capitolo 33 (Eli)

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Il giorno seguente ci svegliammo a mezzogiorno passato,eravamo entrambe stanche e col raffreddore.
F:Dio Cristo amore,te l'avevo detto che non era una buona idea.
E:eddai,é stato divertente
Mi avvicinai a lei,intrecciai le nostre gambe e la baciai.
E:sai,ho deciso una cosa.
F:sarebbe?
E:mi faró un tatuaggio.
F:davvero? Posso venire con te?
E:e me lo chiedi?
La baciai di nuovo e molto lentamente ci alzammo dal letto. Fuori pioveva,come praticamente ogni giorno.
Mangiammo un panino e,guidata da Fede,arrivammo dal tatuatore.
Tat.:che tatuaggio vuole?
E:ne vorrei fare due. Uno sul polso e uno sulla schiena in alto.
Le dissi che tipo di tatuaggi volevo e in men che non si dica ero fuori dal negozio di tatuaggi.
F:posso vedere?
E:ora no,stasera quando lo tolgo si.
F:tutto bene?
E:si...sisi.
Guardavo ovunque tranne che Fede,perché ogni tanto mi venivano queste incazzature improvvise?
Andammo in un centro commerciale e Fede si compró una felpa,ovviamente nera,mentre io mi presi un paio di jeans strappati al ginocchio.
E:amore,le chiavi della macchina?
F:si,le ho io in borsa,aspetta.
Inizió a rovistare dentro la sua borsa enorme,il tempo di fumarmi una sigaretta e le trovó.
Durante il viaggio tenevo la mia mano sopra la sua sulle marce,così avrebbe imparato più in fretta e avrebbe preso la patente senza problemi,e poi il contatto con la sua mano mi faceva impazzire.
E:ho voglia di gelato.
F:aspetta,c'é una gelateria!!
Appena finiti i gelati entrammo in macchina,ma prima di accenderla guardai Fede.
E:senti,sono stata una stupida.
F:perché?
E:non ti ho nemmeno chiesto se vuoi stare con me.
Presi la scatolina che avevo sotto il sedile e la aprii.
E:so che stiamo già insieme e mi sento abbastanza in imbarazzo,ma vuoi essere DEFINITIVAMENTE la mia ragazza?
Mi sorrise e mi porse la mano.
F:certo che si amore.
Le misi l'anello e la baciai,la gente da fuori la macchina ci guardava malissimo,ma a noi non c'importava.
E:dove la porto signorina?
F:nella mia vecchia casa!!
Dopo aver girato varie volte per le vie e dopo aver sbagliato strada tre volte,arrivammo in una piccola villetta in periferia.
Stranamente Fede teneva le chiavi della casa ancora con se,era il suo 'portafortuna',quando entrammo un buonissimo profumo di fragola ci invase le narici,o meglio,piaceva solo a me.
Arrivammo alla sua camera e un sorriso s'impossessó del mio viso.
Aveva poster di Demi ovunque,vestiti piccoli sugli armadi e bracciali di ogni colore sui mobili.
E:wow amore,é bellissimo questo posto.
F:già,ci sono tantissimi ricordi qui dentro,dai miei pianti per le ragazze che non mi calcolavano alle risate con le mie amiche.
La guardavo e le brillavano gli occhi,come se tutta la sua infanzia le stesse passando davanti.
Le presi la mano e le sorrisi.
E:andiamo?
F:si,scusami.
Chiuse la porta dietro di se e tornammo a casa.

Due ragazze pervertite Eli e Fede.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora