capitolo 17 (Eli)

1.9K 80 3
                                    

Arrivó la vigilia,ossia il giorno in cui saremo dovute andare da mia madre.
Porca troia.
F:amore,sei pronta?
E:pronta? Porca troia,stiamo per andare da mia madre!!
F:esci dal bagno che ci vuole quasi un'ora per arrivare.
Mi guardai un ultima volta allo specchio.
Avevo uno chignon disordinato,un vestito nero che mi arrivava sopra le ginocchia,le scarpe col tacco e la borsetta con le sigarette,l'accendino,le chiavi,i fazzoletti e il portafoglio.
Quando uscii dal bagno rimasi a bocca aperta.
Mi trovai davanti una Fede che non avevo mai visto.
Il ciuffo era stato messo dietro l'orecchio,aveva un vestito anche lei nero sopra le ginocchia che mi eccitava e non poco,le scarpe con il tacco e i bracciali che non mancavano mai.
F:che c'é? Non ti piace? Mi cambio se vuoi...
E:ma che dici? Sei bellissima.
Mi avvicinai a lei e la baciai,le nostre lingue ricominciavano a danzare e le nostre mani si intrecciarono.
Si staccó delicatamente e a fior di labbra sussurró:Sei bellissima.
Un brivido mi percorse la schiena,avrei voluto mandare a fanculo il pranzo e fare l'amore con lei tutto il giorno,ma non potevo.
E:andiamo. Ma non ti metti la giacca? Fa freddo fuori.
F:si,lo so,é qui.
Si mise la sua giacca di pelle e ce ne andammo in macchina.
A dieci minuti dalla partenza Fede accese la radio e mise il cd di Demi.
Can you be my nightingale?
Sing to me I know you're there
You could be my sanity
But ring me peace,sing me to sleep
Say you'll be my nightingale.
Fede non smise di cantare nemmeno per un momento, aveva una voce stupenda.
Arrivammo davanti la mia vecchia casa che era mezzogiorno e mezzo.
E:no,non ce la faccio.
F:suona quel campanello o lo faccio io.
E:siamo ancora in tempo per tornare indietro!
F:suona quel cazzo di campanello.
Schiacciai il campanello e dopo neanche 10 secondi uscì mia madre.
Mamma:ciao tesoro!
Mi abbracció e sorrise.
Ma che cazz...
Mamma:tu devi essere Fede,piacere.
F:piacere mio signora
Mamma:puoi chiamarmi semplicemente Lara.
Mi guardó per qualche secondo e poi ci fece entrare.
E:dov'é Samuele?
Mamma:in camera,vai pure a salutarlo. Così io e Fede facciamo amicizia.
Guardai Fede e lei sorrise invitandomi con lo sguardo ad andare da mio fratello.
Salii le scale girandomi ogni due tre passi.
Arrivata in camera trovai Samuele tutto in tiro.
E:ehy ehy fratellino,ma come siamo belli
S:Eliiiii
Saltó in braccio e mi strinse come non aveva mai fatto prima.
Passammo qualche minuto assieme e poi scendemmo.
Trovammo mia madre e la mia ragazza sedute a tavola a parlare.
Mi sedetti vicino a Fede e le sorrisi ma lei sembrava non essere contenta,guardai mia madre e mi sorrise.
Fede non toccó cibo e non mi parló per tutto il pranzo.
Mamma:allora ragazze,vivete insieme?
E:si,e ne siamo molto contente.
Mamma:e Fede,Sei lesbica pure tu?
Non rispose.
E:ehy,che hai?
F:ci vediamo in macchina Eli,scusa.
Si alzò e uscì.

Due ragazze pervertite Eli e Fede.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora