Capitolo 35

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LA VERITÁ - siete pronte??? Su questo capitolo vi voglio sentire TUTTE! 


"Josh quanto tempo. Hai per caso sbagliato numero?" Mi domanda Megan a mo' di saluto con la sua solita pungente ironia.

"No Megam, non ho sbagliato. Volevo solo chiederti se Mia è con te, ho bisogno di parlarle." Domando secco senza rivolgerle alcun saluto a mia volta. Adesso trovare Mia è una priorità.

"No, sono in ospedale a ritirare i referti della morfologica. È per caso successo qualcosa?" Il suo tono cambia velocemente, da sarcastico a preoccupato.

"Lascia perdere, se la senti però chiamami subito." Le rispondo sbrigativo mentre accendo il motore della mia auto e mentalmente ripercorro i possibili luoghi dove la mia amica potrebbe essersi rifugiata, oltre ovviamente casa sua che ho trovato completamente vuota.

"NO!" Strilla con voce stridula impedendomi di riattaccarle il telefono in faccia. "No Josh! Non chiudermi fuori dalla sua vita, non di nuovo. È anche mia amica, la mia migliore amica. Ti prego Josh dimmi cosa sta succedendo."

"Va bene Megan, cerca di stare tranquilla però." Il suo singhiozzo mi lascia intuire che sta già per mettersi a piangere, che siano gli ormoni? "Intanto penso a trovarla e poi ti racconto tutto. Tu prova a chiamarla, magari a te risponde." Addolcisco la voce immaginandomela seduta nella sala d'attesa dell'ospedale, una mano sul pancione ormai evidente e l'altra intenta ad asciugare le lacrime. Ospedale? "Megan in quale ospedale sei?"

"Al Lenox Hill. Hai già controllato da suo padre?" Domanda leggendomi evidentemente nel pensiero.

"No! Potresti salire nella sua stanza? Io intanto ti raggiungo."

"Certo, il tempo di fissare il prossimo appuntamento e corro." Risponde decisa facendomi sorridere nonostante l'apprensione per la scomparsa della nostra amica in comune, siamo di nuovo una squadra.

"Megan non serve che corri, non devi affaticarti... e congratulazioni. Sono felice per te e Robert." Termino imbarazzato, sono stato io a voltarle le spalle ma ho creduto di fare il bene di Mia. Non voleva che lei sapesse e io l'ho solo assecondata.

"Tranquillo, me lo ripeterai quando saremo faccia a faccia."

Quando la raggiungo nel reparto di cardiochirurgia mi maledico per averla coinvolta trovandola di fronte alla guardiola intenta a conversare animatamente con Jake e ripetendo continuamente il nome di Mia.

"Dannazione Megan, perché lo hai messo in mezzo?" Sbraito stringendo i pugni mentre il ragazzo sposta i suoi gelidi occhi azzurri su di me.

"Ho pensato che poteva averla vista." Si giustifica la bionda sollevando le mani in segno di difesa.

"Se devo essere sincero spero che Jake sia l'ultima persona che lei possa incontrare in questo momento." Sbotto indicandolo con la mano aperta ma riferendomi a lui come se non fosse in piedi di fronte a me. La scoperta del tradimento di Ryan l'ha già destabilizzata fin troppo, le manca solo finire a letto con Jake per poi disperarsi per se stessa, Hanna e il futuro bambino. Finchè non saranno in grado di stare nella stessa stanza senza saltarsi addosso non deve ronzarle intorno.

"Josh si può sapere perché mi odi così tanto? Eravamo amici una volta! Hai scelto di schieratrti dalla sua parte e questo posso anche accettarlo, ma io cosa ti ho fatto?" Mi domanda Jake avvicinandosi di un paio di passi, il mento alto per fronteggiarmi fiero.

"Oltre ad un occhio nero?" Ribatto maligno sfoderando il mio ghigno, quasi paragonabile al suo.

"Già, oltre quello! Dovrei essere io quello arrabbiato. Mi hai mentito, l'hai nascosta da me e mi hai proibito di parlarle." Continua il biondo in camice bianco mentre le mie mani ricominciano a prudere al solo ricordo di Mia e dello stato pietoso in cui è arrivata nel mio appartamento chiedendomi asilo. Non ho potuto negarle il mio aiuto anche se ciò ha significato mettermi contro tutti. "Sei forse innamorato di lei anche tu?"

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