L'AMORE SI MUOVE

Non voglio cederti a nessuno.

Lia's pov

Ho la testa appoggiata sul petto nudo di Gianluca mentre l'acqua della vasca ci ricopre. Ha un profumo così buono, tra quelle braccia mi sento protetta, sembra che siano fatte apposta per tenermi stretta a lui.

G:"Questa volta sei stata più sfrenata rispetto alla prima ".

Anche se lui non mi vede
io sono diventata rossa come un peperone.

"Ma che dici!"

G:"Sei così carina quando sei in imbarazzo, di sicuro sarai piena di uomini intorno a te".

"Non direi proprio, casomai tu sarai circondato da donne"

G:"Si le donne non mancano, ma avere una relazione è quasi impossibile per me. Spesso mi dimentico di richiamare o di rispondere ai messaggi essendo sempre in giro e pieno di impegni, perciò mi limito ad avere relazioni occasionali."

"Si ma chi sceglie di stare con te dovrebbe anche capire che non è colpa tua!"

G:"Dicendo queste parole sei l'unica che mi ha mostrato comprensione"

"E' pur sempre il tuo lavoro, ciò che ami fare."

A questa risposta vedo la sua testa chinarsi verso di me e baciarmi. Un bacio delicato, puro, casto. Quando ci stacchiamo i suoi due occhi di un colore indefinito mi guardano con un misto di tristezza e amore mentre con le sue labbra sussurra

G:"Lia...Non voglio cederti a nessuno... Resta per sempre Mia" .

Sento una morsa allo stomaco, i battiti del cuore accelerano e li sento rimbombare per tutta la stanza. I miei occhi si perdono nei suoi mentre lui mi fa mettere a cavalcioni su di se per poi lasciarmi abbandonare al piacere più assoluto.  (...)

E' ormai mattina quando mi sveglio in un letto grande e vuoto. Al posto di Gianluca trovo un biglietto:

"Stamattina ho delle interviste con i ragazzi poi stasera saremo ai WMA.  Ti chiamo presto! :*"

Chissà se davvero, mi chiamerà presto... Ecco che sta tornando la Lia paranoica che è in me. Voglio dargli fiducia. Sì! Guardo l'orologio le 8:00, faccio in tempo a chiamare Becca prima di andare a lavoro.  (...)

"Becca"

R:"Lia, è successo qualcosa?"

"No volevo solo parlare un po, ma dove sei?!"

R:" A casa di Alessio."

"Ah, e non hai ricevuto nessuna chiamata particolare ieri?!"

R:" Se ti riferisci a Ignazio, si, ci sono uscita"

"E allora perché sei a casa di Alessio?!"

Rebecca's pov- Flashback

Mentre usciamo dal bagno:

I:"Tu sei tutta matta"

"I migliori sono matti"

I:"Potevano beccarci"

"Ammetti che così è stato più bello"

I:"E' vero lo ammetto" dice con un grande sorriso.

Saliamo in macchina e mentre mette in moto mi prende la mano per metterla sul cambio e poggiarci la suasopra, un gesto così piccolo ma allo stesso tempo dolce.  Si gira poi a guardarmi con due occhi marroni e intensi e io mi ci perdo, mi ci perdo con tutta me stessa finché comincio a provare un senso di panico. Subito ritraggo la mano. Mi sento soffocare. Apro i finestrini.  Ignazio mi guarda preoccupato:

I:" Tutto bene?"

"Si.." Balbetto

I:"Ti porto a casa?! 

" No adesso ti dico io dove lasciarmi"

Arriviamo davanti una casa, lui si allunga verso di me per baciarmi, io mi sposto e il bacio finisce sulla guancia.  Apro la portiera velocemente e dico: " Ci sentiamo" per poi scomparire nell'ombra del portone.  Non voglio pensare, non questa notte, non ora. Perciò  mi abbandono tra le braccia di Alessio.

Fine Flashback

R:"Lunga storia"

(....)

"Che ne pensi di questa storia?" domando in cerca di un parere

R:"E' meglio per lui che non ti faccia soffrire e sopratutto tu non farti troppe speranze"

"Non è facile per me e tu più di chiunque altro dovresti saperlo, promettimi che mi aiuterai".

R:" Te lo prometto, sempre insieme, io e te contro il mondo".

Chiudo la chiamata, mi sento un po meglio dopo la chiacchierata con Becca. Stasera saremo sul divano a guardare i WMA mentre mangiamo più schifezze possibili.                                                               Mi mancavano le serate con la mia migliore amica.

Ignazio's pov

Siamo in camerino, tra poco tocca a noi, Gianluca è ad aggiustarsi il ciuffo e Piero è in bagno a scaldare la voce lo sento da qui.  Ci siamo solo io e i miei pensieri.                                                        Chissà che le è preso ieri sera a Becca. E' da tanto che non mi sentivo così bene con una persona anche se poi si è stranita. Da vero siciliano testardo quale sono, ho deciso che riuscirò a farle cambiare idea sugli uomini. Mi ha rapito la sua leggerezza e spensieratezza, rende tutto così facile. Ogni momento vale la pena di esser vissuto accanto a lei.                                                                                 E' come se vivesse in un mondo tutto suo e quando decide di trasportartici dentro non vorresti più uscirne. Credo che mi piaccia e anche parecchio perché quando ci penso i miei occhi si illuminano.

Piero irrompe in stanza interropendo i miei pensieri:

P:"Igna sei pronto?!"

"Arrivo!"

Siamo nel backstage  e ci sono un po' tutti gli artisti del momento, conosciamo in particolare Lorenzo Fragola e i Dear jack che hanno partecipato con noi a Sanremo. Ci mettiamo d'accordo con loro per vederci in un locale dopo il concerto. Questa volta canto "Grande amore" con tutto me stesso sperando che arrivi al cuore di Becca che spero mi stia guardando.

Siamo in un pub e Gianluca parla con Alessio il cantante dei Dear jack delle sue "storielle" dopo Sanremo.  D'un tratto sento Alessio dire:

A:"Gianlù, dai che ti è andata bene, io ho trovato una ragazza assurda è completamente pazza ma non importa basta che ci sta!" dice sghignazzando

G:" E dove l'hai trovata? Vedi se ha un'amica per me" dice ridendo

A:"E' la segretaria dello studio di registrazione della sony dove stiamo provando ora" dice tutto soddisfatto.

Non voglio aver sentito. Ditemi che mi sto sbagliando.

G:"Come si chiama?!"

A:"Si chiama Rebecca ma io la chiamo Becky , se vedevi ieri sera com'era felice mentre me la facevo!... e credo che dovrebbe avere anche un'amica!"

Vedo Gianluca diventare serio. Io non ragiono più. Ha detto ieri sera... Ho un flashback di quando mi ha detto di non portarla a casa. Sento il mondo crollarmi addosso. Con tutta la rabbia che ho mi  alzo lo prendo dalla maglia e gli tiro un pugno in pieno viso e poi a denti stretti gli dico:

" Non avvicinarti mai più a lei".