capitolo 43 (Eli)

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Le toccai il braccio,non fece niente ma sapevo che si era tagliata di nuovo.
La guardai dritta negli occhi,non ero arrabbiata,anzi,si era tagliata per colpa mia.
Ricominció a piangere,le feci appoggiare la testa sulla mia spalla mentre le accarezzavo la testa,era cosi piccola e indifesa,si era fatta del male a causa mia e non se lo meritava.
Dopo un pó si calmó,aveva gli occhi socchiusi e la sua mano stringeva la mia,le sue nocche erano sporche del sangue ormai secco,ci alzammo e la portai in bagno per lavarle la mano e medicargliela.
E:con cosa l'hai fatto?
Mi guardó per poi posare il suo sguardo sulle mie mani mentre medicavano le sue.
F:non mi sono tagliata.
E:amore,non sono scema.
Le bendai le mani e dolcemente le tirai su le maniche.
Iniziai a vederci sfocato per le lacrime,tante righe rosse incise sulle sue braccia per colpa mia,come facevo a scusarmi? Meritavo io di soffrire.
F:non piangere,ti prego.
E:sono una cogliona,tu non meriti tutto questo.
F:amore,non ti preoccupare,sto bene.
E:stai bene? Dai,non dire stronzate.
Le tirai giù le maniche e mi distesi a letto,i miei singhiozzi echeggiavano per la stanza,nonostante i vani tentativi di Fede per farmi calmare.
Meritavo solo una cosa,di morire.
Mi alzai dopo un tempo infinito,Fede era andata a fare delle commissioni per il suo imminente compleanno dicendomi che se avevo bisogno,la dovevo chiamare subito.
Mi alzai dal letto per bere un bicchiere di acqua,andai in bagno e mi chiusi a chiave.
Mandai un messaggio a Fede:
Ciao amore,
Non puoi immaginare quanto io stia male. Ti Sei tagliata per colpa di una cogliona,non ti meriti tutto questo.
Meriti di essere felice,dovevo aiutarti invece ho peggiorato la situazione.
Non voglio fare la vittima,sai che non sono quel tipo di ragazza e non smetteró mai di dirti che Sei stata l'amore della mia vita.
Della mia breve vita.
Quando tornerai a casa io non ci saró più,é un dolore troppo grande.
Ti amo piccola,hai dato un senso a tutto questo.
Presi le pillole dall'armadietto e ne ingoiai 5,10,20.
Mi appoggiai alla vasca e persi i sensi,era arrivato il mio momento.
O almeno,cosi credevo.

Due ragazze pervertite Eli e Fede.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora