Capitolo 19

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La bottiglia gira, gira, gira ..
"Gian!!"
Ecco, fantastico!

"Gian, io ti obbligo .."

Trattengo il fiato, non sono sicuro di volerlo sapere.
"Ti obbligo a fare 20 flessioni di seguito a petto nudo!"
Dio, mi va benissimo, morirò di freddo, ma sempre meglio di dover fare cose del tipo "bacia la più bella della stanza." A quel punto sarebbero stati guai seri, non avrei mai potuto mentire, e non mi sarei mai potuto tirare indietro.

Mi alzo in piedi, seccato, mi levo la giacca e comincio a staccare i bottoni della camicia, lentamente .. Un brivido mi percorre lungo tutta la schiena.
Sento lo sguardo di tutti puntato su di me. Con la coda dell'occhio sbircio la situazione, noto senza dubbio Marco, disgustato, Alex, con gli occhi a cuoricino ed Emma .. Lei, paonazza, si nasconde il viso tra i capelli.
Deve essere parecchio in imbarazzo.
Lascio cadere la camicia per terra, mi corico sul pavimento a pancia sotto e comincio.

"Uno, due, tre, quattro.."
Alessandro continua a contare in preda alle risate. Io sto letteralmente morendo, non mi sento più le braccia, porca misera è un mese che non vado in palestra, maledizione a me e alla mia pigrizia.

Emma pov's.
"20!! Bravo Gian!" Il moro cade per terra, sfinito, si gira e sorride all'amico.
Mi sento la faccia a trecento sessanta gradi centigradi, credo che potrei esplodere da un momento all'altro, dio che imbarazzo.
Marco mi fissa, è serio, rabbuiato.
Che mi voglia ammazzare perché mi ha scoperta sul colpo? Probabile.
Gianluca rimette i vestiti e si siede di nuovo al suo posto, mi lancia un'occhiata e poi gira la bottiglia lui.
Alex mi da una gomitata.
"Ahi.." Le sussurro "che c'è?"
"Dico, ma hai visto?" mi chiede maliziosa sorridendo come una maniaca perversa.
"Si, ho visto, adesso smettila e sta zi.." La bottiglia si punta proprio su di lei, la vedo leggermente impallidire. Adesso cosa sceglierà?
"Allora Alex, che scegli?"
"Obbligo!"
Dio, non di nuovo.

La bottiglia gira e si posa su Marco, giusto giusto.
"Aah bene!" Adesso Alex si vendicherà, lo so.
"Ti obbligo a bere tre bicchieri di vodka liscia, uno dietro l'altro!"
Marco diventa bianco come un lenzuolo, l'incenerisce con lo sguardo.
Gli invitati ridono divertiti, c'è un gran chiasso, Anastasia si alza e va a prendere vodka e bicchieri in cucina, subito dopo li posa davanti la postazione di Marco.
Riempie ogni bicchiere con cura, sorridendo divertita.
"Questa me la paghi, Alex!"
Dice, prima di mandare giù il primo bicchiere, poi il secondo e infine il terzo.
Fa una smorfia disgustato, deve essere stato un colpo.
"Ho bisogno di andare in bagno.." Dice subito dopo alzandosi, barcolla fino al corridoio. Dio, no.

Mi alzo senza pensarci due volte, Alex mi afferra la caviglia con una mano.
"Dove vai?" sibila.
"Vado a vedere come sta .."
Mi divincolo e corro in bagno, la porta è aperta.
"Tutto bene?" Chiedo, bussando lo stesso alla porta.
"Non proprio, mi gira la testa! Ma tu cosa ci fai qui? Perché non vai di la a divertiti?" sembra serio, e sembra di nuovo voler rimanere solo.
Sempre la stessa storia, adesso si ricomincia da capo, prima mi vuole, poi mi allontana. Non lo capirò mai.
Sbuffo. "Va bene, come vuoi."
Prendo e torno di là, sedendomi di nuovo alla mia postazione.
"Come sta?" Mi sussurra piano Alex.
"Stronzo come sempre, ecco come sta!"
Guardo la bottiglia al centro, stavolta è quella ragazza, Caterina a farla girare.
Gianluca la guarda, freddo come il ghiaccio.

Capita di nuovo lui, lo guardo di scatto e sembra teso, molto teso.
Fissa Caterina, stringendo i denti
Alessandro si intromette "Cate, che cosa scegli?"
"Obbligo!" Risponde lei, sorridente.
Porto istintivamente una mano alla bocca, Gian sembra pietrificato quanto me.
"Oh.." Esclama Alessandro, anche lui più tosto teso, insomma ma che hanno tutti stasera?
"Ti obbligo a baciare Emma!" Mi indica lei con un dito.

Il mio cuore perde un battito .. Fermi tutti, cosa?

Gianluca deglutisce, prima di fare qualsiasi mossa, fissa il suo amico Alessandro, quasi supplicandolo con lo sguardo.
Siamo fregati, fregati.
Gianluca si avvicina a me, Alex si scansa lasciandolo passare.
Adesso siamo faccia a faccia a pochi centimetri di distanza. Sento gli occhi di mezza stanza puntati proprio su di noi. Dio, potrei sentirmi male. Ho il cuore in gola, che fare?
Gian mi guarda, dritta negli occhi, vedo della paura immischiata all'imbarazzo.
Mi accarezza una guancia, come s volermi tranquillizzare, poi mi sussurra sulle labbra "perdonami.."
Chiudo gli occhi d'istinto e le sento, sento le sue morbide e calde labbra sulle mie.
Improvvisamente l'orologio di casa rintocca la mezza notte, è Natale.
In salone scoppia un boato, improvvisamente io e lui sembriamo una scena a parte in mezzo a tutta quella confusione.
Porto d'istinto una mano dietro la sua nuca, stringendogli piano i capelli.

Qualcuno apre lo spumante, le urla, le risate intorno a noi non ci interessano, non ci infrangono. Ci stacchiamo e rimaniamo li, a fissarci.
"È mezza notte.." Sussurro con un filo di voce. Mi sento morire.
"Bhe.." incalza lui "Buon Natale, Emma!"
"Buon Natale .."

Vacanze Romane// Il Volo - GianlucaGinoble (#Wattys2016) -IN REVISIONE- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora