Capitolo 30

1K 56 18
                                    

Emma pov's.
Qualcuno bussa alla porta, improvvisamente prego che non sia Gianluca, non voglio che mi veda in questo stato.
Tiro su col naso e rispondo "chi è?" La
voce mi trema.
"Emma, sono Ignazio.."
"Igna.. Non me la sento."
"Dai, per favore apri. Che succede?"
Il suo tono è serio, quasi autoritario, mi convinco ed apro la porta.
"Hey.. Hey, che succede?"
Chiude la porta e mi stringe fra le sue braccia, ricambio stringendolo altrettanto forte.
"Vieni, sediamoci sul letto."
Annuisco e ci accomodiamo sul bordo del letto. Sospiro e asciugo per l'ennesima volta le lacrime che mi bagnano il viso, gli occhi mi bruciano da impazzire.
"Picciridda, cosa c'è che non va?"
I suoi occhi sembrano cercare nei miei una qualche risposta plausibile al mio stupido comportamento.
Scuoto la testa in segno di negazione, non so come spiegarglielo.
"Tutto, Ignazio. Tutto quanto!"
"Mmh." Mugugna, portando le mani sulle ginocchia, sospirando.
"Forse so cosa c'è che non va.."
Davvero?
"Ti manca casa."
Boom. Bravo Ignazio, hai colpito proprio nel segno.
"Come hai .."
"Semplicemente so cosa vuol dire, picciridda .. Ecco tutto."
"Non è solo questo, io ho lasciato una persona li, senza nemmeno avvisarlo della mia partenza, ora questa persona è delusa, l'ha a morte con me e non fa altro che ricordarmi tutti giorni quanto faccio schifo."
Sussulta alle mie parole, sembra indignato.
"Tu? Tu non fai schifo, non permetterti mai piu, sei una ragazza dalle mille risorse, non lo dimenticare."
Annuisco, poco convinta ma annuisco.
"E poi .. È pur sempre lavoro, insomma, non si va da nessuna parte qui in Italia se non lavori. Hai avuto un'ottima occasione e l'hai presa al balzo, perchè reagire in questa maniera? Perchè appesantirti così?
Ma poi, l'importante è che siano d'accordo i tuoi genitori, del resto non ti deve importare."
La sua espressione cambia di netto quando d'un fiato dico..
"I miei genitori sono morti."
Il silenzio cala su di noi, forse si starà sentendo in colpa, voleva solo aiutarmi.
"Mi dispiace bedda, davvero.." È mortificato, gli prendo una mano e gliela stringo forte, sorridendogli.
"Va tutto bene, davvero. Non fa nulla, non potevi sapere.." Distolgo lo sguardo, e passo a fissare la punta delle mie scarpe.
Per sdrammatizzare mi mette una mano sulla spalla e dice ..
"Allora, chi hai lasciato a casa? Lo zito?"
"Il che?" Urlo stranita, scoppiando in una risata. Che parole sono?
"Il ragazzo!" Mi spiega ridendo anche lui.
"Ah.." Rispondo in imbarazzo, non so cosa dire.
"No, non è il mio ragazzo.."
"Sicuro?" Sembra più tosto serio.
"Si, è solo un'amico .."
"Bhe, piccirì, allora a maggior ragione lascialo perdere! Non è nessuno per avere il diritto di farti continuamente tutti questi insulti gratis, anche perchè se non la smette giuro che gli finisce come in sicilia, lupara bianca!"
"E questa cosa sarebbe?" Rido ancora, divertita. Questo ragazzo è un vero toccasana per la depressione altrui.
"Quando si uccide una persona e se ne nasconde il corpo in posti assurdi per non farlo ritrovare a nessuno!"
"Mmh" esordisco sconvolta "siete ospitali qui in sicilia, vedo!"
"Lo siamo molto sai, ma solo con chi ci sta simpatico!"
Ridiamo ancora, poi mi guarda.
"Allora era per questo che piangevi.. Ti senti in colpa, e ti manca anche casa."
"Si, mi manca la mia migliore amica, mia nonna, lei è tutto ciò che mi rimane. Prima di venire qui ha avuto un problema al cuore e.."
"Ah, adesso capisco tutto. Non preoccuparti tesoro, per qualsiasi cosa Torpedine ti darà il permesso di andarla a trovare quando vuoi vedrai! Noi ce la caveremo ... Credo ..."
"Si certo, come è vero che gli asini volano, giusto Ignazio?"
Lui ride divertito "ah, non dureresti 24h senza di me!"
"Io? Facciamo che siete voi che non durate 24h senza qualcuno che vi sorvegli! Non posso rischiare di tornare e ritrovare Gian senza capelli e Piero con un mega tatuaggio sul petto con scritto 'I'm the Queen'!!"
Ignazio esplode improvvisamente in una risata incontrollata, sembra non riesca a trattenersi, sta facendo un baccano assurdo.
"Ssh zitto!" lo ammonisco fra le risate "non fare rumore, è tardi!!"
"Sappilo, dopo i concerti non dorme nessuno qui! Non sempre!"
"Siete stati bravissimi, come sempre!"
Il concerto qui ad Acireale è stato un vero successo, il calore delle fan del sud non è paragonabile a quello delle fan del nord.
"E poi, sei tu che non dormi! Sono sicuro che il primo Torpedine dorma, per non parlare di Piero e Gianluca, che arrivano distrutti certe sere.."
"Bhe si è vero, io sono il più vivace di tutti!"
"Questo l'ho capito subito!"
Gli sorrido.
Ignazio mi guarda, fisso negli occhi.
Poi si alza va alla finestra ed apre, per poi uscire in balcone.
Corrugo la fronte e in silenzio lo seguo.
Lo vedo accenderai una sigaretta, sgrano gli occhi, non ci posso credere.
"Che combini?"
"Lo so, non te l'aspetteresti mai da me ma ogni tanto lo faccio.. Giusto per levarmi lo sfizio!"
"Anche io fumavo, prima .." Sospiro, pensando al periodo dei miei 16/17 anni.
"Avvolte aiuta a non pensare .."
"Gia."
"Emma?"
"Sì?"
"Posso dirti una cosa?" Aspira, poi tira fuori il fumo dalla bocca.
"Non piangere mai più.." Alza il naso all'insù, fissando le stelle del meraviglioso cielo siciliano "sei stupenda quando sorridi."

[...]

Piero pov's.
Ci siamo, non sto più nella pelle. Questa è l'ultima sera in Italia prima del nostro tour europeo.
Siamo a Milano, al forum di Assago.
Ho il cuore a mille, non vedo l'ora di calcare questo meraviglioso palco.
Ignazio mi tiene compagnia in camerino prima dell'inizio dello show, parliamo del più e del meno, discutiamo gli ultimi dettagli dei vari balletti pazzi improvvisati durante alcune determinate canzoni.
Improvvisamente qualcuno bussa alla porta, credo sia Gianluca.
"Avanti!"
Dico tranquillamente, senza nemmeno guardare chi entrasse dalla porta. Improvvisamente l'espressione di Ignazio cambia, diventa cupa, il suo sorriso e le sue risate si spengono.
Corrugo la fronte e gli schiocco le dita davanti agli occhi.
"Oh, Ignà? Tutto apposto?"
Ignazio mi fa segno col capo di girarmi, faccio come dice e il mondo mi cade a dosso, adesso capisco il motivo del suo cambio repentino d'espressione, ne ha tutto il diritto.
"Martina.." Sussurro, la mia espressione si indurisce.
So quello che è successo con Gian, ma cosa ci fa lei qui?
"Cosa ci fai qui?" Le chiedo con tono freddo e distaccato, se Gianluca dovesse scoprire che lei è qui, finirebbe male, molto male.
"Devo parlare con Gianluca."
"No!" Rispondo subito di scatto "non puoi, abbiamo un concerto fra pochi minuti."
"Lo so, ma lui deve sapere, io devo dirglielo!"
"Dirmi cosa?"
La voce calda e profonda di Gianluca penetra nella stanza, adesso si che mi sento nella merda, tanta merda.

Il suo sguardo e duro e freddo come il ghiaccio, la sua espressione altrettanto, mai vista così.
Stringe i pugni lungo i fianchi, non è felice di vederla, lo sento.

Gianluca pov's.
Cosa ci fa lei qui?
Non ci posso credere, mi brucia la testa.
Odio le visite improvvise, sopratutto se da parte di gente non gradita.
"Possiamo parlare un secondo da soli? Io e te .."
La sua espressione supplichevole non mi intenerisce affatto.
"Martina, voglio solo che tu te ne vada via.."
"No! Ignazio, Piero.. Vi prego."
I miei amici mi guardano con sguardo perso, perfino loro non sanno cosa risponderle.
Ci rifletto e sbuffo, scocciato.
"Fate come dice.." mi rassegno "lasciateci soli."
Ignazio e Piero fanno come gli ho detto, e con solenne silenzio si conducono fuori dal camerino, chiudendosi la porta alle spalle.
"Bene.." Sospiro "adesso siamo soli. Cosa vuoi?"
"Devo parlarti."
"Questo lo so." Ringhio, guardandola truce.
"Ti prego, non fare così, sono tre mesi che cerco di parlartene .."
"Parlarmi di cosa?" Comincio ad innervosirmi, non ce la faccio più, la sua presenza è troppo pensante da sopportare per me.
Sospira, esasperata, cominciando a fare avanti e indietro per il camerino.
"Dannazione Martina parla, mi stai facendo girare gli occhi!"
"Gianluca!" si ferma davanti a me, porta nervosamente le mani al petto, abbassa la cerniera del giaccone, aprendolo. La guardo bene, ma non capisco, tiene entrambe le mani sul grembo.
La guardo in viso, confuso.
"Sono incinta."

Vacanze Romane// Il Volo - GianlucaGinoble (#Wattys2016) -IN REVISIONE- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora