Capitolo 19

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L-lui... Mi ha baciata?! Mi ha dato un bacio... Sul collo?!

Lucifer si puntella sui gomiti sorridendomi: sembra soddisfatto della mia reazione.

Non so cosa dire o cosa fare, sono paralizzata, nessuno mi aveva mai baciata prima, se non i miei genitori sulle guance ovviamente.

"Terra chiama Anne, rispondete, passo." Sussura.

Deglutisco e sbatto le palpebre un paio di volte, cercando di trovare la parole per formulare una frase di senso compiuto.

"Wow, non avevo mai pietrificato una ragazza prima." Sghignazza.

"Io non sono come le... Altre..." Riesco finalmente a parlare, anche se borbottando.

"Questo è poco, ma sicuro."

Faccio per girarmi, il suo commento di prima ha rovinato il momento.

Dannazione a lui e al suo ego...

"Dove hai intenzione di andare? Io con te non ho finito!" Torna a prendermi per i fianchi ributtandomi sul letto.

"Lasciami per favore." Mugugno.

"Ti sei offesa?"

"No." Mento, non voglio dargli questa soddisfazione.

Mi scruta attentamente ed io distolgo lo sguardo, non riesco a mantenere il contatto.

Di colpo ricomincia a farmi il solletico.

"Ti prego, basta, per favore!" Rido, non riesco a mantenere il broncio.

"Allora mi devi dire cosa ti ha offesa." Si ferma per un attimo

"Non mi ha offesa nulla!"

"L'hai voluto tu." La tortura ricomincia.

Di colpo si sente un telefono suonare: è quello di Lucifer, il mio è rimasto a casa.

Emette uno sbuffo e risponde.

"Sì?"

"Dove diavolo è Anne razza di stronzo!" Allonta il telefono dall'orecchio, l'ho sentita pure io urlare.

"Tieni, è per te." Ridacchia e mi passa il cellulare.

"Ingr..."

"Dove cazzo sei Anne! Ti ho cercata per tutta la discoteca! Sei completamente impazzita?! Te ne vai e non mi dici nulla!" Ingrid è davvero incazzata, non ha tutti i torti, l'ho lasciata lì senza dirle nulla.

Cerco di spiegarle la situazione, raccontandole per filo e per segno l'incontro con Elisa fuori dal locale.

"Hai dato un pugno a quella lì?" Chiede incredula.

"Uhm... Sì?"

"Wow! Le hai rotto il naso nuovo allora!" Ridiamo entrambe.

"Quando torni a casa?"

"Non lo so..."

"I tuoi sono preoccupati, lo sai?"

"Sì lo so, li chiamerò dopo..."

"Non mi piace quel tizio Annie..."

"Va bene Ingrid! Ti faccio sapere, ciau!" Chiudo la chiamata e ripasso il cellulare a Lucifer.

"Allora... Dove eravamo rimasti?"

Prima che possa aprire bocca gli salto addosso, buttandolo sulla schiena: ora sono io di sopra.

"Chi era che domandava? Ah già, io." Gli faccio la linguaccia mentre mi godo la sua espressione di stupore.

"Ed ora cos'hai intenzione di fare?"

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