Capitolo 23

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"10 minuti e si va in scena!"
Urla un tecnico, spalancando la porta del camerino di Gianluca. Si sistema i capelli da circa venti minuti, e pare proprio non aver ancora finito.
"Dai Gian, sono perfetti!"
"..credi?" Risponde incerto, mostrandomi il suo volto teso e preoccupato.
"Ma certo che si, però la giacca chiudila!" Gli ordino, indicando il bottone con il dito.
"Ah si giusto, grazie!" mi sorride.
"Figurati! Ignazio? Piero?" chiedo curiosa, non so ancora come funziona qui.
"Credo siano nei loro camerini.."
"Forse doveri andare a contro.."
"No." mi ferma per un braccio.
"Come?"
"No, cioè .. Ti accompagno?" mi chiede vago.
"No tranquillo, faccio subito e torno."
"Sicuro che torni?" Credo che l'ansia lo stia mangiando vivo.
"Si, certo!" Gli sorrido e mi avvento velocemente verso il corridoio, faccio qualche passo e trovo il camerino di Ignazio, ha la porta aperta, lo sento cantare.
"Hey ugula d'oro!" Esordisco, bussando appena alla porta.
Lui si gira a guardarmi, rivolgendomi un sorriso.
"Ciao piccirì! Sei venuta a controllarmi?"
"Si.. E la camicia va dentro i pantaloni infatti!" Rido, avvicinandomi.
"Ah .. Hem.." Lo guardo sistemarsi goffamente.
"Come ti senti?"
"Un po nervoso, ma sono contento, soprattutto per Gianluca, sai è la sua città, ci teneva così tanto!"
"Già.. Me ne sono accorta! Sai dov'è Piero?"
"Parlavate di me?"
Mi volto ed eccolo là, impeccabile, c'era da aspettarselo.
"Come sto?" Chiede sorridente, facendo un giro su se stesso per mostrare il suo bel vestito firmato Armani.
"Impeccabile! I miei complimenti .. Bar.. Hem.."
"Barone!" Mi corregge lui ridendo come un matto.
"Scusa, faccio un po fatica con i nomi!" Ammetto.
"Si però il mio lo sai già eh!" ribatte Ignazio, divertito.
Gli sorrido "Comunque, devo tornare da Gianluca prima che inizi lo show, era molto agitato!"
Li noto scambiarsi un'occhiata d'intesa.
"Va da lui!" Ignazio mi fa l'occhiolino "ci vediamo dopo!" Aggiunge Piero.
"A dopo!"
Li saluto e ripercorro la strada che avevo fatto prima al contrario.
Questa volta la porta del camerino di Gian è chiusa.
Busso e apro leggermente.
"Hey.."
"Posso entrare?"
"Ma che domande, entra!" mi faccio avanti, chiudendomi la porta alle spalle.
"Allora, mancano circa due mintuti, sei pronto?"
"Si e no .. Credimi ho il cuore a mille!"
"Non ci credo .. Hai vinto San Remo, hai vinto il mondo .. Come fai ad.." Mi prende una mano le la poggia sul suo petto, a quel punto capisco tutto.
Sento le pulsazioni del suo cuore sotto la mano.
"Andrà tutto bene, ti fidi di me?" gli chiedo, fissandolo intensamente negli occhi.
"Sì."

"Ragazzi! Tutti ai propri posti, si comincia!"

"È ora di andare .." Aggiungo, passandogli una mano sulla spalla, per rassicurarlo.
Faccio per andarmene, ma una mano mi blocca il braccio.
Mi volto a guardarlo, ha lo sguardo un po perso, sembra abbia bisogno di qualcosa che non riesco a decifrare.
"Mi abbracci?" chiede timidamente, evitando di guardarmi.
"Si, se me lo chiedi guardandomi in faccia, invece di fissare le scarpe! Tranquillo che sono perfettamente messe a lucido!" gli provoco una debole risata, poi mi guarda.
"Mi abbracci?" Mi domanda di nuovo, guardandomi, sincero.
"Ma certo!"
Vado verso di lui e l'abbraccio, tenendolo stretto a me. Sento il suo profumo invadermi, quello stesso profumo delle lenzuola nella sua camera nell'hotel a Roma.
"Grazie." Mi sussurra all'orecchio.
"Esci di qui e sorprendi tutti!"
"Vatti a godere lo spettacolo.." si stacca da me "rimarrai incantata!"
"Ne sono certa!"

[...]

Il concerto si chiude tra gli applausi e le urla estasiate del pubblico. È stato un successone, questo Tour promette davvero bene.
Sarebbe inutile dire che ne sono rimasta estasiata, le loro voci in televisione emozionano, certo, ma di presenza .. È tutta un'alta storia.
La grande carovana di gente affluisce lentamente verso le uscite, in maniera più tosto ordinata.
Mi alzo dal mio posto e corro verso i camerini, Torpedine mi si presenta davanti sorridente, bloccandomi.
"Emma!" Esclama.
"Signor Torpedine!" Gli rivolgo un sorriso amichevole.
"Allora, che te ne pare?"
"Bravissimi, signore!" gli rispondo sinceramente.
"Ragazzi impeccabili, ci vuole un miracolo per tenere Ignazio.."
"In ordine, lo so! Me ne sono accorta!" Rido divertita, portando una mano alla bocca.
"Continua così e sarai ufficialmente dei nostri! Domani mattina sveglia alle sei, mi raccomando, ci spostiamo ad Ancona!"
Annuisco convinta.
Poco dopo mi congedo velocemente e mi dirigo verso i camerini.
Trovo lo staff festeggiare e complimentarsi con i ragazzi. Mi fiondo nella mischia e cerco in tutti i modi di farmi spazio per raggiungerli.
Ignazio mi intravede tra la folla, a quel punto mi afferra per un braccio e mi tira verso di loro.
In quel momento un tecnico passa una bottiglia di spumante a Piero.
"Un'attimo di silenzio!" Esordisce, cercando di attirare l'attenzione dello staff, ovviamente con scarsi risultati.
"Sempre la solita storia.." Mi intima Ignazio "adesso ci penso io!"
Fa un passo avanti, posizionandosi proprio al centro del caos e con gran voce urla "OH PICCIOTTI!"
Finalmente tutti si girano a guardarlo, qualcuno ancora che bofonchia in sottofondo.
"Mutu puru tu devi stare!"
Il truccatore in questione gli sorride, e a stento riesce a tenere la bocca chiusa per non scoppiare a ridere davanti a tutti.
Quando ci fù davvero silenzio, Piero prese parola.
"Questa sera è stato un'ottimo inizio e prima di tutto, io, Ignazio e Gianluca vorremmo ringraziarvi tutti quanti con questo piccolo Brindisi, perché senza di voi, sarebbe impossibile realizzare uno spettacolo del genere tutte le sere!! Perciò grazie ancora!!"
"Vorrei chiedere un'applauso al mio compagno Gianluca, nessuno più di lui ne merita uno in questo momento! Sappiamo tutti che grande emozione è stata per lui questa sera, per questo concerto nella sua città, che ama e rispetta sempre! Complimenti fratello, bellissimo spettacolo!"
Un fragoroso applauso contagia tutti quanti, Gianluca arrossisce visibilmente. L'unica cosa che riesce a dire è un flebile Grazie.

"E adesso.." Continua Ignazio "FESTA!!"
Prende lo spumante dalle mani di Piero e con un movimento svelto e deciso fa saltare in aria il tappo, agita la bottiglia e improvvisamente una fontana di schiuma impazzita fuoriesce dalla bottiglia bagnando tutti i presenti.

Nel modo di sfuggire al getto incontrollato di spumante urto Gianluca. Finisco dritta con la faccia lungo io suo petto, lui mi sorride e mi prende per mano.
Si avvicina al mio orecchio e mi sussurra "Vieni con me!"
Nella confusione nessuno si accorge di me e Ginoble che sgattaioliamo via fino al suo camerino.
Ci infiliamo dentro, ed è lui a chiudersi la porta alle spalle.
"Allora?" Mi chiede impaziente con una luce negli occhi pieni di emozione e adrenalina.
"Siete stati fantastici! Tu un fenomeno, complimenti davvero Ginoble, non mel'aspettavo!"
Con passo svelto mi piomba a dosso avvolgendomi in un bellissimo abbraccio, mi stringe fortissimo, sento il suo cuore battere contro il mio petto.
"Grazie.."
"E di cosa?"
"Dell'abbraccio prima dello spettacolo, non ce l'avrei mai fatta senza di te."
"Sciochezze!" Lo ammonisco.
"Emma .."
"Sì?"
"Sei importante per me."

Vacanze Romane// Il Volo - GianlucaGinoble (#Wattys2016) -IN REVISIONE- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora