capitolo 8 (Fede)

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Dopo che l'aiutai ad alzarsi da terra la portai nella mia stanza e si sedette sul letto.
Mentre mi pettinavo il ciuffo rompi palle lei mi osservava, era strano come mi guardava, ma mi piaceva, e giuro avrei voluto lasciar stare quel cazzo di ciuffo e saltarle addosso, ma ero riuscita a frenarmi visto che non so se è lesbica.
Dopo un po' chiese se abitavo sola, le dissi solamente che abitavo con mia madre anche se avrei voluto dirle che abitavo con satana, ma evitai mi seccava dover spiegare il motivo.
A un certo punto si alzò dal letto e si mise a guardare la mia libreria, rimase colpita da uno dei miei libri preferiti "innamorata di un angelo".
Senza un motivo valido, si avventò sul mio comodino che avevo dipinto di blu qualche giorno prima, mi bacia in guancia e se ne va.
Non ho capito bene perché tutta quella fretta ma prima che se ne andasse mi urlò che mi aveva lasciato il suo numero di telefono.
MI HA DATO IL SUO NUMERO! potevo cercarla quando volevo, anche ora, potevo dirle che già mi mancava, ma poi mi ricordai che molto probabilmente era etero quindi evitai.
Le ore passarono e io stetti tutto il tempo nel letto ad osservare il numero di telefono cercando di capire se cercarla o no, alla fine non la cercai...
Verso le 15.30 arrivò mia madre con il suo compagno, lui non mi sta tanto simpatico ed è anche omofobo, e lui e mia madre vogliono che mi fidanzi con un suo nipote.
Scesi giù a salutare quando vidi mia madre, mario (il suo compagno), e Niko, il nipote di mario.
F: perché lui è qui
M:volevo fartelo conoscere
Mam: sarà pure ora che ti trovi un ragazzo no?
F:no non lo voglio un ragazzo tanto meno suo nipote, voglio solo avere libertà sulla mia vita cazzo!
Urlai a mia madre che mi guardò malissimo.
Io presi lo zaino della scuola e ne ne andai.
Si ok, non dovevo andare a scuola, erano le quattro, ma non volevo vederli quindi andai nel parco vicino scuola dove stetti tutto il pomeriggio per evitare Satana, il coglione, e il rincoglionito.
Si ho un soprannome per tutti.
Era ora di cena, e finalmente non sentivo satana urlare che dovevo mangiare.
Passai tutta la notte a girovagare per le strade, non chiusi occhio neanche quella notte, ma sti gran cazzi.
Verso le 7 del mattino mi avviai verso scuola e appena vidi Eli subito andai da lei ad abbracciarla, avevo bisogno di un abbraccio, del suo in particolare.
E: Izzy?
F: ci siamo lasciate ieri
Mi aspettavo una reazione tipo "come mai" "cos'è successo?" Invece mi rispose "evvai" feci finta di non capire ma lei non lo aveva ripetuto. Forse le piacevo pure io, o forse era solo una stronza.
Quando arrivò Luca sembrava preoccupato per Eli, ma lei mi fece cenno di stare zitta e io lo feci, ogni suo desiderio è un ordine.
Entrammo in classe, le ore passarono lente finché all'ultima ora un messaggio ravvivò il momento.
Da mamma:
M: mi è arrivata una chiamata al qualnto insolita da una ragazza che non mi ha detto il nome, noi due dobbiamo fare due chiacchere signorina, o meglio lesbica di merda.

Cosa?! Sapeva che ero lesbica? Chi cazzo le ha detto la verità? Nessuno aveva il num....Izzy! Quella troia si è vendicata con me dicendo la verità a mia mamma, che stronza.

Suonò la campana di fine lezione e subito scappai a casa per la paura.

F: chi cazzo ti ha chiamato!
M: non mi ha detto il suo nome ma tu dimmi è la verità stronza?
F: stronza ci sarai tu assieme a quel coglione del tuo compagno e si sono lesbica! Qual'è il tuo problema?
M: lo sapevo io! Una figlia ho fatto ed è lo scarto del mondo, fai schifo!
Mi urlò mentre mettevo dei vestiti nello zaino della scuola assieme ai miei amati libri.
F: farò anche schifo, sarò lesbica, non sarò come vuoi tu, non credo in dio, sono dark, ma qua la persona che fa più schifo è una e non sono di certo io, a mai più satana!
Ero uscita da casa sbattendo la porta, stavo per piangere, ero disperata non sapevo dove andare ma per fortuna, come un angelo, vidi Eli venire con la sua macchina, suonò il clacson io salì e le chiesi di portarmi via da lì
E: che è successo?
Mi misi a piangere più forte ed Eli accostò la macchina per potermi parlare meglio.
E: ehi piccola che è successo?
F: mia madre ha scoperto che sono lesbica, mi ha riempito di insulti e ora non so dove andare
E:come l'ha scoperto?
F: è stata Isabelle, si è incazzata perché l'ho lasciata.
E: tranquilla piccola, se vuoi ti aiuto io
L'abbracciai forte senza darle una risposta, avevo bisogno di tenerla tra le mie braccia e sentire il suo odore, avevo bisogno di lei e me ne sono fregata di tutto.
Dio spero che questa merda si risolvi.

Due ragazze pervertite Eli e Fede.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora