi fa impazzire! Non è giusto. Non mi piace prendermi gli sguardi incattiviti e le rispostacce per qualcun altro. A Zayn non rivolge parola, mentre io devo sorbirmi i suoi pessimi sbalzi d'umore. Odio prendermi le mie stesse responsabilità durante una situazione scomoda, figurati quelle di qualcun altro, Jo." Scuote la testa e fa un sospiro, calmandosi dopo le sue parole cariche di rabbia. Conosco così bene Cleo da sapere che una situazione come questa è abbastanza per farle perdere la testa: lei è sempre perfetta in tutto e non ha mai alcun tipo di disguido perché, ovviamente, chi fa parte della sua vita non può far altro se non adorarla.

The Runaway (Harry Styles AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora