29. Richiamo i ricordi peggiori

8.5K 478 62
                                    

- L'ombra ai miei atroci struggimenti e alle insonnie di cui ho già parlato a sufficienza.
Vladimir Nabokov, Lolita.

Josephine

Io ci provo pure ad agitarmi con tutte le forze, raccolgo tutte le mie energie mentre il mio corpo è a penzoloni sulla spalla di Harry. La sua clavicola preme nella mia pancia e mentre mi trascina fuori da qui i suoi movimenti bruschi alimentano il senso di nausea che mi sta salendo.

Gli grido addosso, sulla schiena in mezzo alle scapole di mettermi giù per quella che sembra la centesima volta, ma alle mie orecchie giunge solo il silenzio, non più la musica frastornate del locale. La delicatezza delle luci urbane mi assale e ora me ne sto sui miei piedi; scivolo sul pavimento perché le mie gambe non sorreggono il peso e le ginocchia cedono. Stomaco in subbuglio, testa che mi gira e vortica e vista un po' appannata. L'ira è tutta per Harry, che m'ha trascinata via da quella che momentaneamente era la mia casa, un habitat potente in cui nascondersi.

E sono ubriaca, pure – ma non irrimediabilmente lenta col cervello. Capisco. Realizzo ciò che ho intorno. Lo assorbo, per quanto possibile.

Non posso trattenere le lacrime.

Ed è arrivata quella dannata fase, lo so, quella in cui sono patetica, in cui sono ancora alticcia ma non più spensierata e sorridente e stupida. Che poi lo sono ancora, stupida. Ma adesso non sono in grado di vedere una via d'uscita, non c'è quel raggio di luce che m'invita a bere per non soffocare nei miei stessi pensieri, solo buio.

Ho deciso adesso adesso che da oggi in poi non piangerò mai più.

E' che non sono mai stata così fragile davanti a qualcuno che non fosse la mia famiglia, e credo di essere arrivata oltre il fondo.

Quei ricordi di Zayn e Dylan che mi tirano via dalla veranda di casa loro ripetendomi che sono forte, di Cleo che piange con me nella mia spalla assicurandomi che le sono mancata, di mio fratello che mi bacia le labbra promettendomi che non si stancherà mai di me nella sua vita, di Harry che mi tiene insieme urlandomi contro di non farlo mai più, mentre ero imbottita di xanax. Quello è doloroso, ma tutto questo che sto vivendo adesso ha un retrogusto più amaro. Più difficile da sopportare, o comunque è ciò che sono in grado di riconoscere ora.

Oggi io tocco il fondo. Posso percepirlo, posso sentire tutto ciò che mi terrorizza assumere una forma concreta, e poi viene ad occuparmi il cuore sgualcito da promesse che io stessa ho frantumato e mandato a puttane.

Non piangerò mai più e non berrò neanche più. E anche se lo dico sempre questa volta è per davvero. Io sono persino consapevole di meritare un po' di tutto questo, gli errori che faccio non smettono mai, non si fermano mai – so che sono io quella sbagliata, eppure un urlo strozzato esce dalla mia gola. Sto chiedendo a Harry, strillando nelle mie insicurezza più profonde: "Che cosa c'è di sbagliato in te?"

No. La mia disperata richiesta è indirizzata a me. Ma io fingo sia per Harry. E' quello che mi riesce più facile: fingere che il problema non sia il mio, accusare chi mi circonda e tenermi lontana. Lontana da tutti.

Harry mi tiene ancora gli occhi puntati addosso; so che sta per infuriarsi, ma invece rilassa la sua mascella costantemente contratta. Si avvicina e mi stringe al suo petto, e quel suo profumo di foresta sembra essere una droga che vorrei non sbiadisse mai, mescolandosi con l'abitudine a quell'odore. Ho ripreso a piangere e ne ho la prova sulla camicia di Harry. C'è una chiazza delle mie lacrime. C'è una chiazza del mio odio per me stessa, su di lui. E invece Harry che sta tentanto persino di proteggermi, da tutto questo rancore, e il rimorso e tutti i rimpianti.

"Ci sto io, adesso." Tra i miei forti singhiozzi la sua voce è ruvida e quasi inudibile. Il mio cuore esplode quando porta il mio corpo più vicino al suo, le sue mani sembra mi racchiudano completamente. E' esattamente ciò che provo in questo momento; sono così piccola e fragile che potrei essere imprigionata nelle sue grandi mani ed essere schiacciata senza alcun minimo sforzo.

The Runaway (Harry Styles AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora