capitolo 32 (Fede)

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Quella stronza faceva la dura, mi tenne il muso per una buona mezz'ora mentre io le chiedevo, senza dirlo, di perdonarmi. Poi quando mi decisi a dirle "scusami" mi perdonò.
Era distesa su una poltrona di pelle marrone accanto al divano.
E: dai vieni qui, scema.
Non me lo feci ripetere due volte e in cinque secondi mi ritrovai sulle sue gambe abbracciata a lei e la mia testa posata sul suo seno.
Amo stare con la testa sul suo seno, sento il suo battito, e poi sto a contatto col suo seno cazzo.
Rimanemmo in quella posizione per un po', lei giocarellava con i miei capelli e io con la sua maglia, a un certo punto mi soffermai sulla sua mano, era senza anelli, ma un giorno avrà la fede, avrà quella fottutissima fede al dito, un anello che chiuderà il nostro amore per sempre.
Dopo un po', credo fossero le cinque, iniziammo a prepararci, mentre stavo vedendo cosa mettermi Eli mi fece una proposta.
E: ti metti qualcosa di colorato per una volta?
F: perché non c'è motivo?
E: dai ti prego, fallo per me
Si mise la faccia da cucciolo e mi prese la mano.
F: okay okay, dammi un tuo vestito
Ed uscì un vestito rosso, che arriva fino al ginocchio.
F: fantastico così mi metto le scarpe nere e i miei bracciali
E: meglio che tutta nera
E mi baciò.
Andammo al ristorante mano per la mano, ero con la mia ragazza nel mio ristorante di infanzia preferito.
Appena entrammo ci portarono al tavolo ordinato e ci sedemmo, prima che ci portassero da mangiare ci guardammo solo negli occhi, era così bella, quasi ipnotizante.
Cameriera: ecco a voi ragazze! Buona cena.
F: grazie.....allora come te lo immagini?
Eli non capì subito, mi riferivo al matrimonio, mi disse che si immaginava lei all'altare e io che entro col vestiro bianco.
Stava per piangere e quando la vidi mi emozionai anch'io, stavamo parlando del nostro matrimonio cazzo.
Ci tenemmo per mano per tutto il tempo sotto gli occhi attenti delle persone.
Finita la cena ci sdraiammo in spiaggia, l'atomosfera, il mare, le stelle, la luna e la notte erano bellissime ma una cosa era perfetta, anzi, una persona, e quella persona era Eli.
E: ti amo
F: ti amo anch'io
Tornammo a casa e mentre stavo per addormentarmi ad Eli venne la felice idea di andare a mare, e infatti alla fine ci buttammo in acqua.
F: Eli se mi viene di nuovo la febbre è colpa tua!
E: sta zitta e baciami
E così feci, come se ero a comando.
Quando tornammo a casa ci sdraiammo subito sotto le coperte abbracciate.
F: non voglio fare l'ingresso io.
E: di che parli?
Dice Eli girandosi verso di me.
F: il nostro matrimonio. Io immagino il tuo ingresso, sei più bella da guardare. E poi voglio vedere che ti avvicini a me piano piano, devo comprendere bene quel momento, voglio vederti avanzare verso di me per poi io poterti prendere, come per dire "prendo questa donna per affrontare questa merda assieme". La parte migliore è questa, veder avanzare la propria donna, e io voglio viverla, poi la frase migliore ovviamente è "finché morti non ci separi", voglio che tu sia il mio "finché morte non ci separi" il mio per sempre.
E: oddio Fede....io
F: ti amo piccola
Le diedi un bacio e poi ci addormentammo

Due ragazze pervertite Eli e Fede.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora