Due ragazze pervertite Eli e Fede.

capitolo 75 (Fede)

Cazzo! Finalmente a casa. Quanto mi era mancata?
I miei vestiti, le mie scarpe, i miei bracciali, il mio letto, la mia privacy.
Quando si suol dire "casa dolce casa".
Si, finalmente con Eli in quella struttura mi sentivo veramente a casa.
Passata la prima settimana, la quale la passammo a spolverare la casa e comprare cibo e bevande che mancavano, iniziammo ad organizzare i matrimonio.
Era una cosa fantastica ma molto faticosa, parlare al telefono con centodue persone.
Quando chiamai a Luke gli dissi che doveva sopportarmi a lungo e che sarebbe stato il mio testimone, lui era felicissimo e mi disse che sarebbe stato con me per scegliere l'abito. Appena bloccai pensai ad Eli, quel bastardo di Luca le fece molto male e ora non aveva più il migliore amico, che merda.
Le telefonate più pesanti furono quelle alle nostre madri.
Mia madre appena rispose si vedeva che era schifata dal sentire la mia voce. Iniziò ad insultarmi subito dopo averle detto che mi sposavo. Le sue parole facevano male, molto, e nel mentre piangevo, in silenzio, come facevo quando vivevo con quella donna di notte, e allo stesso modo di quelle notti stavo male per colpa sua.
Non riuscivo a risponderle e allora prese il controllo Eli, e con tutta la sua rabbia e la sua forza mi difese.
Poi con la stessa forza che aveva in corpo chiamò sua mamma e le rispose ancora peggio, e mentre parlava lesse un messaggio, l'aveva inviato sua madre, e la insultava, ma lei non cedette anzi era ancora più forte. Appena bloccò si mise a piangere, la mia piccolina era forte ma molto fragile, mi misi sulle sue gambe e le baciai la fronte, non so perché ma mi sentivo che in quel modo la proteggevo.
Stanche morte andammo a farci una doccia e poi a letto, ci sdraiammo vicine vicine e ci addormentammo così.
L'indomani mattina mi svegliai e trovai un messaggio da Luke
L: babbana, oggi, io, tu, usciamo. L'abito ci aspetta!
Era un pazzo, ma lo amavo a quel coglione.