Due ragazze pervertite Eli e Fede.

capitolo 39 (Eli)

E:che dici se andiamo al cinema?
F:siiii
Quel pomeriggio io e Fede andammo con una mia cugina al cinema,non la vedevo da tanto e poi andavamo molto d'accordo perché,come noi,era lesbica.
E:allora Sofy,che racconti?
S:mah,nulla di che.
A Fede squilló il telefono così rimase indietro mentre io e Sofia continuevamo a parlare.
S:oi cugi,devo dirti una cosa.
E:si?
S:mi sono innamorata della tua amica.
A quelle parole mi fermai di colpo,stavo per dirle che io e quella "mia amica" stavamo insieme ma Fede si mise in mezzo a noi prendendoci a braccetto.
F:allora andiamo?
E:sisi..
Andammo alla nostra sala,il film che dovevamo vedere era "rec",solito film di paura che piaceva solo a Fede.
I primi dieci minuti passarono velocemente,ma poi iniziarono a stringersi le mani e a guardarsi ridendo,cosi mi alzai con la scusa di prendere le bibite.
Mi chiusi in bagno e cominciai a piangere,cosa facevo se Fede mi lasciava per MIA cugina?
Mi arrivó un messaggio da Sofia con scritto "l'ho quasi baciata!".
Non sopportavo tutto quel dolore,uscii dal cinema e iniziai a fumare una sigaretta dopo l'altra,non potevo tagliarmi ma nessuno m'impediva di fumare.
Arrivai a 15 sigarette di seguito,finché una chiamata di Fede interruppe i miei singhiozzi.
F:amore,dove sei?
E:fuori,sono andata a prendere una boccata d'aria. Ora arrivo.
F:tutto bene?
E:sisi. Ti amo
F:anch..
La voce di Sofia in sottofondo mentre chiamava Fede mi fece saltare i nervi così chiusi la chiamata.
Le aspettai fuori dal cinema,erano le sette e mezza,piovigginava e avevo un freddo assurdo nonostante la felpa e la sciarpa pesanti.
Arrivarono a braccetto sorridendo,volevo solo andare a casa,evidentemente qualcuno lassù ce l'aveva con me.
Dopo aver lasciato Sofia a casa,portai Fede in un bar dove dividemmo una scatolina di patatine fritte.
F:come mai sei stata fuori tutto il tempo?
E:non mi piaceva il film. Tutto qui.
Mi guardó preoccupata ma feci finta di nulla. Non so perché non le abbia detto di Sofia,ma una cosa era certa. Non dovevo permettere che si mettesse tra noi.