capitolo 38 (Fede)

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Appena stavamo tornando a casa capii che Eli non voleva andare a dormire, aveva capito che avevo voglio di fare sesso ma mentre stavamo per farlo Eli mi scostò i bracciali e vide la fascia
E: cos'è quella?
F: niente
Dissi continuando a baciarla, ma lei fregandosene mi tolse la fascia vedendo il taglio che ancora non si era chiuso
E: io non ho niente da fare con te
E se ne andò, quella sera dormì nel divano, e i giorni successivi non ci guardammo più in faccia, ci parlavamo solo per le cose più importanti, vivevamo assieme ma eravamo due estranee e la cosa faceva male.
Eravamo state senza parlarci, abbracciarci o baciarci per un po' e faceva male, fino al secondo giorno di scuola, precisamente quattro giorni dopo.
La scuola iniziò il mercoledì, e controvoglia tutti eravamo li, assonnati e rincoglioniti. In quelle settimane ci furono nuove coppie e altre si sfasciarono, ragazzi con più tatuaggi e piercing e capelli colorati diversamente. Tutti in un modo o nell'altro avevano qualcosa di cui parlare, e io invece ero sempre la stessa, con un piercing in più, e con una ragazza che non sapevo se era ancora la mia ragazza.
Le ore passavano e io ed Eli non stavamo accanto nemmeno un secondo, sono sicura che è stato il giorno di scuola più brutto.
X: ehi lesbica dark! Dov'è la tua ragazza? Scommetto che è guarita e si sta facendo sbattere da qualcuno
F: guarisci tu coglione di merda
X: sicuramente starà facendo la puttana
Disse accompagnato dalla risate dei suoi amici.
Al suono di quelle parole diventai una bestia. Non poteva dire quelle cose su Eli. Non mi importava che forse non stavamo assieme, non poteva trattarla così! Allora lo presi dalla giacca e l'avevo sbattuto al muro dietro di lui facendogli sbattere la testa.
F: non ti permettere a parlare così della mia ragazza, appena ti sento dire un'altra cosa su Eli, anche la più piccola, ti strappo quelle piccole palle che ti ritrovi in mezzo alla gambe, COGLIONE!
Gli lanciai un pugno nello stomaco e me ne andai.
Ora ne lui ne i suoi amici parlavano più.
La giornata passo in fretta e noiosa perché Eli non mi guardò neanche per un secondo.
La sera prima di andare a dormire però mi tagliai, non potevo stare così lontana da Eli nonostante l'avessi così vicina, stavo male, e non potevo avere lei al mio fianco allora lo feci.
La mattina successiva mi svegliai scotolata da Eli, era il primo contatto fisico dopo quattro giorni.
F: non voglio andare a scuola
E: e invece devi, alzati
Mi alzai e aspettai Eli che uscisse dal bagno prima di lavarmi, mentre mi lavavo le mani guardai il taglio che rovinò il rapporto con Eli, ancora non si era cicatrizzato, e l'altro taglio era li da poco per non notarsi. Misi su tanti bracciali per coprire il tutto e uscii dal bagno.
Appena entrai in macchina Eli mi strinse la mano. ODDIO LA SUA MANO STAVA STRINGENDO LA MIA!
E: scusami invece di starti vicina me ne sono andata
Allora l'hai capito? Brava! Ormai è tardi però, c'è un'altro taglio sul mio braccio!
Ma che sto dicendo?! Mi sto rincoglionendo?
F: non preoccuparti, l'importante e che tu sei qui
Accese la macchina e ci tenemmo la mano per tutto il tempo.
Arrivate a scuola prima di scendere Eli mi baciò, e non era affatto un bacio calmo, dovevamo recuperare i quattro giorni, le nostre lingue danzavano e tutto il nostro amore si stava spriggionando finché un rompi palle ci interruppe.
Era Luca, tutto bagnato e infreddolito, appena entrò in macchina scoppiammo tutti a ridere.
Fumammo una sigaretta e facemmo entrare Marta, la ragazza di Luca, in macchina.
E: e se facessimo manca?
F: per me va bene
L: idem
M: perfetto
E andammo a casa nostra, Eli fece la cioccolata e nel frattempo io stavo scegliendo un film
F: ragazzi guardiamo "ouija" vi prego vi prego vi preeeegoooo
E: okay metti il film
So che ad Eli non piace ma io lo amo.
Guardammo il film, e io invece di imprecare dalla paura come faceva Luca ridevo. Stetti mano nella mano con Eli per tutto il tempo finché non si alzò, credo doveva prendere le pillole.
F: che hai fatto tutto sto tempo?
E: non trovavo le pasticche
E mi baciò, era strana, ma feci finta di niente.
I ragazzi se ne andarono verso le tre e io ed Eli rimamemmo a casa sole.
Finalmente potevo starle accanto senza paura ma prima dovevo andare in bagno.
Entrai in bagno e iniziai a cercare la lametta, non c'era, non era più li, non era neanche in camera, dove cazzo era?
E: amore che cerchi?
Era dietro di me e mi baciò il collo
F: niente
Mi girai e le baciai le labbra.

Due ragazze pervertite Eli e Fede.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora