capitolo 83 (Fede)

407 25 0
                                    

F: voglio fare l'addio al celibato!
E: va bene facciamolo.
Inizialmente non era molto felice ma riuscii a convincerla.
Chiamai Luke e mi aiutò ad organizzare.
F: allora tu. Io. Montagna. Alcol. E amici. Che ne dici?
L: scusa non capisco
F: l'addio a celibato, domani mi sposo e faccio l'addio a celibato. Ovviamente mi aiuti ad organizzare
L: com'è bello quando ti sfruttano.
F: sta zitto e porta gli alcolici, fai tu ma non troppo forti, non voglio vomitare all'altare. AH! chiama anche gli altri.
L: e tu che fai?
F: mi preparo psicologicamente.
Chiusi la telefonata e mi andai a preparare.
Non sapevo assolutamente cosa mettermi. Alla fine optai per dei pantaloni attillati di pelle, Una maglietta nera letteralmente trasparente che faceva vedere il reggiseno, e una felpa il doppio di me nera e bianca.
Lasciai il ciuffo blu come capitava tanto mi stavano bene e cambiai gli orecchini. Mi guardai i tatuaggi, i piercing, i vestiti e mi piacevo. Ero me stessa e mi piacevo.
Mi piacevo e mi piaceva anche quella ragazza che era appena entrata in bagno, solo in intimo, che l'indomani avrei sposato. Non potevo crederci.
Rimasi giù nel divano ad aspettare Luke per almeno un'ora e mezza.
Mentre ero sul divano sentii rumore di tacchi, era Eli che scendeva le scale. Mi guarai e vidi una Donna fantastica, la mia donna.
Andai da lei e la baciai. Mentre la baciavo mi venne un po' di paura, avevo paura che poteva fare qualche cazzata bevendo. Quindi feci finta di ingelosirmi.
Appena se ne andò iniziai a preoccuparmi per lei e per il matrimonio ma non ebbi il tempo di pensare che Luke bussò alla porta.
F: lucian quale onore.
L: non rompere il cazzo ed esci cogliona
F: sempre gentile tu eh!
Per farsi ripagare mi aprì la portiera della macchina dove c'erano già i ragazzi. Christian, lo sciupa femmine. Rita, satana. David, lo spacciatore. Ognuno di noi ha un soprannome. Io sono la pervertita e luke è il bullo.
Tutti i nostri soprannomi sono nati per un motivo, più che altro per sfottere. Ad esempio christian, il suo nome è ironico perche lui è una specie di emo che sta nel suo angolo a fumare come una canna fumaria e allontana tutte le ragazze. Tranne qualcuna.
Andammo nel nostro pezzo di montagna.
Si, nel nostro. Era un boschetto che non curava più nessuno, da li si vedeva tutta la città, e le stelle, ed era una cosa fantastica. Ci curavamo gli alberi noi, ci stavamo li. Era il nostro piccolo mondo. Pensandoci non avevo mai portato li Eli.
F: allora montate quel fottuto tavolino che ho ho fame. Prima che vi mangi un braccio sbrigatevi.
L: attenti al cane....o dovrei dire alla cagna.
Tutti scoppiarono a ridere e nel mentre io saltai addosso a Luke facendolo cadere a terra.
F: sei un bastardo
E lo abbracciai.
R: peccato che sei lesbica stareste bene insieme
La fulminai con gli occhi e lei con una piccola mossa degli occhi mi fece capire che aveva paura.
D: DAI CHE È PRONTO
mi misi a correre per fare a gara con Rita, ma non vedendo una pietra inciampai.
F: dio porco! Aiutatemi voglio arrivare viva al mio matrimonio.
C: passi più tempo a terra che in piedi tu.
Disse porgendomi la mano.
Ci piazzammo tutti attorno al tavolo dove c'erano i panini che aveva preparato David.
L: non c'è l'erba vero? Haha
D: no tranquillo è sano haha
Mangiammo tutto e poi iniziammo a bere. Io bevvi due bottiglie di birra e uno shottino di vodka.
Non ero ubriaca, reggo bene l'alcol, e in quel momento sapevo dove arrivare. Ci eravamo contenuti tutti nel bere perché non avevamo intenzione di stare male l'indomani ma fu la serata più bella di tutte. Con i miei migliori amici, nel nostro piccolo mondo, prima del mio matrimonio. Mancava solo Eli ed era tutto perfetto. F: RAGAZZI!
Tutti: che ti urli
F: mi sposo cazzo!
Avevo realizzato solo in quel momento che stavo per sposarmi, e che erano le 2.30, e che Eli mi aspettava per le 3.00.
Ci misimo in cammino, ed essendo quella più sobria guidai io.
Lasciai tutti nelle proprie case tranne Luke che rimase con me fino a quando non arrivai a casa mia.
Erano le 3.15, aprii la porta ed Eli eri davanti al frigo della cucina che beveva dell'acqua.
F: amore come va?
E: bene, te?
F: alla grande. Ora prendo la mia roba per domani e vado da Luke.
E: perché?
F: volevi farmi una sorpresa no? Allora che sorpresa sia, ti vedrò solo allaltare.
Mi avvicinai a lei e la baciai, era strana ma non ci feci caso.
Presi la mia roba e andai in macchina. Quella notte non dormii, ero troppo nervosa, e mi passai il tempo a scrivere un discorso per Eli.

Due ragazze pervertite Eli e Fede.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora