La memoria del cuore

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Lia's pov

L'ho vista lottare giorno dopo giorno con tutto il coraggio e la forza che aveva in corpo, ma niente lui non la ricorda. Sono passate settimane, ma la speranza accesa nel suo cuore le permette di insistere e di non arrendersi mai, io le sono il più vicino possibile, come lo sono anche a Gianluca d'altronde che in questi ultimi giorni dorme sempre da me e un po come un bambino ha bisogno di sentirsi protetto e amato.
Oggi Ignazio uscirà dall'ospedale e lo porteranno a casa dove man mano riprenderà i suoi ritmi, non sarà facile per lui dover ricominciare tutto da capo ed essere catapultato in un mondo così grande tutto in una volta, ma il dottore dice che è proprio lì che risiede la sua memoria, nei piccoli gesti quotidiani.

Ignazio's pov

Sto finalmente uscendo dall'ospedale, mi porteranno a casa mamma e papà. Durante queste ultime settimane ho ricevuto visite continue e ho visto un infinità di video e foto, ho avuto qualche flash riguardo Gianluca e Piero ma niente riguardo quella ragazza di nome Rebecca e la cosa mi distrugge perché la vedo riprovare fallimento dopo fallimento e sento il suo dolore, lo leggo nei suoi occhi quanto sta male anche se finge un sorriso e io non posso farci niente, detesto essere impotente.
Per questi primi giorni dormiranno da me Piero e Gianluca perché mamma e papà devono scendere giù in Sicilia, l'odore di casa mia è familiare, ho continui flash e ricordi ma non riesco a dargli un senso logico.
Siamo seduti a tavola e parliamo tranquillamente, o meglio loro parlano e io li osservo attentamente in ogni gesto.
"Ragazzi, ho bisogno di una risposta e spero che voi possiate darmela"
Gianluca e Piero mi guardano curiosi.
"Sono giorni che osservo quella ragazza che dovrebbe essere " la mia ragazza" e sento che mi state nascondendo qualcosa, c'è qualcosa che non so?!"
I ragazzi si guardano negli occhi perplessi poi in coro rispondono
"No! cosa ti fa pensare questo?!"
"Non lo so, c'è qualcosa nei suoi occhi e nei suoi gesti che mi fa pensare ci sia dell'altro, è una strana sensazione, è come se sapessi che mi sta nascondendo qualcosa ma che per quanto mi sforzi non riesco a ricordare nulla"
P:"Ma no Igna, ti stai sbagliando sicuramente"
"Sarà..vado in bagno" dico alzandomi
È assurdo come il mio corpo ricordi tutti i gesti, è solo la memoria che si è rovinata, odio non ricordare niente.
Mentre torno in cucina sento Gianluca e Piero bisbigliare così mi fermo ad origliare la conversazione.
G:"Che situazione"
P:"Povera Rebecca, non può dirgli neanche minimamente cosa gli nasconde"
G:"Sarebbe un colpo troppo grosso per lui"
P:" Io spero che recuperi la memoria prima che quel bam..."
Come mi sposto per avvicinarmi di più inciampo nelle mie stesse scarpe attirando l'attenzione dei ragazzi, mannaggia a me e il mio maledetto disordine.
G:"Ignazio! Stai bene?!" Dice Gianluca precipitandosi vicino a me
"Si, sono inciampato nelle scarpe" dico passandomi una mano tra i capelli
P:"Sei sempre il solito disordinato,le cattive maniere non te le dimentichi mai!"
Mi rialzo e mi siedo sul divano questa volta, lo sapevo che mi nascondevano qualcosa.
G:"Igna stasera va bene per te se viene la mia ragazza qui?!"
"Come preferisci"dico alzandomi e andando a chiudermi in camera.
Per tanti sembrerà strano ma sto curiosando nella mia camera, non so esattamente cosa cerco, ma magari può esserci qualcosa che mi sia d'aiuto a ricordare.
Mentre rovisto nei cassetti un piccolo pacchetto mi colpisce l'occhio è una scatola con un fiocco blu, la apro.
Tra le mani mi ritrovo delle piccole scarpe bianche dell'adidas da neonato con una incisione "Louis".
Appoggio la schiena al letto e sento che la testa mi sta scoppiando, mi manca l'aria. Perché ho delle scarpe da neonato? Poi mi ricordo delle ultime parole di Piero riguardo le mie sensazioni. "prima che quel bambino" sono le parole che mi riecheggiano in testa. Un pensiero si impadronisce di me: Rebecca è incinta?!
Non ci sto capendo più niente, ma se chiedo a loro sicuramente non mi risponderanno perciò recupero le mie forze e mi alzo dal pavimento, apro la porta e mi dirigo verso l'unica che può darmi una risposta.
P:"Igna dove vai?!"
"Esco"
G:"ma non puoi guidare ora!"
"Vorrà dire che vado a piedi" non gli do tempo di rispondere che chiudo la porta alle mie spalle.
Per le strade di Bologna ci sono mille lucine colorate ad indicare l'arrivo del Natale e creano un atmosfera bellissima. Mentre sono intento ad osservare ciò che mi accade intorno non mi rendo conto che vado addosso ad un signore e mi ritrovo con il sedere per terra.
X:"Ragazzo! Stai più attento! Stai bene?!" Dice porgendomi una mano, mentre sto per afferrarla una scena attira la mia attenzione: ad un incrocio un motorino sfreccia davanti ad una macchina che per evitarlo sterza e va quasi a sbattere.
Ho come un deja vu, come un ondata inaspettata i ricordi mi si presentano tutti davanti agli occhi e mi sommergono completamente.
X:"Ragazzo!"
Il signore mi riporta alla realtà mi rialzo da terra e lo guardo abbracciandolo e urlando "Grazie!!"
Il signore mi guarda come se fossi pazzo poi afferma "Questi ragazzi moderni tutti strani!"
Io comincio a correre più forte che posso, mi ricordo tutto, mi ricordo chi sono io, chi sono i miei compagni o meglio fratelli ma sopratutto mi ricordo di lei, di Rebecca di una delle mie ragioni di vita, della ragazza che amo e che ha in grembo mio figlio Louis.
In un attimo tutto ha un senso, ciò che prima era oscuro ora è diventato luce.
Infondo sapevo, ho sempre saputo che c'era qualcosa in Rebecca che ci legava o forse è stata la memoria del mio cuore ad insistere che tra di noi c'era molto di più di una semplice relazione.
Il mio cuore non ha mai smesso di amarla neanche per un attimo,ha conservato gelosamente memoria di lei.
Tra tutti questi pensieri che mi sono girati in testa, ora mi ritrovo davanti alla porta di casa di Becca e Lia, ho il cuore che batte a mille, faccio un respiro profondo e prendo coraggio, suono il campanello.
Il viso che il mio cuore aveva tanto bramato, ma che la mia mente aveva oscurato si presenta davanti ai miei occhi più bello che mai.
R:"che ci fai qui?!" risponde Becca sgranando gli occhi
"Sono venuto a riprendere la mia famiglia".

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Voglio dedicare questo capitolo alla mia migliore amica e a tutti coloro che hanno sperato fino in fondo nel ritorno di memoria di Ignazio,
in particolare a Crysania  che mi regala sempre un sorriso con i suoi commenti. Al prossimo capitolo :)


L'AMORE SI MUOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora