39. Buona azione del mese... o dell'anno

7.5K 400 85
                                    

- Ma una donna no deve vivere attraverso gli uomini, bensì essere completa per se stessa quanto conscia di avere un certo spessore.
Helen Fielding, Il Diario di Bridget Jones.

Josephine

"Ehm... sto cercando Harry." E come se fosse naturale, fa il suo ingresso nell'appartamento.

Sta scherzando.

Lancia uno sguardo al divano in disordine. La sigaretta che si fuma da sola nel posacenere sul bancone. Il tappeto color panna ammucchiato nel mezzo del corridoio. Poi mi sorride, malgrado la mia espressione imbambolata e sorpresa.

Io mi rifiuto.

"Allora, sono impaziente di vederlo!" L'avrei giurato. "Dov'è?" E' entusiasta... forse c'è un complotto. Deve esserci, altrimenti non si spiegherebbe tutto questo. E' ufficialmente un complotto contro di me. Si sono alleate tutte le ex di Harry per venirmi a cercare.

Quando la sconosciuta sorride noto persino un piccolo particolare che le concede l'accesso in quella categoria che a me piace chiamare come: le ragazze che Harry preferisce rispetto a Josephine, qualcosa che accomuna Harry stesso ad esse, grazie a questa stupida ma adorabile caratteristica. Un paio di belle fossette su entrambe le guance. E' assolutamente stupenda mentre le mostra, scolpite nelle guance, proprio come quelle di Kelsey.

Avanti la prossima bellissima ex di Harry con un bel paio di dolcissime e angeliche fossette sulle guance, a rinfacciarmi che io non sono abbastanza per lui, e neanche su ciò che è più futile. A rammentarmi che io ho gli occhi che rasentano il buio e la notte, i boccoli troppo annodati, che ho una statura tascabile. Che non mi curo molto dei vestiti e quelle cazzate da femminuccia, mentre loro sono assolutamente stupende in tutto, e tirate a lucido. Avanti il prossimo pezzetto di passato pronto a torturarmi.

"E' al lavoro. Tornerà prima di cena" sibilo, fissandola spaesata. Non mi ha ancora detto il suo nome. "Come ti chiami, comunque?" Quasi la imbruttisco, ma la mia voce viene smorzata sotto la sua, troppo energica.

"Ah. E' al Music Store, quindi" riflette, con aria seria. "Sono Gemma, è un piacere." Mi stringe la mano ma non mi lascia il tempo di metabolizzare il suo nome e presentarmi, perché riprende già a blaterare. "Perfetto, così potremo cenare insieme, se non è un problema. Non vedo quello stronzo da mesi, ormai. C'è anche Niall, questa sera?" Si siede sul divano comodamente. Invadente.

"Mio fratello? Conosci anche lui?" Sono un tantino confusa e sgomentata.

"Sei sua sorella? Oh mio Dio, ma davvero? Non posso crederci, voi due non vi assomigliate proprio per niente! Ricordami il tuo nome?" Mi viene incontro con un mega sorriso e mi stringe di nuovo la mano.

"E' Josephine e... aspetta, aspetta, una cosa per volta. Sei la sua ragazza?" Mi trema la voce a quella domanda.

"La ragazza di Niall? No! Non sono – Ha! Neanche immagino che strano sarebbe!" Sghignazza divertita. "Non sono la sua ragazza. Non potrei proprio." Scoppia in una risata fragorosa cercando di coinvolgermi, ma è un tentativo perché se non è la ragazza di Niall allora...

"No, aspetta, io intendevo dire: sei la ragazza di Harry?" Mentre mi si spezza la voce, le sue risate aumentano e non capisco perché.

"Oh mio Dio, ma... cavolo, dici sul serio?" Ride ancora. "Ma che cosa te lo fa pensare?"

"Scusa, sono veramente confusa al momento, sei piombata qui alla ricerca di Harry e hai invaso il nostro appartamento come se fosse normale e tu – "

"Quello stronzo non mi aveva detto che... scusami, hai proprio ragione Josephine" dice più a se stessa che a me, "E possibile che non ti abbia parlato mai di me? Gemma?" Disegna un cerchio in aria con l'indice, intorno al suo viso. "Gemma Styles? Sono sua sorella maggiore, e dovrò ammazzarlo, quel bastardo."

The Runaway (Harry Styles AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora