"Cosa?"
La mia voce trema. Non posso credere alle mie orecchie. Non sta succedendo davvero, non lo sta chiedendo proprio a me. Forse mi sta prendendo in giro. Lo sta facendo, vero?
Non dice davvero a me.
"Hai sentito bene, ti và? Sei l'unica che possa aiutarmi qui!"
Il suo sorrisone stampato sulla faccia mi irrita e mi spaventa allo stesso tempo.
"Senti, Martina. Io non credo proprio di poterlo fare.."
"Oh, si che puoi! Io sto con Gian, tu stai con Ignazio, tutto apposto, no? Per me è tutta acqua passata, nessun rancore davvero!"
Schiudo le labbra, sgomenta.
Sono distrutta.
Guardo Gianluca, dietro di lei. È in piedi, ci guarda, mi guarda.
I suoi occhi mi chiedono palesemente scusa.
Io non ce la faccio, non ce la posso fare.
"Allora?" Attira nuovamente la mia attenzione, facendomi concentrare su di lei.
Mi mordo il labbro inferiore, in preda al panico.
"Non lo so, io .."
"Non proverai mica qualcosa per Gianluca, vero?"
Il sangue mi si gela nelle vene. Scuoto prontamente la testa.
"No! Certo che .. No."
La mia voce trema.
"Bene, allora perfetto! Ti faccio sapere io il giorno, ti posso già assicurare che sarà uno dei primi della prossima settimana!"
Sorride, con mia grande sorpresa mi abbraccia e torna saltellante da Gianluca.
Lo stringe tra le braccia, lui ricambia, timidamente.
Sento il mio cuore spezzarsi nuovamente, ancora una volta.
Ignazio mi corre incontro.
"Oh, che c'hai? Sei bianca come un lenzuolo! Tutto bene?"
"Sisì." Mento.
"Ho solo bisogno di fare una passeggiata, da sola. Devo riflettere su una cosa."Ignazio pov's.
Ed è qui che la paura mi comincia a scorrere nelle vene.
La sua faccia, bianca, come le mie paure.
È terrorizzata, sembra quasi che le abbiano detto che le sia morto un parente.
Stringe le mani al petto, le guardo, sul dorso ha delle macchie viola.
"Non posso lasciarti sola.."
"Ti prego.. Torno dopo, davvero. Tutto apposto."
La freddezza nelle sue parole mi mette terrore, ansia. La vedo voltarsi e avanzare verso un piccolo bosco davanti a noi. Piero si alza da terra e le corre dietro.
Faccio lo stesso, ma mi ferma.
"No, vado io amico, fidati."
Ascolto le sue parole, con riluttanza, mi fermo e mi lascio cadere per terra.
Guardo Martina, sbaciucchiare, mio fratello, il mio migliore amico.
Vorrei ammazzarla, ma non ne ho la forza, sono paralizzato, cosa le avrà mai detto?
Devo parlare con Gianluca.
O forse no.
Prima devo scoprire cose le ha detto.Emma pov's.
"Hey.." Piero mi prende da dietro, mi blocca le spalle e mi tira a sè.
"Hey, vieni qua. Sta ferma va tutto bene, ci sono io, Emma."
Mi volto e lo abbraccio forte.
Lo stringo così tanto che le mie braccia tremano.
"Piangi, sfoga, fa quello che vuoi. Sono qua."
Le sue parole sono come un permesso.
Mi lascio andare e piango, sfogo, libero tutto quello che ho dentro.
Sento le gambe così deboli che potrebbero cedere da un momento all'altro.
"Sediamoci.."
Faccio come dice e mi adagio per terra, vicino a lui.
"Cos'è successo?" Mi guarda preoccupato, asciugandomi le lacrime dalle guance.
"Non .. Riesco nemmeno a dirlo.."
La cosa mi ha talmente turbato che le parole non riescono ad uscirmi di bocca.
Non ce la potrò fare ne ora ne mai. Mi fa male, forse io lo amo.
"Martina." Lui annuisce, incoraggiandomi a continuare "mi ha chiesto di accompagnarla a comprare il vestito da sposa per il matrimonio tra lei e Gian.."
Piero sgrana gli occhi, sgomento.
"Scherzi?"
Faccio di no con la testa, lui mi avvicina e mi stringe forte.Piero mi guarda negli occhi.
"Gianluca, lo ami, non è così?"
"Adesso non esagerare.." Lo ammonisco.
Siamo da soli da un'ora circa, è riuscito a calmarmi e a rassicurarmi.
"Emma .." Insiste, cruciandomi con lo sguardo.
"No, Piero. Ormai devo cambiare pagina, c'è Ignazio con me .. E lui ha Martina."
Pronuncio le ultime parole con una tale rassegnazione, da far deprimere anche un Giullare di corte.
"Puoi mentire a me, se vuoi. Ma non a te stessa, e te ne accorgerai."[...]
Ignazio pov's.
Quando dico che è troppo è troppo.
Ha superato davvero il limite della decenza.
Devo parlare con Gianluca, e stavolta nulla mi potrà fermare.
Sono davanti la sua porta, manca ancora un'ora all'intervista.
Busso e aspetto.
Nessuno apre.
Busso una seconda volta.
Questa volta la porta cigola e si apre.
"Gian, c'è una cosa che devi sap.."
Mi fermo non appena capisco chi ho veramente davanti.
"Di nuovo tu?"
"Potrei farti la stessa domanda .. Cosa vuoi?"
"Cerco Gianluca."
"Mh, lo vedo. Bhe, Gianluca non c'è."
"Perchè mi sa tanto di presa per il culo?"
La sfido, guardandola truce.
"Perchè è la verità. Adesso vattene e non lo cercare. Fatti gli affari tuoi Ignazio, e pensa a ciò che ti conviene, proprio come sto facendo io."
Chiude la porta, sbattendomi ancora una volta le mie paure in faccia.[...]
Metto le cuffie alle orecchie e si parte, siamo in radio. Per la prima volta da tanto tempo.
"Buona sera a tutti! Siamo in diretta con Il Volo, ben tornati ragazzi!"
Saluti e discussioni varie accompagnano la trasmissione, mentre gli ascolti salgono a picco.
La promozione del nuovo album quest'anno sembra non finire mai.
Ci fermiamo spesso per qualche domanda in più oltre che per quelle sul lavoro.
Avvolte non capisco se siano davvero le fan a scriverle, o se quelli della radio si divertono a saperne davvero fin troppo sulle nostre vite private.
Stavolta è il turno di domande su Gianluca.
Lo guardo esausto, devo parlargli, so che è giusto, eppure ho paura. Una paura matta che mi blocca le ossa tutte le volte che mi avvicino a lui.
"Allora Gianluca, ci sono delle novità.."
"È una domanda?" Chiede nervoso, guardandosi in torno.
"Nono! Ne siamo certi!"
Il tizio della radio gli sorride beffardo, soddisfatto di aver centrato il punto.
Corrugo la fronte, cerco di capire meglio.
Piero mi tira una gomitata, lo trovo sorpreso quanto me.
"Di che diamine sta parlando?" Mi sussurra all'orecchio, cercando di non dare nell'occhio.
Faccio spallucce e mi concentro su mio fratello, senza distogliere lo sguardo nemmeno un secondo.
"Ci permetti di farci i nostri più sinceri auguri?"
Gianluca tramuta di faccia, lo vedo improvvisamente bianco come un lenzuolo.
Mi intrometto.
"Non riusciamo a capire per cosa, il suo compleanno è già passato da un bel po di settimane!"
Ridacchio, cercando di smorzare la pressione presente in sala.
Noto la faccia di Torpedine fuori dallo studio indurirsi.
Questo potrebbe significare solo guai.
"Ma no.." Il ragazzo mi ammonisce, ridacchiando sul microfono "noi non parliamo del compleanno, ma del suo imminente matrimonio!"
Spalanco gli occhi e la bocca.
Gianluca si immobilizza, sembra fatto di pietra.
Non risponde.
Piero lo scuote con un braccio, cercando di riportarlo alla realtá.
Ma lui non risponde, continua a fissare il dj, stringendo i pugni sul tavolo.
STAI LEGGENDO
Vacanze Romane// Il Volo - GianlucaGinoble (#Wattys2016) -IN REVISIONE-
Fanfiction"Chiudo la chiamata, indosso la giacca in fretta e furia e apro la porta. Mi precipito fuori come un fulmine e urto qualcosa, o forse qualcuno. "Dannazione, stia attento a dove mette i piedi." Sono infastidito come non mai, ma perché la gente non h...