Capitolo 31

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"Le Veggenti sono molto, molto rare, nell'Antica Grecia c'è stato un periodo in cui esse erano numerose, per modo di dire ovviamente, ora non ne esistono più, credo che tu sia la sola attualmente."

"Oh... Quindi come utilizzo questo mio potere? Tu non lo hai?"

"No purtroppo, ho solo una lieve percezione ogni tanto di ciò he potrebbe accadere di lì a qualche giorno al massimo, ma ho bisogno di molta energia." Spiega.

Predire il futuro... Mi è capitato di fare dei sogni un po' strani, certo, ma addirittura essere una Veggente... Wow

"Per cui mi basta concentrarmi?"

Annuisce pensieroso, sembra anche lui preso di contropiede, ha detto che non ce ne sono state molte, questo dovrebbe complicare le cose, o no?

"Comunque, domani potremo andare a Palazzo, che ne dici?"

"Non so se è una buona idea..." Abbasso lo sguardo sulle mie mani, non riesco a sostenere il contatto visivo, tutto questo cambiamento mi spaventa.

"Non puoi continuare a scappare."

"A chi interesserebbe? Sarebbe meglio per tutti che io resti la solita ragazzina umana."

"A me."

Incontro i suoi occhi magnetici che mi fissano con un'intensità spaventosa, ma rimangono per poco nel mio campo visivo, dietro di lui vedo legioni e legioni di demoni, talmente tanti da non riuscire a distinguerli l'uno dall'altro.

Sbatto le palpebre intanto che mi fisso intorno: sono affacciata ad un terrazzo di un'alta torre nera, il cielo è color del sangue e centinaia di migliaia di creature dalle più disparate forme e dimensioni lo sorvolano.

Rientro nella stanza, la quale è ricoperta di libri e pergamene dal pavimento fino al soffitto, un letto a baldacchino è posto in un angolo davanti ad una finestra ed un tavolo tondo con due sedie dominano il centro della stanza.

Un enorme tappeto che cambia il suo disegno ogni secondo è posizionato sotto il tavolo.

"Che diavolo..."

Mi fisso allo specchio messo a lato del letto, sembro una di quelle principesse arabe, ricoperta di veli e seta leggerissima.

Sento una porta aprirsi e mi volto appena in tempo per vedere Lucifer camminare a passo spedito verso la terrazza.

"Lucifer..!"

Lo chiamo, ma non mi risponde e continua a fissare quell'immenso esercito.

Forse non mi sente... Forse... È una visione..?

Lo raggiungo sulla balaustra e gli tocco una spalla.

"Anne!"

Apro gli occhi e annaspo per alcuni secondi, non capendo dove diavolo io sia attualmente.

"Dove... Oddio." Respiro una boccata d'aria, sono nuovamente a casa "Credo di aver avuto una visione..."

"Credi? Dannazione, hai rivoltato di colpo gli occhi all'indietro, ti sei irrigidita e sei diventata fredda come il ghiaccio." Si alza in piedi camminando su e giù "Che hai visto?"

Gli racconto ogni singolo dettaglio della visione, lui sembra impassibile e, una volta finito di parlare, sorride tranquillamente.

"Bene."

"Bene..? Sembrava che si stesse per scatenare l'Apocalisse!"

Controlla il tono Anne

Taci ora!

"Ma che brava, hai indovinato." Ride "Non hai visto quattro cavalieri per caso?"

"Ti ho appena detto che non si riusciva a distinguere nemmeno il suolo!"

Si carezza il mento, immagino stia riflettendo.

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Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte... Se la visione di Anne è completa, loro non ci sono... Bastardi traditori

"Ci sarà una... Guerra?" Mormora distraendomi dai miei pensieri, la fulmino con uno sguardo e la vedo sussultare.

Finchè non so quando accadrà posso solo stare a girarmi i pollici... Non posso nemmeno pensare di avvisare i Fedelissimi... Potrei cambiare il corso degli eventi

"Lucifer..."

"Che c'è?" Domando esasperato.

Si zittisce mentre si tormenta le mani, l'ho notato che lo fa ogni volta che è sotto pressione.

Mi siedo accanto a lei prendendole una mano in modo che la finisca di torturarla.

"Dimmi."

"Nulla..."

Con calma... Non la devi spaventare

"Cosa ti preoccupa?" Cerco di domandare con un tono più gentile e fallendo miseramente.

Sei un coglione

Sento che è spaventata, che non riesce a capire ciò che sta accadendo e che è preoccupata per questo tipo di futuro.

Cosa farebbe un umano quando la sua femmina ha paura di una più che probabile Apocalisse?

La prendo in braccio e subito lei nasconde il viso nel mio petto, sta tremando ed io non ci ho nemmeno fatto caso.

Dio, quanto sei coglione

"Va tutto bene su..." Le carezzo la testa sapendo che è un gesto che la calma.

"Ho paura..."

Finalmente lo ammette, sapevo già prima che tutto questo la terrorizzava terribilmente, ma, o per la paura stessa di dirlo o per cercare di sembrare più coraggiosa, non è mai riuscita ad aprire bocca su questo argomento.

"Cosa ti spaventa?"

"Tutto quanto... Io... Non so cosa fare... Come comportarmi... Cosa dire..." Singhiozza "Se non ci sarai tu, io che farò..?"

"Povera piccola..." Non riesco a mordermi la lingua in tempo, ed infatti lei scoppia a piangere.

Ho già detto che sei un gran coglione?

"Eddai, non fare così, andrà tutto bene, ci sarò per ogni cosa, e poi mica ti lascerò tutto a te, sai?"

"Sì, ma..."

"Angelo, non andrò da nessuna parte, imparerai man mano che ti abituerai al nuovo ambiente, ti insegnerò io tutto ciò che c'è da sapere, oltre al tutore ovviamente."

"Tutore?" Solleva il capo di colpo fissandomi più sorpresa che mai.

"Sì, un tutore." Corrugo la fronte "Non ci sarò sempre, devo anche svolgere dei... Lavori."

Ricomincia a piangere, sollevo gli occhi al cielo, speravo che capisse che non potrò stare sempre con lei, anzi, era più che ovvio.

"Annie..." Le sussurro all'orecchio parole di conforto, ho bisogno di parlarle di alcune regole al più presto possibile.

Si stringe contro di me e capisco di stare correndo un po' troppo, che forse il trasferimento è meglio effettuarlo dopo il tempo da me previsto.

Però io devo tornare a Corte... Devo sistemare delle questioni di massima importanza, preparare gli schiavi e avvisare l'intero Inferno del suo arrivo, si farà grande festa, ci scometto

"Io non sono in grado di portare tutto questo peso da sola..."

"Ma non sarai sola."

"Tu non ci sarai!"

"Non ho detto che non sarò presente, solo che non avrò sempre la possibilità di stare con te."

"Appunto, è la stessa cosa." Alza lo sguardo, ha gli occhi rossi e lucidi, qualcosa dentro di me reagisce vedendola così e finisco per coccolarla asciugandole le lacrime che le continuano a bagnare il viso.

"Prometto di fare il mio meglio..." E lo penso davvero, è la prima volta che faccio una promessa che voglio mantenere "Ti piacerà, vedrai."

Look Into My EyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora