Infilo l'abito che Megan e Spencer mi hanno regalato per Natale e mi guardo riflessa nello specchio della mia stanza, contenta della loro scelta. Inizialmente mi sembrava troppo luminoso, troppo sgambato, troppo aderente, insomma un abito eccessivo per me, ma dopo aver incrociato Jessica con il suo volgarissimo vestito rosso, tanto corto quanto scollato, e di un tessuto decisamente scadente, non posso che constatare quanto il mio sia elegante, bello e forse anche sexy.
Il luccicante tessuto blu paiettato scivola leggero avvolgendomi i fianchi e ricadendo morbido fino al suolo, e il profondo spacco laterale supera di molto la metà coscia mostrando entrambe le gambe ad ogni mio passo. La parte superiore, molto aderente, sottolinea le mie misure forse leggermente abbondanti, mentre la scollatura dritta lascia scoperta la pelle nuda di entrambe le spalle. Apro la scarpiera e prendo un paio di spuntate argentate con tacco a spillo e ci abbino una piccola borsa rigida dello stesso colore.
Megan e Spencer sono già a casa di Josh per dare inizio ai preparativi, insieme a Robert e Micheal e io, recuperato dall'armadio il lungo cappotto bianco, mi affretto sulle scale per non rischiare di incontrare Jessica e Greta che ormai saranno sicuramente pronte.
«Mia!» La sua voce mi blocca a metà della sontuosa scala di marmo che conduce al pian terreno. Mi aspettavo di incontrarlo ma più tardi e soprattutto a casa di Josh, anche se avrei dovuto immaginare che sarebbe venuto a prendere Jessica, la sua "amica".
«Jake!» Rispondo allo stesso modo soffermandomi appena sull'elegante completo grigio chiaro, la camicia azzurra leggermente sbottonata, le scarpe eleganti, la barba incolta come piace a me e i capelli pettinati all'indietro con il gel. Le mie intenzioni erano buone, "soffermarmi appena" e invece mi ritrovo a fissarlo incantata da tanta bellezza.
«S-sei bellissima.» Sussurra distogliendo lo sguardo da me. «Ho saputo che ieri sei passata a salutare Alice, grazie.»
Scrollo le spalle terminando di scendere le scale. «Figurati, è stato un piacere.»
«Ed è stato un caso vero che tu sia andata giusto quando io ero appena tornato in dormitorio dove avevo incontrato la tua coinquilina.» Sibila rigido mentre gli passo accanto diretta al portone di ingresso. Beccata! Fingo di non sentirlo e proseguo per la mia strada ma la sua mano mi blocca avvolgendo il mio gomito e costringendomi a voltarmi verso di lui. «Mia...»
«No Jake, non è stato un caso. Ero sicura di non trovarti a casa.» Sbotto scuotendo il braccio per liberarmi dalla sua presa che però non cede.
«Immaginavo...» Sussurra serio scuotendo la testa. «Vuoi un passaggio? Jessica e Greta saranno pronte a momenti.»
«Non serve, Ryan sta per arrivare.»
Jake mi fissa sbalordito, la fronte corrugata. «Ryan? Prima ho sentito Robert e ha detto che saresti stata sola. Che voi due...» Lascia in sospeso la frase fissando i suoi occhi nei miei, quasi a volermi leggere dentro.
Ovviamente Robert deve avergli riferito la nostra ultima conversazione avvenuta nella mensa della Columbia, quando avevo comunicato loro di essere ormai in rottura con il mio ragazzo. Il pensiero però di dover cenare con ben quattro coppie, effettive e potenziali, mi ha fatto cambiare idea, ieri sera l'ho chiamato e invitato a trascorrere questa serata con me e, nonostante lui avesse già altri impegni, è stato ben lieto di cancellarli per accompagnarmi.
Egoista? Forse... ma non avrei sopportato di affrontare questa cena da sola, e magari lui, vedendo la nuova coppia, potrebbe anche smettere di essere tanto geloso.
«C'è stato un cambio di programma. Megan ha detto che non c'erano problemi se portavo anche lui.» Gli rispondo tirando ancora una volta il braccio.
«Quindi siete ancora insieme?» Non so cosa mi spiazzi di più, se il suo tono di voce deluso o la tristezza che leggo nei suoi occhi.
Annuisco distogliendo lo sguardo da lui. «Jake, io non ho detto a Ryan di aver trascorso il Natale a New York, con te. Non vorrei mentirgli ma so quale sarebbe la sua reazione e non voglio rovinare la festa a tutti.» Comincio fissando le dita nude e infreddolite dei miei piedi, non ha più nevicato ma è pur sempre troppo freddo per queste scarpe. «Ti sarei grata se non gli dicessi nulla.»
«Dovevi pensarci prima di invitarlo.»
Ritorno a guardarlo dritto in volto per vedere il suo ghigno serio e malefico. «Ti prego Jake. Sono sicura che ormai farmi soffrire sia uno dei tuoi passatempi preferiti ma... sul serio, quando si tratta di te non riesce proprio a controllare la sua rabbia.»
La mano di Jake ancora allacciata al mio gomito si contrae insieme a tutti i muscoli del suo braccio, il suo volto si avvicina pericolosamente al mio. «Cosa vuoi dire? Ti ha fatto del male?»
Inspiro profondamente inebriata dal suo dopobarba. «Non volontariamente. Era parecchio agitato per la storia del bacio e per come l'aveva scoperto. Jake, se tieni anche solo un po' a me, non provocarlo questa sera.»
La suoneria del mio cellulare ci distrae, Ryan è arrivato.
La mano di Jake scioglie la sua presa ma lui non accenna ad allontanarsi. «Non pensare che questo discorso sia concluso. Ad ogni modo non preoccuparti, non dirò nulla stasera.» Prosegue assottigliando lo sguardo e fissandomi intensamente. «E non mi diverte farti soffrire.»
Lo ringrazio con un cenno del capo e mi allontano da lui e, dopo aver immagazzinato un'altra generosa dose del suo profumo, corro fuori affrettandomi verso la Ferrari rossa parcheggiata davanti all'ingresso. Gli ho appena dato un ulteriore motivo per odiare Ryan, ma almeno per stasera posso stare tranquilla o almeno spero.
«Ciao.» biascico entrando all'interno dell'abitacolo.
«Buonasera.» Ryan indossa uno dei suoi splendidi completi blu scuro, gemelli firmati e camicia chiara. Appena mi accomodo sul sedile del passeggero si sporge verso di me depositando un dolce bacio sulla mia guancia. «Cosa ci fa lui qui?» Domanda sforzandosi di mantenere il sorriso e indicandomi l'Audi parcheggiata poco distante da noi.
«Si frequenta con Jessica adesso. È venuto a prenderla.» Alle mie parole, quello che fino a poco prima era un sorriso finto e tirato diventa improvvisamente sincero e smagliante.
«Non sapevo uscisse con una ragazza. Beh mi fa piacere... ovviamente.»
Non avevo mai visto la casa di Josh e rimango a bocca aperta appena superiamo i sontuosi cancelli di villa Neill. L'abitazione è circondata da alte mura, neanche fosse un castello, e dal vialetto posso scorgere nei numerosi ettari di giardino una grande piscina e un campo da tennis. Non credevo esistessero case di tal genere nella periferia di New York né che la famiglia di Josh fosse così benestante.
Lasciamo l'auto vicino all'ingresso e ci affrettiamo alla porta per sfuggire al freddo gelido, suono il campanello un paio di volte e dopo un lungo minuto ci viene ad aprire il padrone di casa tutto trafelato.
«Scusate ragazzi, i domestici sono in ferie e qui nessuno di noi sembra abituato ad arrangiarsi.» Sbuffa sonoramente togliendosi la traversa che deve aver indossato per non sporcarsi la camicia elegante.
Lasciamo i cappotti sul divano e lo seguiamo in cucina dove sembra essere appena scoppiata una bomba. Pentole e piatti abbandonati nel lavandino, alcuni cocci per terra, e sporco ovunque.
«Ma cosa state combinando?» Domando saltando una grossa chiazza di salsa di pomodoro sull'elegante pavimento.
«Le tue amiche si sono offerte di cucinare ma sembra che nessuna di loro l'abbia mai fatto prima.» Sbotta Josh indicando Megan e Spencer. Non indossano ancora i loro abiti, ma comode tute insudiciate.
«Apprezza almeno il tentativo no?» Risponde Megan imbronciata.
«Se lo sapevo chiamavo un cattering. Cosa penserà Greta?» Josh sembra molto preoccupato per il giudizio dell'amica di Jessica, deve proprio averlo affascinato la moretta.
«Tranquilli ragazzi, adesso vi aiuto io.» Annuncia Ryan togliendosi la giacca e arrotolando le maniche della camicia. «Cerchiamo di salvare il salvabile.»
«E tu cosa pensi di fare?» Gli domando sollevando entrambe le sopracciglia.
«Tesoro sei tu che vuoi mangiare sempre fuori o ordinare al take away. Io cucino benissimo in realtà.» Aggiunge con aria di sfida avvicinandosi alle mie amiche. «Lasciate fare a me ragazze, andate a cambiarvi e aprite una bottiglia di vino.»
Megan e Spencer esultano sollevate lasciando i fornelli al mio ragazzo, mentre Josh stappa un prosecco frizzante italiano e riempie due generosi bicchieri.
Ryan apre il frigorifero e vi trova di tutto: tonno, salmone, canocchie, capesante e scampi. Almeno non abbiamo badato a spese. Tira fuori il tutto e li lascia sul piano di lavoro, quindi si infila nella dispensa e ne esce con le braccia colme di spezie, riso, pasta sfoglia, pan grattato e un'altra decina di cose.
«Posso darti una mano?» Gli domando avvicinandomi a lui.
«Sarebbe un onore.» Risponde lui smagliante. «Credo che finiresti per distrarmi però, con il cappotto non avevo notato quel fantastico spacco.» Sussurra con voce roca al mio orecchio facendomi arrossire.
«Che stupido!» Rido colpendogli l'avambraccio con un leggero pugno.
«Se mi dite cosa fare vi aiuto anch'io. Dovrei essere abbastanza innocuo.» Si aggiunge Josh ridendo.
«Va bene, Mia tu sguscia gli scampi e taglia il salmone e il tonno. Josh affetta la cipolla, l'aglio, il cipollotto e il prezzemolo.» Ci ordina autoritario e noi ci mettiamo al lavoro.
Siamo talmente presi che ci rendiamo conto dell'arrivo degli ultimi invitati solo quando Greta ci raggiunge in cucina per salutare il padrone di casa. Jessica da gran maleducata quale è non si spreca nemmeno a farsi vedere in cucina, si accomoda in salotto e si fa versare un'abbondante bicchiere di vino, Jake invece, appoggiato con la schiena allo stipite della porta, si limita ad osservarci.
Ryan sembra tollerare tranquillamente il suo sguardo fisso su di noi e continua a muoversi in cucina completamente a suo agio, scherzando con Josh e prendendomi in giro per la mia totale inettitudine ai fornelli.
Dopo meno di mezz'ora sta già impiattando un favoloso antipasto comprensivo di brioches al salmone, capesante gratinate, cocktail di gamberetti in salsa rosa e canocchie sfumate al vino e prezzemolo.
Raggiungiamo i nostri amici in salotto e ci accomodiamo alla sontuosa tavola imbandita, brindiamo e iniziamo a gustare l'antipasto che risulta eccellente.
«Ryan ma è buonissimo.» Esulta Robert dopo aver assaggiato un boccone di capasanta.
«Sei veramente un cuoco eccezionale.» Continua Megan addentando la prima canocchia.
«Merito anche dei miei aiutanti.» Ammicca Ryan allungando una mano verso di me e accarezzandomi delicatamente il volto.
«Buono!» Commenta Jake abbassando rapidamente lo sguardo sul piatto. «Anche noi a Natale abbiamo mangiato le capesante...» lascia la frase in sospeso facendomi perdere un battito. «... ma anche queste sono molto buone.»
Questa cena sarà più dura del previsto.
Lascio Megan e Robert aiutare Ryan a terminare il risotto, mentre io e Josh rimaniamo seduti a gustarci un paio di bicchieri di vino. Jake evita accuratamente il mio sguardo ma ogni tanto lo scopro intento ad osservare il mio ragazzo, temo che stia tramando qualcosa.
Diversi minuti dopo ci viene servito un fantastico risotto al prosecco e scampi, spolverato di prezzemolo fresco. Raccolgo dal bordo del piatto alcuni chicchi e porto la forchetta fumante alla bocca per scoprire che il sapore è anche più buono del profumo che mi sta inebriando i polmoni.
«Ryan è favoloso... Promettimi che cucinerai ancora per me.» Esulto dopo aver assaporato il connubio perfetto tra la dolcezza dello scampo e la decisione del vino. Altro piatto preparato dal mio uomo e perfettamente riuscito.
Lui allunga la mano sinistra sul tavolo e stringe la mia mano depositata accanto al piatto e fissandomi dritta negli occhi sussurra dolcemente. «Per sempre.»
Avvampo non aspettandomi una tale risposta che quasi mi ricorda una proposta di matrimonio, ma non voglio slacciare la mia mano dalla sua e la stringo a mia volta. Quindi sorrido e abbasso lo sguardo sul mio piatto imbarazzata.
«Oh Mia, che teneri che siete.» La voce fastidiosa di Jessica interrompe il silenzio che si era creato intorno a noi. «Si vede che siete veramente innamorati. Io se fossi in te un uomo così non me lo lascerei scappare.»
«Beh spero tanto che la pensi anche lei come te. Per lo meno ho capito che prenderla per la gola funziona.» Sorride Ryan intrecciando le nostre dita.
«Mi raccomando però, prenderla per la gola con il cibo, non con le mani!» Alle parole di Jake alzo lo sguardo terrorizzata verso di lui, la sua allusione è chiarissima ma spero che tutti gli altri, compreso Ryan siano abbastanza ingenui da non coglierla.
«Che cretino.» Interviene Jessica spingendolo per la spalla e facendo scoppiare tutti a ridere, compresi Ryan e Jake. Quest'ultimo però, per la prima volta dall'inizio della cena, porta le sue iridi color cielo nelle mie, quasi a voler sottolineare silenziosamente che la sua non era una semplice battuta.
«Ti avviso Ryan di stare attento.» Continua fastidiosamente Jessica che sembra voler ormai monopolizzare tutte le conversazioni. «La povera Mia aveva non pochi problemi di peso da piccola, non farla ingrassare di nuovo.» Quasi mi strozzo cercando di mandar giù un grosso sorso di vino. Come si permette?
«Problemi? Per me sarà sempre una delle donne più belle che abbia mai incontrato nella vita.» Le risponde a tono Ryan senza smettere di sorridere facendomi arrossire nuovamente e guadagnandosi l'approvazione del resto del tavolo.
«Oh Mia, finalmente un uomo che sa quello che vuole. Se fossi in te starei attenta a non farmelo portar via, ne esistono veramente pochi come lui. Io me lo sposerei subito.»
I troppi apprezzamenti di Jessica iniziano a farsi pensanti. «Devo iniziare a temere anche te?»
«Ah ah ah.. Beh se non avesse chiaramente occhi solo per te... ah ah ah» La sua risata stridula mi infastidisce. «Veramente Mia, attenta a non farti scappare un uomo fantastico come Ryan.»
«Ok, Jessica! Abbiamo capito!» Sbotta Jake battendo nervosamente il pugno sul tavolo. «Possiamo cambiare argomento discorso adesso?»
Jessica sempre ridendo si sporge verso il ragazzo seduto al suo fianco stampandogli un bacio sulla guancia. «Povero Jake, sei geloso? Ryan non sarà mai fantastico quanto te.»
Riporto lo sguardo, che avevo distolto per non vedere il bacio, sulla nuova coppia seduta davanti a me. Jake si è ingelosito per gli apprezzamenti di Jessica a Ryan? Jake è geloso di Jessica? Ryan non sarà mai fantastico quanto Jake?
«E voi due come vi siete conosciuti?» Domanda Ryan sorridendo sornione. Vedere Jake impegnato con un'altra ha eliminato ogni ombra di preoccupazione in lui.
«Beh noi ci conosciamo praticamente da sempre. Jake è stato il mio primo ragazzo, la mia prima volta.» Sorride sognante ripensando ai vecchi tempi. «Non che si sia comportato benissimo il ragazzaccio, andava e veniva. E non si faceva molti problemi a farsi altre ragazze di fronte a me. Poi un anno fa gli ho dato un ultimatum: "o stai con me seriamente o non voglio più saperne." Lui aveva deciso di chiudere e non ci siamo parlati per diverso tempo. Nell'ultimo periodo però ci siamo riavvicinati, era stato appena lasciato da "Amelia" per l'assistente del suo professore.» Calca la voce sul mio nome completo e indica con la mano Ryan, deve alludere a quel pomeriggio dopo il secondo test di procedura. «Io ho provato a resistergli, ma l'hai visto? Insomma ci sono ricaduta. Da quel giorno abbiamo ricominciato a frequentarci anche se, mettiamola così, in segreto e forse non era proprio un rapporto esclusivo.»
Loro vanno a letto insieme.
Inspiro ed espiro profondamente incontrando ancora una volta gli occhi seri del biondo seduto di fronte a me.
«Jessica non serve che racconti proprio tutto.» La rimprovera senza distogliere lo sguardo.
«Questo fino all'altra sera però. La notte di Santo Stefano mi ha raggiunta alla Eaton intorno alle undici di sera e dopo aver fatto l'amore con me, ha detto che non doveva più essere un segreto la nostra relazione.» Allunga la mano sul tavolo e intreccia le loro dita. «Insomma stiamo insieme adesso.» E ancora una volta si sporge per baciarlo, questa volta però sulla bocca.
Loro stanno insieme.
Mi sollevo dalla sedia prendendo il mio piatto ancora mezzo pieno e quelli delle persone sedute intorno a me. Il mio stomaco si è ormai chiuso.
«Ti aiuto.» Si affretta premuroso Ryan alzandosi in piedi.
«Non se ne parla, hai fatto anche troppo. Il secondo non è ancora pronto, porto solo i piatti in cucina.» Gli sorrido spingendolo affinché torni a sedersi mentre io porto le stoviglie nel lavandino, apro l'acqua calda e le passo sotto il getto bollente sciacquando i residui di cibo. Sospettavo che tra loro fosse andata esattamente in questo modo ma sentirlo dire fa veramente male.
«Non è proprio come dice lei.»
Sbuffo udendo la voce di Jake alle mie spalle. «Te lo ripeto ancora, non è affar mio.» Lentamente mi volto verso di lui sforzandomi di sorridere ma ogni ombra di divertimento svanisce appena mi rendo conto che lui è pericolosamente vicino a me.
«I tuoi occhi dicono il contrario.»
«Sono solo stupita. Quel giorno, i tuoi messaggi, le tue parole... Sei corso da lei, hai fatto "l'amore" con lei.» Pongo l'accento sulla parola amore, non doveva essere solo sesso. Sarei anche orgogliosa del modo in cui sono riuscita ad affrontarlo, se non fosse per il tono strozzato della mia voce.
«Io e lei... Quel giorno tu hai detto che...»
Lo zittisco scuotendo la testa e distogliendo lo sguardo da lui. «No Jake. Vuoi dire che è colpa mia se stai con lei? Quello che è successo a Natale è stato...» Inspiro profondamente per trovare la forza di proseguire. «Mi ero illusa che potesse esserci qualcosa tra noi.»
Jake si protende verso di me poggiando entrambe le mani sul lavandino circondando il mio corpo. «Mia non era un'illusione..» Socchiudo gli occhi inebriata dal suo profumo e dalla dolcezza del suo tono. Lui prova qualcosa per me? «C'era qualcosa tra noi.» Le sue labbra sfiorano delicatamente l'incavo del mio collo facendomi rabbrividire.
«Scusate ma non mi sembra il momento migliore questo.» La voce seria di Josh costringe Jake a staccarsi da me. «Ci sono due persone nell'altra stanza che non sarebbero molto felici di trovarvi così.»
Il pensiero di Ryan e Jessica mi riporta alla realtà. Mi scosto da lui avvicinandomi al nostro amico che ci ha appena beccati.
«Mia aspetta, ti prego parliamone, domani, da soli.»
«Per dire cosa? Stai con lei ma stavi per baciare me adesso. Io non ho bisogno di una persona che non sa cosa vuole, e soprattutto chi vuole.» Sposto lo sguardo da lui perché la sua sola immagine è capace di annientare la mia determinazione, gli volto le spalle e torno nell'elegante sala da pranzo di casa Neill.
Terminiamo la cena con un delizioso salmone al cartoccio e il dolce, quindi a solo mezz'ora dalla mezzanotte raggiungiamo Charlie al Victrola.
Il locale è pieno di persone, la maggior parte compagni della Columbia e della N.Y.U., ed elegantemente allestito per la serata. Ci portiamo immediatamente nella nostra zona riservata dove ci aspettano diverse bottiglie di ottimo Champagne e decine di calici. Balliamo e scherziamo aspettando l'inizio del conto alla rovescia.
Mi volto verso Megan e la trovo stretta tra le braccia di Robert, muovendosi al ritmo di una musica lenta e sensuale che probabilmente esiste solo nelle loro teste. Stringono i loro corpi e non smettono di guardarsi intensamente negli occhi. Che sia stasera la serata giusta per loro? Ryan mi sorride smagliante osservando anche lui la tenerissima scena e si avvicina ancora di più a me costringendomi ad abbracciarlo.
«Sei ancora arrabbiata con me?»
Scuoto la testa sorridendogli a mia volta. «Sei stato fantastico questa sera.»
«Cucinerò ogni giorno per te se è questo il risultato.»
«Non mi riferivo alla cena, o almeno non solo. Ti sei comportato benissimo.»
Ryan inarca un sopracciglio divertito. «Lo so piccola. Vederlo insieme a Jessica mi ha tranquillizzato, e anche lui sembra non essere più interessato a litigare con me.»
Annuisco titubante.
«Non smetterò di essere geloso e non credo di poter dimenticare il vostro bacio, però sono disposto a tollerare la sua presenza nella tua vita per averti nella mia.»
Il senso di colpa si fa strada velocemente lungo il mio esofago. So che dovrei dirgli del giorno di Natale ma, codarda come sono, nemmeno una parola esce dalla mia bocca.
Fortunatamente l'inizio del conto alla rovescia mi obbliga a distogliere lo sguardo dai suoi bellissimi occhi e a raggiungere le mie amiche.
I ragazzi prendono una bottiglia ciascuno e scartano la carta dorata per stapparle allo scoccare della mezzanotte.
«DIECI»
Urliamo a squarciagola in coro fissando il mega schermo dove i numeri scorrono veloci.
«NOVE - OTTO.»
Stringo il braccio intorno alla vita di Megan felice di avere la mia amica di nuovo al mio fianco dopo tanto tempo. Lei è stata una delle persone che mi è mancata di più in questi anni.
«SETTE - SEI.»
Josh si porta accanto alla bellissima Greta che risplende all'interno del suo abito verde smeraldo e che gli sorride a sua volta. I loro sguardi promettono molto più di quello che si dicono e non posso che essere felice per il mio amico.
«CINQUE - QUATTRO.»
Micheal si avvicina a Spencer agitando la bottiglia e preparandosi a inondare la sua ragazza con il prezioso contenuto.
«TRE.»
Poso per un solo istante lo sguardo su Jake rendendomi immediatamente conto che anche lui mi sta fissando, ignorando la sua ragazza piazzata al suo fianco e pronta a spalmargli il suo corpo addosso. Lui però non distoglie i suoi occhi dai miei, seri e tristi. Sono sul serio disposta a lasciarlo andare?
«DUE.»
Mi concentro su Ryan che mi strizza l'occhio destro trattenendo il tappo pronto ad esplodere. Le sue iridi ghiaccio, a differenza di quelle di Jake, sono piene di felicità e amore, mi spingono ad avvicinarmi a lui e ad unire le mie mani alle sue intorno alla bottiglia. Ryan merita molto di più da me e io voglio dargli veramente una possibilità.
«UNO.»
Allo zero urliamo tutti a squarciagola sovrastando il rumore delle bottiglie che contemporaneamente si stappano, delle trombette, della musica.
Ryan riempie due calici con la bottiglia che ha in mano e me ne passa uno. «Auguri amore.» Sussurra al mio orecchio stampandomi un bacio sulla guancia destra e fermandosi di fronte a me, a pochi centimetri dal mio viso. Istintivamente guardo un'ultima volta Jake che mi sta ancora fissando, ma la mia attenzione viene immediatamente attirata dal suo braccio allacciato alla vita di Jessica.
Loro stanno insieme.
Separo la distanza che c'è tra me e Ryan e lo bacio. Dapprima teneramente permettendo alle nostre labbra di sfiorarsi e riconoscersi dopo tanto tempo, rincontrarsi e aderire dolcemente.
«Quanto mi sei mancata.» La voce roca e profonda lo rende ancora più sensuale di quello che già è.
Allunga le mani sotto la sua giacca per avere più contatto e costringerlo ad unirsi ancora a me e baciarmi di nuovo ma questa volta con molta più passione. Schiudo le labbra e gli lascio libero accesso all'interno della mia bocca, permettendo alle nostre lingue di sfiorarsi, accarezzarsi, stuzzicarsi. Avevo dimenticato quanto lui fosse bravo a baciare.
Mi stacco da lui controvoglia con il respiro corto e troppo accelerato, esattamente come il suo, la mano di Megan picchietta però insistentemente sulla mia spalla. Mi volto verso di lei indispettita e le bacio entrambe le guancie allacciando le braccia al suo collo. Lo stesso con Spencer, Josh, Robert e tutti gli altri.
L'ultimo ad avvicinarsi a me è Jake, il volto rigido e serio.
«Auguri.» Sussurro titubante incapace di guardarlo in volto.
«Buon anno Mia.» Mi risponde depositando un bacio intenzionalmente sull'angolo della mia bocca e soffermandosi a pochi centimetri dal mio volto, fronte contro fronte, facendo seccare completamente la mia gola. Sospira profondamente un paio di volte prima di voltarsi e raggiungere la sua ragazza per darle quel bacio che forse sarebbe dovuto aspettare a me, mentre io tormentata ancora una volta dall'indecisione, torno da Ryan che sembra non essersi accorto di nulla.
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THE RACER
ChickLitAmelia River, dopo quattro lunghi anni torna a New York per frequentare la Columbia University. Era scappata da un passato che non riusciva ad affrontare, ma soprattutto dimenticare. Nonostante tutti i suoi sforzi il passato tornerà a bussare alla s...