L'appartamento 7 e i bicchieri con le fragole-

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E' circa un mese che lavoro in quest'agenzia è da folli. Però lo amo così tanto questo lavoro, ho sempre desiderato aver a che fare con la moda e ora che il mio sogno si è realizzato stento quasi a crederci. Anche Rebecca sembra soddisfatta di quello che sta facendo, quanto la invidio però, lei almeno incontra anche tanti musicisti importanti, Io d'altro canto non mi lamento perché di modelli ne vedo in continuazione, anche se personalmente non intraprenderei nessun tipo di relazione ne con un musicista ne con un modello. Ho questa brutta sensazione che siano persone a cui non importa molto di chi hanno di fronte, ma che tu sia per loro semplicemente lo svago di una notte.

Oggi pomeriggio io e Rebecca abbiamo appuntamento con un agente immobiliare che ci mostrerà delle case. Non possiamo più continuare a sfruttare mia zia. Perciò alle 5 in punto ci incontriamo alla stazione di Bologna e ci dirigiamo verso la prima casa da visitare dove l'agente è lì ad attenderci.

Ci troviamo di fronte un palazzo vecchio ma molto bello, entriamo nel portone e con mio rammarico scopro che non c'è l'ascensore e il nostro appartamento, il numero 7 é all'ultimo piano. Saliamo le scale con fatica e finalmente arriviamo di fronte alla porta. L'agente è lì che ci guarda e dice << Salve signorine è per voi l'appartamento?>>

<< Si>> rispondiamo in coro.

<< Piacere io sono Luca prego entrate pure>> e ci apre la porta a un immenso salotto con una vetrata da cui si vede un fiume>> Io resto incantata dalla vista spettacolare che c'è.

<<Come potete vedere rispecchia esattamente le vostre esigenze ha due stanze da letto separate un bagno e un grande salotto che è anche cucina>>

Sentivo di appartenere a quel posto. Me lo sentivo davvero.

<<L'affitto è di 500 euro al mese da dividere>>

Io che finora avevo guardato tutto con gli occhi meravigliati mi giro a guardare Rebecca e la vedo pensierosa.

<< Cos'hai? Non ti piace?>>

R:<< Certo che mi piace, ho solo un po' di paura, ma è normale no?> D'istinto l'abbraccio e sento il peso che ha portato questi mesi liberarsi in un lungo pianto. Resto lì ferma . E' vero in questi mesi siamo cambiate ma il sentimento che ci lega è così forte che ci sorregge in ogni momento di fragilità.

Mi rialzo e la vedo finalmente sorridere la guardo e le dico: << Finalmente abbiamo una casa nostra come abbiamo sempre sognato>>.

Il giorno seguente ci trasferiamo e andiamo da Ikea per comprare qualunque cosa possa arredare quell'appartamento e renderlo un po' più nostro. Da lontano vedo dei bicchieri bellissimi con delle fragole, sono della nuova collezione ma ne sono rimasti solo 2.

<< Guarda che belli Becca!!>>

R:<< Siiii sono bellissimiii prendiamoli>>

E insieme a quei bicchieri abbiamo comprato tutto ciò che può servirci . Insomma abbiamo sprecato un po' del nostro stipendio, ma non mi pento, voglio che sia esattamente come l'abbiamo sognata.

La sera ci sediamo a tavolo e prendiamo le vaschette di sushi che abbiamo comprato e ci raccontiamo cosa ci è successo a lavoro.

R:<< E' venuta una nuova band in studio si chiamano i Dear jack>>.

<< Ah si? Mai sentiti>>

R:<< Sai sono molto bravi e il cantante non mi dispiace>>

<< Becca>> le rispondo in tono severo

<< Stai attenta non voglio che finisca male>>

R:<< Mi guardava di continuo mentre registrava il cd>>

<< Sai cosa penso degli artisti in genere >>

R:<< Si lo so starò attenta te lo prometto>>.

Il giorno seguente dopo il lavoro passo al supermercato per comprare qualcosa da mangiare dato che il nostro frigorifero è vuoto. D'un tratto sento squillare il mio telefono, Guardo il display è Becca.

<<Pronto??>>

R:<<Lia, senti stasera vado a cena con dei colleghi non torno a cena ci vediamo dopo se sei sveglia oppure domani>>

<< Ah ok, va bene, ciao ciao>>

Ecco. adesso mi sento estremamente sola in questa città. La serata la passo in camera mia finché verso le 2 circa non sento dei rumori. Apro piano piano la porta e vedo Rebecca con un ragazzo in piedi vicino alla porta che si baciano. Richiudo la porta un po' sbalordita, menomale che le avevo detto di stare attenta e mi rimetto a dormire.

Il mattino seguente mentre sono seduta a tavolo a fare colazione la porta di camera sua si apre ed esce lo stesso ragazzo della sera prima. Io lo guardo un po' sbigottita e lui si accorge della mia presenza si avvicina e mi dice:

A:<< Tu devi essere Lia! Piacere il mio nome è Alessio>>.

Ciao ragazzi questa non è la classica storia sul volo che vi aspettate, perciò portate pazienza e vedrete che sarete ripagate. spero che il capitolo vi sia comunque piaciuto. Buona permanenza e lasciate un like :)


L'AMORE SI MUOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora