capitolo 9 (Eli)

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La portai a casa mia e le lasciai la mia stanza.
E:tu dormi sul letto e io sul divano okay?
F:ti da fastidio dormire con me?
La guardai,era tutta rossa e guardava il pavimento.
Mi avvicinai a lei e le alzai il viso.
E:Non mi da fastidio tesoro. Ora vado a farmi la doccia,fai come se fossi a casa tua.
Entrai in bagno e,sotto il getto della doccia,pensavo che la ragazza di cui ero perdutamente innamorata era a casa mia.
Porcocazzo.
Uscii dalla doccia e mi misi l'intimo,entrai in camera e la guardai.
E:oddio scusami.
F:tranquilla,non mi da fastidio.
Mi misi una maglia larga e mi sedetti vicino a lei.
Le scostai i braccialetti e notai un taglio.
La guardai negli occhi e qualcosa dentro di me mi spingeva a baciarla.
A pochi centimetri dal suo viso,il mio cellulare ruppe i coglioni squillando.
E:ora arrivo.
Andai in cucina e mi appoggiai con la schiena al lavandino.
E:chi parla?
Mamma:tua madre.
E:che cazzo vuoi?
Mamma:volevo solo dirti che sto cambiando casa,mi trasferisco con tuo fratello a Londra.
E:brutta puttana,già lo vedo poco,così me lo toglierai per sempre. Lo fai apposta vero?
Stavo urlando e per non fare preoccupare Fede,mi chiusi in bagno.
Mamma:tu non meriti nemmeno di vederlo,dopo diventerebbe un omosessuale del cazzo come te
E:tu non me lo toglierai.
Mamma:scommetti?
E chiuse la chiamata.
Mi accasciai a terra e iniziai a urlare,appoggiai la testa sulle ginocchia e piansi fino allo sfinimento.
Avevo bisogno di una canna.
Passai silenziosamente davanti alla mia camera dove Fede dormiva.
Mi fermai a guardarla,era la ragazza più bella del mondo.
Presi la canna e andai al balcone.
Quando la finii tornai in bagno e mi guardai allo specchio.
Occhiaie,i capelli disordinati,le mie stupide lentiggini e quel sorriso finto.
Tirai un pugno allo specchio e,dal troppo rumore,Fede mi raggiunse.
Trovó me con la mano che sanguinava e i cocci di vetro per terra.
F:cosa stai facendo?
Mi prese la mano e me la avvolse su una garza,mi mandó in camera mentre puliva e ricominciai a piangere.
Tornó da me e mi guardó negli occhi.
F:voglio esserti vicina Eli.
E:sto bene,ho solo dei momenti un pó cosi.
F:hey,guardami.
Mi prese lei il viso e mi bació.
La sua lingua inizió a danzare con la mia,le nostre mani si sfioravano e i nostri corpi si desideravano.
Ci staccammo dopo qualche minuto per la mancanza d'aria e scoppiammo a ridere.
E:oddio,da quanto sei innamorata di me?
F:dalla prima volta che ti ho vista.
E:oddio Fede.
La feci distendere sul letto e ricominciai a baciarla.
Mi distesi vicino a lei e le baciai il naso.
E:sei bellissima
F:anche tu. Non sapevo che fossi lesbica
E:secondo te perché abito da sola?
F:tua madre?
E:già
Le sorrisi,e per la prima volta dopo anni,era un sorriso vero.
F:devo fare i compiti.
Sbuffó e mi scappó una risata.
E:ti aiuto io.
Cosi,quel pomeriggio,lo passai con la mia principessa,tra baci,carezze e risate.
Forse era il mio momento di essere felice.

Due ragazze pervertite Eli e Fede.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora