35. Venuzze blu

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- All my favorite conversations always made in the A.M.
One Direction, A.M.

- Il modo tuo d'amare
È lasciare che io ti ami.
Il si con cui ti abbandoni
È il silenzio. I tuoi baci
Sono offrirmi le labbra
Perché io le baci.
Mai parole o abbracci
Mi diranno che esistevi
E mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi,
tu, no.
E sto abbracciato a te
Senza chiederti nulla, per timore
Che non sia vero
Che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
Senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
Con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.
Pedro Salinas, E Sto Abbracciando Te.

Harry  

Ci sono alcune giornate che proprio non dovrebbero esistere. Alcune serate, poi, che non parliamone neanche. La notte fotte i coraggiosi di giorno. Perché poi quel coraggio regalatoci dalla luce del sole, poi, di notte, diventa finto eroismo. Diventa arroganza. Talvolta stupidità.

La serata trascorsa tra sala d'attesa al pronto soccorso, il distributore automatico di bevande, le grida di Cleo. Mi si è scagliata addosso e ho lasciato che mi schiaffeggiasse. "Che cazzo hai fatto ha mio fratello" strillava per tutto il tempo. Matty l'ha presa per sé, poi George l'ha abbracciata. Poi Josephine l'ha cercata. Poi mi ha snobbato, mentre palavo con i ragazzi. E' stato un tremendo incidente, Harry, spera che lo spirito di amicizia sia più forte della voglia di denunciarti!

Questi avvertimenti sono arrivati dalla bocca di George, il più razionale fra di loro, forse, mentre Matty e Joss tranquillizzavano Cleo che continuava a preoccuparsi per suo fratello e "Non ti azzardare mai più a toccarci con un dito, animale!" gridava verso di me.

Tutto quel tempo a contorcermi i pensieri, perché è ciò che ho fatto finora, mentre Joss sferraglia le chiavi nella toppa – non vedevo l'ora di tornarmene a casa.

Dopo troppo tempo trascorso tra il pronto soccorso, la sala d'attesa e il distributore di bevande, ci siamo scrollati di dosso il ricordo della serata. Più o meno.

Sono le due di notte e sono stravolto, ho la faccia e le nocche indolenzite, un occhio gonfio, lo zigomo destro scorticato. Un cerchio alla testa. Male ai muscoli.

"Non so cosa pensare" dice Josephine una volta entrati in casa, e io penso a Niall. Sono a pezzetti. Briciole, anzi. Sono distrutto – ma per parlare con lui dovrò aspettare domani, che il suo turno è fino a chiusura, oggi.

"Neanche io." Questa volta invece penso a Joss. Perché quello che voglio ora è che lei mi tenga vicino al suo petto. Che mi faccia poggiare l'orecchio sul suo cuore. Vorrei mi concedesse lo stesso conforto che ha regalato a Cleo, a George, a Matty, Zayn e Ross all'ospedale. Ma io proprio non me lo merito, evidentemente. l'unica buona notizia della serata è quella di Tim, che malgrado non voglia pagarmi le ore di lavoro di sta sera, non ha intenzione di cacciarmi a calci in culo.

"No, Harry. Io sto parlando di te. Non so cosa pensare relativamente a questa serata, alla tua nuova personalità che ho conosciuto."

"Ti ho già detto che la storia del vaso è stato un'incidente. Non lo conosco neanche così bene Ross, e non avrei azzardato a tanto, né per la sua salute, né per la mia incolumità. Dovresti credermi e basta, a prescindere da tutto." Essenzialmente nessuno ha mai avuto tanta forza di spirito da regalarmi la loro fiducia. Nessuno ha mai stimato troppo lo stravagante artista dai capelli scompigliati, e poi alla fine della giornata, nonostante tutta questa merda, anche se a fatica mi addormento riflettendo su chi sono – su come mi vedono gli stronzi che mi stanno attorno.

Ora però mi fremono le dita; vorrei passare i polpastrelli su un foglio di carta e poi disegnare. Proprio ora. Creerei delle linee scure e marcate, le colorerei di blu, viola, indaco, nero e probabilmente qualche schizzo di bianco e oro, dando vita al mio paesaggio notturno. Magari potrei anche rifugiarmici.

The Runaway (Harry Styles AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora