La testa mi gira da fare schifo, dove mi trovo?
Cerco di aprire gli occhi, ma la forte luce mi costringe a chiuderli di nuovo.
"No, sta tranquilla! Va tutto bene! Non ti sforzare!"
Questa voce? Credo sia Piero.
Porto d'istinto una mano alla tempia, sento qualcosa di fresco e umido. Deve essere sicuramente un panno.
"Cosa è successo?" Abbozzo, cercando di alzarmi.
Le braccia di Piero mi costringono a stare immobile dove sono.
"Sei svenuta e hai battuto la testa! Non sforzarti ti prego!"
"Dove siamo?" Ribatto debolmente, continuando a provare a rialzarmi.
"Sempre alla stessa boutique di prima! Fortunatamente le commesse mi hanno dato una mano, c'era troppa strada per riportarti in Albergo."
Faccio nuovamente uno sforzo, stavolta riesco ad aprire gli occhi.
Gli occhialoni rossi di Piero mi si parano davanti, la sua espressione sembra dura e preoccupata.
"Come ti senti?"
"Mi gira la testa!"
"Non c'è fratta, quando te la sentirai ti aiuterò a rialzarti!"
Passo le mani lungo il mio corpo, avverto qualcosa di morbido e vellutato.
"Oddio, ma sono ancora con questo a dosso!"
"Credo e spero sia stato questo il motivo del tuo improvviso mal'essere! Era l'emozione no?"
Improvvisamente ricordo.
Questo vestito mi sta così bene che non sembrava vero.
"È bellissimo.." Commento debolmente, guardandomi alla meglio.
"No, tu sei bellissima! Il vestito aiuta solo a risaltare la tua bellezza!"
Il suo sorriso mi rasserena parecchio. Gli afferro la mano e gli chiedo di aiutarmi a mettermi in piedi.
"Portami davanti lo specchio!"
"Va bene, l'importante è che non svieni di nuovo eh!"
Scoppiamo in una piccola risata e Piero fà quello che gli ho detto.Eccomi qui.
In effetti è davvero stupendo, un'incanto.
"Se fossi in te non ci penserei due volte ad acquistarlo!" Mi strizza l'occhio, e in quel preciso instante mi convinco a comprarlo.
"È quello giusto!" Sospiro, entusiasta.
"Come darti torto.."
"Gian ne sar.." Mi blocco proprio sul nascere della frase. Piero mi guarda sperduto. Cosa diamine ho appena detto?
"Emma.." Sbuffa, abbassando lo sguardo.
"Ero soprappensiero, Piero. Andiamo."[...]
Ed è proprio come camminare su una fune. Ti senti tutti i muscoli in tenzione, la fronte e le mani sudate, la paura di sbagliare.
Troppe cose in una volta, tutto troppo in fretta.
Il terrore mi si legge negli occhi.
Mi guardo nervosamente in giro, ci sono tutti.
È più tosto imbarazzante, nessuno si aspettava quest'altro matrimonio.
Era già stato abbastanza scandaloso quello fra Gianluca e Martina, figuriamoci tra me e Ignazio.
Sicuramente penseranno che abbiamo fatto la stessa loro fine.
Dio no, un'incubo. Non sono pronta.Ignazio mi sorride appena, anche lui sembra molto teso. Sospira continuamente.
"Tutto bene?" Gli sussurro, anche se forse sono io la più agitata fra i due.
Lui annuisce e torniamo ad ascoltare la cerimonia.
Siamo agli sgoccioli, e le mie gambe non stanno ferme. Tremano come non mai."Emma, vuoi tu prendere come tuo sposo, Ignazio Boschetto?"
Deglutisco nervosamente, non riesco nemmeno a guardarlo in faccia.
Ma ormai? Cosa posso fare?
Devo cambiare vita, devo andare avanti.
Io e Gianluca non siamo più nulla, lui deve diventare solo parte del mio passato. Deve.
"Lo voglio." Rispondo con voce flebile, sforzandomi di sorridere.
"E tu Ignazio, vuoi prendere Emma Muzio come tua legittima sposa?"Ovvio che tutti quanti, compresa io, si aspettassero una risposta immediata a quella domanda. Ma così non è stato.
Ignazio continuava a tentennare e a farfugliare cose incomprensibili fra sè e sè. Non capisco, mi accoglio, cercando di cogliere qualcosa in più dal suo comportamento. Stringo forte il mazzo di fiori fra le mani, l'ansia mi mangia a vivo il cuore. Che diamine gli prende?
Perchè non risponde? Perchè non la facciamo finita ora?
Poggio una mano sulla sua spalla, ma lui la scosta prontamente.
"Io .."
Tutta la sala sta dietro di noi a farfugliare fastidiosamente.
"Figliolo, tutto bene?"
Padre Pietro mi lancia un'occhiata, a quanto pare nemmeno lui riesce a capire. Magari è l'emozione(?)
"Io.. Io .. Io non posso."
Un boato assordante riempie immediatamente la sala e le mie orecchie.
Cosa? Ma l'ha detto davvero?
"Come non puoi..?" Farfuglio confusa. "Ignazio, io non ci sto capendo più nulla."
"Mi dispiace, okay? Ma non posso. Non posso farti un torto del genere."
"Torto? Ma di che diamine stai parlando?"
"C'è una cosa che devi sapere .. E non solo tu, ma tutti qui dentro, devono sapere." Ignazio si gira a guardare qualcuno in particolare, Martina.
Noto la sua faccia impallidire di netto.
"Io ti amo Emma, ma non sono un bugiardo, e non ho intenzione di fare del male a nessuno."
"Ignazio." Sbotto "non perdere altro tenpo, cosa c'è? Parla ti prego, mi stai facendo morire."
"Martina non è incinta. È tutta una farsa per riprendersi Gianluca, ed io lo so da settimane. Non posso sposarti, non merito una persona come te accanto."
Il mazzo di fiori che reggevo in mano cade disastrosamente per terra.
I miei occhi quasi fuoriescono dalle orbite.
Che cosa ha fatto..
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Vacanze Romane// Il Volo - GianlucaGinoble (#Wattys2016) -IN REVISIONE-
Fanfiction"Chiudo la chiamata, indosso la giacca in fretta e furia e apro la porta. Mi precipito fuori come un fulmine e urto qualcosa, o forse qualcuno. "Dannazione, stia attento a dove mette i piedi." Sono infastidito come non mai, ma perché la gente non h...