Gianluca pov's.
"Hai preso tutto?" Le chiedo, aiutandola a caricare le valigia in macchina.
"Si, credo di si!" Mi risponde facendo un lungo sospiro.
Ci infiliamo in macchina e la vedo fissare insistentemente la porta di casa.
"Tutto bene?.."
"Non lo so, Gianluca. Forse si, forse no."
Decido di accendere la radio, magari un po di musica potrebbe aiutarla.
Rtl102.5 manda in onda 'Home' di Michael Bublè.
"Canzone azzeccatissima.." Ride appena, sarcastica.
"E se la cantassi io? Ti aiuterebbe un po?"
Fa cenno di si con la testa, allora comincio a cantare piano, in maniera delicata riempiendo il silenzio di quella macchina, di quella strada, così buia e triste.
"Maybe surrounded by a million people I still feel all alone.
I just wanna go home, I miss you, you know.."
E lei mi guarda, ho appena messo in moto e avanzo lentamente, verso l'hotel che ci ospiterà solo per questa notte, l'ultima notte a Roseto, per lei e per me, per noi.
La intravedo con la coda dell'occhio, malinconica, intenta ad ascoltare il suono della mia voce, tra la luce fioca dei lampioni la percepisco sorridere appena."I'm fine baby, how are you?
I would send them but I know that it's just not enough.
My words were cold and flat.. And you deserved more than that."Le porgo una mano e lei, un po incerta la prende. Con delicatezza la porto a poggiarla sul cambio dell'auto, metto la mia mano sopra la sua.
"Another aeroplane, another sunny place, I'm lucky, I know..
But I wanna go home.
I've got to go home, let me go home.."Ogni volta che cambio una marcia la sento ridere piano, quasi in un sussuro.
Le tengo stretta la mano, e con dolcezza cambio le marce tutte le volte che cambiavo velocità.
La sua mano è fresca, la sua pelle liscia, profuma sicuramente di buono."I'm just too far, from where you are, I wanna come home."
Le strade sono deserte, l'unica cosa che riempie questo assordante silenzio è la mia voce, la musica, è il flebile suono dei nostri respiri.
Le stringo la mano, questo semplice tocco basta a farmi sentire bene.
Non ci sono parole, solo musica, solo un contatto, che era tutto."And I'm surrounded by a million people, I still feel alone, let me go home."
Si sposta di qualche centimentro, avvicinandosi un po di più a me.
Poggia il capo sulla mia spalla, mentre le nostre mani si muovono ancora sul cambio dell'auto.
Distolgo un'attimo lo sguardo dalla strada, sorrido sincero e le lascio un tenero bacio sul capo. Poggio la testa sulla sua e continuo a guidare, ormai siamo quasi arrivati."It'll all be alright,
I'll be home tonight..
I'm coming back home.""Grazie." Mi sussurra all'orecchio.
"Stai meglio?"
"Molto." e sembra vero, adesso sorride.
"Quanto manca?" chiede, sospirando.
"Eccoci!" indico l'hotel con il dito.
"Oh, non lo conoscevo!"
"Davvero? Mai visto?"
"No, forse non ci ho mai fatto caso."
É vicino al mare, dal terzo piano si vede la costa.
Scarichiamo le valigie e Ignazio e Piero subito ci corrono incontro per aiutarci.
"Ci avete messo un po voi due eh!"
"Ho accompagnato Emma a prendere le valigie, tutto qua." Dico subito con più nonchalance possibile.Arrivati alla Hall ci assegnano le chiavi delle camere e ci incamminiamo subito verso le nostre stanze.
"Che piano ha detto che siamo?" Chiede Ignazio.
"Siamo tutti al quarto!" Risponde Piero, precedendomi.Arrivati davanti le nostre camere, una accanto all'altra, Emma prende parola.
"Ho parlato con Torpedine." Comincia "domani mattina alle sei vi voglio giù dal letto, tutti quanti."
"Bene, che ore sono? Mezza notte e un quarto." Sentenzia Ignazio guardando il suo orologio al polso "ce la possiamo fare!"
"Dobbiamo farcela!" Emma rinforza il concetto, assumendo un tono di voce più duro e sicuro.
"Adesso forza, tutti a letto! Buonanotte ragazzi!"
Ognuno di noi prende le proprie valigie e si ritira nella propria camera.
Apro la porta della mia e dò un'occhiata, piccolina, con un letto matrimoniale, un bagno, un'armadio e una finestra che da su un balcone in fondo alla stanza.
Le pareti sono di un color verde mela delicato, le lenzuola bianche e i cuscini, anche essi verdi.
Sistemo le valigie ai piedi del letto, da una tiro una magliettina e un pantalone di una tuta blu che uso come pigiama da circa un secolo.
Piego ordinatamente i vestiti che mi sono sfilato di dosso e li sistemo sulla scrivania, pronti per domani mattina.Mi guardo in torno, è tutto troppo in odine, non c'è nient'altro da fare, mi rimane solo da mettermi a letto e dormire fino a domani mattina, ma non voglio.
Vado verso la finestra, apro ed esco fuori in balcone, come ricordavo, la vista da qui è spettacolare.
Ripenso al concerto, allo splendido successo di questa sera nella mia bellissima Roseto, ripenso a quell'abbraccio prima di salire sul palco.. Ripenso alla sua mano in macchina, sotto la mia, così fresca e delicata.
Mi perdo guardando il mare, ascoltando il rumore delle onde che si infrangono lentamente sulla spiaggia.Improvvisamente ricordo che Emma sta proprio alla porta accanto, chissà se è sveglia.
Piero e Ignazio sicuramente dormono già.
Mi precipito alla porta e la apro il più delicatamente possibile.
Attento a non farla richiudere, mi avvicino piano alla porta alla mia destra, la sua.
Busso.
La porta si apre.
"Gian, hai bisogno di qualcosa?" Mi chiede, sorpresa di vedermi.
"Hem.. Non proprio." Tentenno. "Volevo solo chiederti se ti andava di tenermi un po compagnia."
Sembra rifletterci un po, mi guarda male.
"Domani mattina alle sei precise vi voglio tutti e tre svegli!"
"Dai, non fare la precisina! Allora ti va si o no?"
"Uff, e va bene, fammi prendere le chiavi e arrivo."
Ritorna dentro, e dopo pochi secondi è di nuovo davanti a me. Si chiude la porta alle spalle, sorrido e l'invito ad entrare."Sei stato davvero bravissimo!"
Siamo fuori in balcone da circa un'ora, parliamo del concerto.
"Ti sei divertita?"
"Tantissimo, Ignazio è .."
"Unico, lo so!" Ammetto, ridendo.
"Siete davvero fantastici, funzionate benissimo, voi tre insieme."
"Sono la mia seconda famiglia, credimi. Spero lo diventi anche per te."
"Lo spero anche io.." Sospira.
"Credi di essere pronta?"
"A dire la verità, no." Risponde sincera.
"Sono felice di averti fatto sorridere in macchina."
"Anche io lo sono, ti ringrazio."
"Nulla!"
"Oh mio dio.." esordisce "ma è l'una e mezza del mattino, dio è tardissimo!"
"Già."
"Dai, torno in camera."
Entra di nuovo nella mia stanza, la seguo.
"Aspetta." La blocco per un braccio, si volta a guardarmi, confusa.
"Ti va di .. Dormire insieme?" Bofonchio, pieno di imbarazzo.
La intravedo arrossire.
"Gian, ma sei pazzo? Sto lavorando. Non possiamo."
"Ti prego.." Quasi la supplico, ho bisogno di lei.
Ci pensa un'attimo, è in evidente imbarazzo.
Adesso mi sento un po stupido per averglielo chiesto ..
"Solo per questa notte.. Non voglio stare da solo. Dormiremo, tranquilla, non farti strane idee." La rassicuro, chiudendo la finestra.
Sbuffa, ma finalmente accetta.
"Va bene, ma solo per questa notte."
Le rivolgo un sorriso.
Era bella anche con una semplice tuta grigia indosso e senza nemmeno un filo di trucco in viso.
Ha solo un po gli occhi gonfi per la stanchezza, ma questo non conta.Mi distendo nel letto, dal lato destro. La guardo, è davanti al letto a braccia conserte.
"Dai, non ti mangio mica."
Le porgo una mano e lei finalmente l'accetta. Con delicatezza la trascino verso di me e la faccio sistemare sul lato sinistro del letto. Lei si rannicchia li, dandomi le spalle.
Mi avvicino e le cingo delicatamente la vita con un braccio, lei afferra la mia mano e se la stringe in grembo, permettendomi di stringermi il più possibile a lei.
Tiro su le coperte e finalmente mi sistemo dietro di lei una volta per tutte.
Ci addormentiamo così, abbracciati sul letto di un hotel, che vorrei con tutto il cuore che fosse il mio.
Mi addormento così, con il dolce profumo di lavanda dei suoi capelli a dosso, con le mie mani, intrecciate alle sue sul suo grembo.
Avrei voluto non finisse mai.Spazio autrice;
Buonasera bellezze!
Wow, non posso fare a meno di notare che siamo arrivato alle 4.000 visualizzazioni! Grazie di cuore a tutti! Davvero❤️❤️Visto Gianluca ed Emma? Sono sempre più vicini, ma chi lo sa se qualcuno ci metterà lo zampino ....
Ci saranno momenti bui, credetemi, ma non adesso!! Almeno non subito, haha!
Ignazio e Piero sono sempre più curiosi, soprattutto Ignazio, non si fermerà fin quando non capirà cosa c'è sotto fra quei due.
È furbo, è sa per certo che Emma e Gianluca non si sono proprio appena conosciuti.
Ginoble, a chi la dai a bere?!Grazie ancora a tutti e sempre e comunque buona vita, e buona lettura!
-Ire.
STAI LEGGENDO
Vacanze Romane// Il Volo - GianlucaGinoble (#Wattys2016) -IN REVISIONE-
Fanfiction"Chiudo la chiamata, indosso la giacca in fretta e furia e apro la porta. Mi precipito fuori come un fulmine e urto qualcosa, o forse qualcuno. "Dannazione, stia attento a dove mette i piedi." Sono infastidito come non mai, ma perché la gente non h...