Capitolo 32

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In mezzo c'è un flashback su come mia è tornata con Ryan!!

Capitolo 32

Uscita dall'ospedale monto in macchina diretta verso casa e mentre ingrano la prima indugio qualche secondo al primo incrocio indecisa se girare come al solito a sinistra verso casa mia o verso destra, diretta all'indirizzo a cui dovrei trovare la casa di Megan e Robert. Ormai da un paio d'anni vivono in una piccola casetta nella periferia di New York, poco distante dalla bellissima villa Haiden. Forse potrei passare a salutarla e congratularmi con lei per la lieta notizia. Per l'intera notte e gran parte della giornata il mio pensiero fisso è stata la gravidanza della mia migliore amica ed io vorrei tanto vederla, stringerla a me e vivere con lei questo momento.
Senza indugiare oltre cambio il senso della freccia e seguo le indicazioni del navigatore fino alla via inserita, parcheggio poco distante dal vialetto d'ingresso bloccandomi però a pochi passi dalla porta indecisa se bussare o risalire in auto e andarmene.

Non sei nemmeno sicura che lei voglia ancora rivederti, è passato così tanto tempo. Forse troppo.

Trascorro circa venti minuti imbambolata davanti al portico finché Robert spalanca improvvisamente la porta sgranando gli occhi per lo stupore trovandomi di fronte a sé, alla mano un sacchetto bianco che ha tutta l'aria e l'odore di essere immondizia. «Mia?»

«Robert ciao.» Biascico imbarazzata, la sorpresa che leggo nei suoi occhi mi fa salire la bile alla bocca lasciandomi un retrogusto amaro. Cosa ci faccio qui dopo oltre un anno che non ci parliamo? «Scusa, non dovevo venire.» Emetto in un fiato voltandomi su me stessa e ripercorrendo il vialetto alla velocità maggiore che mi consentono gli alti tacchi che porto ai piedi. Solo la voce della mia migliore amica che cerca di richiamare la mia attenzione riesce a fermarmi prima di raggiungere la mia auto.

«Mia ferma!»

Mi giro nuovamente verso l'ingresso per vedere Megan appoggiata con entrambe le mani allo stipite della porta, il ventre già abbastanza pronunciato per non aver ancora terminato il secondo trimestre, mentre Robert le si affianca lasciando cadere il sacchetto e afferrandola per le spalle quasi avesse paura di vederla perdere i sensi da un momento all'altro.

«Megan, sei bellissima.» Sussurro non riuscendo a distogliere lo sguardo dalla sua bellissima figura ammorbidita dalla maternità mentre gli angoli della bocca si sollevano per il piacere di rivederla. Indossa un semplice abito color pastello, stretto sul seno decisamente più prosperoso della taglia prima di un tempo e morbido sui fianchi fino al ginocchio, ai piedi un semplice paio di infradito nere. Non è proprio il suo stile.

«Non andartene.» Mi intima con la voce tremante. «Entra, per piacere.» I grandi occhi azzurri velati di lacrime attendono di vedermi fare un passo verso di lei.

Trattenendo a mia volta le lacrime annuisco lievemente ripercorrendo il vialetto della loro abitazione e seguendola all'interno dell'accogliente ingresso.

«Vi lascio sole.» Ci sorride Robert raccogliendo da terra il sacchetto delle immondizie e richiudendosi la porta dietro le spalle.

Con un cenno del capo saluto il mio vecchio amico e seguo la sua fidanzata lungo il luminoso corridoio verso l'ampia cucina, dove mi porge una caraffa di succo alla pera. «Io purtroppo non bevo più alcolici e li ho banditi da questa casa per non cadere in tentazione.»

«Tranquilla, il succo andrà benissimo.» Le sorrido porgendole il piccolo sacchetto contenente un regalo che mi sono fermata appositamente a comprare per strada. «Questo è per voi.. Non conoscevo il sesso e ho optato per un colore neutro.»

«Grazie.» Sussurra ancora imbarazzata, c'è molta tensione tra noi. «Ma non serviva.» Continua prendendo tra le mani il pacchetto e strappando la carta multicolore con quella luce negli occhi che la contraddistingue fin da quando era bambina. Una volta eliminata solleva a mezz'aria la graziosa tutina bianca con cappuccio e orecchiette da orsetto.

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