Capitolo 18

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"Siamo qui sotto!"
Chiudo la telefonata e a me ed Alex non rimane altro che aspettare che il principino scenda di casa.

Il portone si apre ed eccolo la, sciarpa, jeans neri aderenti, Hogan nere .. Giubbotto in pelle nero anche quello.
Il suo stile, sportivo/elegante che colpisce sempre.
Si avvicina e con un caloroso abbraccio mi saluta, l'odore del suo buon profumo mi invade le narici.
Era così tanto tempo che non me ne sentivo così avvolta e protetta.
"Allora, vogliamo andare?"
Io e Alex ci guardiamo, annuendo.
Entriamo in macchina e si va, prossima fermata casa di Alessandro, vecchio amico di Marco.

[...]

Gianluca pov's.

"Hey Ale, pensavo fossimo di piu sinceramente.." Dico deluso, ho lasciato la mia famiglia a casa per stare con quattro persone contate?
Forse rimanere in famiglia sarebbe stata la cosa migliore.
"Pochi ma buoni Gian!"
"Va bene, ma per mezza notte sono a casa, ci tengo a fare gli auguri ai miei!"
"Come vuoi, non c'é problema lo sai! Puoi entrare e uscire quando ti pare, casa mia è anche casa tua!"
Gli do un'amichevole pacca sulla spalla, sorridendogli.
"Sei un'amico!"
"Per così poco? Ah, sta zitto, entra e divertiti!"
Il salone di casa sua non cambia mai, sempre grande, spazioso e accogliente. In questo caso si respira molto l'aria Natalizia, camino acceso, l'albero addobbato vicino la finestra, il divano al centro della stanza, bianco con sopra alcuni cuscini rossi.
Si sta proprio bene.
Mi guardo in torno, ci sono una decida di persone, alcuni li conosco, altri, mai visti.
Corro verso Anastasia, e noto subito che accanto a lei c'è Caterina, la migliore amica di Martina. Questo mi fa storcere il naso, significa che avrò gli occhi a dosso per tutta la serata.
Saluto Anastasia, sorella di Ale, e poi mi perdo in chiacchiere con Mario, uno dei nostri amici più stretti. Sono mesi che non ci vediamo, e ne approfittiamo per confrontarci e parlare del più e del meno.
Improvvisamente suona il campanello.
"Ale, vai tu? O ci penso io?" Urlo, per aggevolarlo, dato che sono sicuro, avrà un gran da fare nel finire di preparare la casa.
"Sono .. Un po impegnato!! Ti dispiace aprire tu, Gian?"
"Si, senz'altro!"
Mi scuso con Mario e corro ad aprire la porta.
Alzo lo sguardo e mi sento morire il fiato in gola. Non so se essere entusiasto, in imbarazzo, sollevato .. O forse tutte e tre insieme.
"Ciao.." Dico con un filo di voce.
Il moro, Marco, credo si chiami così, mi fulmina con lo sguardo.
Lei sembra sorpresa quasi quanto me.
"Ciao." Risponde inbarazzata, le guance rosse.
"Oh ma ciao, piacere, io sono Alex!!" Si intromette la mora, porgendomi la mano, pare che abbia gli occhi a cuoricino.
"Tu devi essere sicuramente .."
"Gianluca!" Rispondo, porgendole la mano a mia volta. Deve conoscermi sicuramente attraverso ..
"Il Volo!!" Esclama, ancora una volta lei, tutta eccitata. "Siete fantastici!"
"Grazie!" Dico, sorridendo.
Faccio spazio per farli accomodare.
Proprio in quel momento Alessandro passa davanti a noi.
"Oh Marco!! Eccoti qui! Grazie per averli accolti Gian!"
Annuisco, allontanandomi di qualche passo.
Guardo la scena, questo Marco sembra conoscere Alessandro da un sacco di tempo, come ho fatto a non averlo mai visto?
Si vede che manco da qualche anno qui.
La sua amica Alex, dopo aver posato giubbotto e borsetta nella stanza degli ospiti si precipita in salone come un treno, quasi mi piomba a dosso.
"Scusami, non volevo.." si scusa, imbarazzata forse quasi quanto me.
"Non preoccuparti!" le sorrido.
"Non voglio essere ossessiva ma, vi ammiro davvero tanto, siete unici in tutti i sensi .."
Ecco, è arrivato il momento dei complimenti convulsivi. Nemmeno l'ascolto quasi. Continuo a guardarmi in torno, Marco e Alessandro sono ancora vicino la porta a ridere e scherzare amichevolmente.
Ma Emma? Dov'è Emma?
"Scusami un'attimo .." mi divincolo da Alex, che continua ancora a blaterare cose senza capo ne coda, e vado in cerca di Emma. Deve essere qui da qualche parte, mi confondo in mezzo agli invitati, che schiamazzano, ridono e parlano, fino ad arrivare al corridoio centrale che porta alle altre quattro stanze della casa.
Sospiro, pensando a dove possa essere rimasta.
Il bagno è libero, c'è la porta aperta, non può essere lì.

La luce della stanza degli ospiti è accesa, potrebbe essere lì?
Non ci penso due volte e corro verso la porta.
"Ahi!"
Urla lei portando una mano alla fronte.
Ci siamo appena urtati di brutto, devo averle colpito la testa.
"Hey.. Scusa mi dispiace!" Dico spingendola dentro e chiudendo la porta. Approfittiamo dell'incidente per parlare, cosa ci fa lei qui?

La bionda alza lo sguardo e mi trucida all'istante. "Sei impazzito? Adesso mi rinchiudi pure dentro le stanze?"
"Tu che ci fai qui?" chiedo curioso "non dovresti essere con tua nonna?"
"E tu? Non dovresti essere con i tuoi genitori? E poi, come fai a conoscere Alessandro?"
"Come fai a conoscerlo tu." ribatto.
"Guarda che io a Monte Pagano ci sono nata!"
"Anche io, perciò .."
"Avvolte sei così invadente e insopportabile!" ammette, incrociando le braccia al petto.
"Lo so, avvolte!"
Lei sbuffa, poi mi viene in contro e mi spinge verso la porta.
"Usciamo, prima che qualcuno possa pensare male!"
"Non devono?" Chiedo ironico, ricevendo una boffa dietro il collo.
"Okay, va bene usciamo .." mi arrendo, aprendo la porta e correndo in salone.

"Facciamo una cosa, giochiamo al gioco della bottoglia!!"
"Quanto manca alla mezza notte?" Chiede Anastasia, guardandosi in torno alla ricerca di un orologio.
"Un'ora esatta!!" Risponde Caterina, sorridente.
Mi lancia occhiatacce da una serata intera, non mi stupirei se dovessi scoprire che sono tutte quante da parte di Martina.
Mi starà odiando a morte credo.

Creiamo un cerchio al centro della stanza, siamo 15 persone in tutto.
Anastasia prende una bottiglia di plastica vuota dalla cucina e la mette al centro del cerchio.
"Inizio io!" Dice Alessandro, mettendo le mani sulla bottiglia, facendola girare subito.
Il primo ad essere beccato dalla bottiglia è Alice, la migliore amica di Anastasia, anche lei presente.
"Allora Ali, che scegli?"
"Obbligo!"
La bottiglia gira, gira, gira ..
"Gian!!"
Ecco, fantastico!

"Gian, io ti obbligo .."

Vacanze Romane// Il Volo - GianlucaGinoble (#Wattys2016) -IN REVISIONE- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora