"Martina, ti prego smettila. Per quanto ancora dovrai tenermi il broncio?"
Continua a strillare dall'altra parte del telefono, sono costretto ad alternare e a mettere il telefono cinque minuti nell'orecchio destro e cinque minuti in quello sinistro, o rischio seriamente di diventare sordo oggi. Non posso crederci che se la sia presa per una cosa così stupida.
Solo perché lo scorso pomeriggio sono stato irreperibile dalle tre fino alle nove di sera. Porca miseria, io lavoro, non gioco mica. Perché non lo vuole capire?
"Tu mi tradisci Ginoble, ancora una volta."
"Martina, non dire cazzate, ti prego."
"Giuro che se scopro che hai un'altra io ti faccio sfigurare davanti a tutti."
Ma che assurdità sta dicendo? Ho scelto lei, se volevo un'altra me l'andavo a prendere, senza problemi. Sento il cuore battere forte contro il mio petto, spero non esploda.
"Vuoi smettere di fare la gelosa psicopatica e ascoltarmi per un momento, per favore?" sto per perdere la pazienza, lo sento.
"Questo è l'ultimo avvertimento, Gianluca."
"Mar.. Martina? MARTINA?" nemmeno il tempo di ribattere che riattacca il telefono.
Fisso lo schermo nero per qualche secondo, d'impulso lo prendo e lo scaravento contro il muro.
Sono stanco, SONO STANCO.
Ci fosse mai una volta che qualcuno si fidasse di me, almeno un po'.
Ogni volta sempre la solita storia, lavoro dalla mattina alla sera, spesso e volentieri sono irreperibile e già si pensa che io vada a femmine?
Oh, questa possibilità non mi manca di certo. Potrei ritornare alla mia vecchia vita da playboy e passarmela meglio. Chissà, magari ci ripenso davvero. Recupero il telefono da terra, lo schermo completamente spaccato a metà. Provo a premere un tasto, funziona ancora. Ho avuto fortuna .
Ho bisogno di un po' d'aria.
Apro la porta, spingendo con forza e improvvisamente avverto un rumore sordo, seguito da un gemito. Guardo davanti a me e vedo una ragazza bionda, con il sedere per terra.
Corrugo la fronte, mi sforzo di osservarla meglio mentre lei si porta una mano alla tempia.
Improvvisamente un lampo di genio, ma certo, ci sono è .. "Tu."
La bionda alza lo sguardo, mi fissa con quegli occhi verdi, scuri e profondi, come se volesse uccidermi sul posto.
Per galanteria, le porgo una mano per aiutarla a rialzarsi, ma lei, ovviamente, rifiuta.
"Non ho bisogno del tuo aiuto, per oggi hai già fatto abbastanza."
"Devo dire che hai un bel caratterino." Osservo, ritirando la mano e infilandola in tasta. Improvvisamente percepisco qualcosa al suo interno.. il braccialetto.
Dev'essere qui per quello.
"Da che pulpito arriva la predica."
Mi chiedo se sia sempre così acida e scontrosa con tutti.
"Cosa ci fai qui?" chiedo, facendo finta di non saper nulla del bracciale, che è ovvio sia la motivazione di una così inaspettata visita.
"Ho perso il mio braccialetto." Dichiara, incrociando le braccia al petto e scrutandomi continuamente da testa a piedi.
"E a me cosa dovrebbe importarne?"
"Deve essere sicuramente in camera tua, l'ho pulita qualche ora fa." Come poter dimenticare l'incontro con una pessima cameriera come lei.
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Vacanze Romane// Il Volo - GianlucaGinoble (#Wattys2016) -IN REVISIONE-
Fanfiction"Chiudo la chiamata, indosso la giacca in fretta e furia e apro la porta. Mi precipito fuori come un fulmine e urto qualcosa, o forse qualcuno. "Dannazione, stia attento a dove mette i piedi." Sono infastidito come non mai, ma perché la gente non h...