Capitolo 51

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Mi siedo davanti alla toilette riccamente decorata e ricolma di oggetti di tutti i tipi: da spazzole e pettini di varie misure a trucchi di tutti colori, profumi, creme e fermagli spuntano da ogni angolo, nel dubbio Lucifer ha comprato il mondo.

Proprio non ci conosciamo... Eppure... Eppure io credo di essere legata in modo indissolubile a lui... A quel bastardo di un demone

Prendo a casaccio una spazzola dalle morbide setole e spazzolo abbastanza distrattamente i capelli, ormai lunghissimi.

Qualcuno bussa alla porta, e le scelte possono essere solo due: Vanytas o Lucifer.

È impossibile che sia Vanytas, è andato via almeno una decina di minuti fa...

"Avanti."

Un ciuffo nero fa la sua comparsa dietro alla porta.

Parli del diavolo...

"Eri sparita, credevo ti fossi sentita male."

"Credevo sapessi leggere nei miei pensieri, quindi immagino pure che tu sappia quando io stia male o meno."

"Sì, va bene, hai ragione." Alza le mani "Come ti è sembrata la serata?"

"Bella."

"Sei arrabbiata con me?"

"Non dovresti sapere pure questo?"

"Ti ricordo che hai sollevato una barriera mentale." Sbuffa "Che hai?"

"Sono solo stanca."

Mi si avvicina con calma, per poi appoggiarmi le mani sulle spalle contraendole in un lento massaggio.

"Quindi non vuoi venire a vedere la sorpresa?"

"Che cosa?"

"Il mio regalo per te."

"Ovvero?"

"Vieni e lo vedrai."

"Ma ho solo questo addosso!" Indico il lungo camicione di seta.

"Con quello ci farò i conti dopo, vieni ora."

Accetto la sua mano e sgattaioliamo lungo i corridoio nella profonda notte dal cielo cobalto.

E se ci beccassero? Oddio, che accadrebbe?

Ma se sei con Sua Maestà

Ah già, grazie per aver eliminato ogni traccia di eccitazione, eh!

Dovere

"Chiudi gli occhi, e non aprirli!"

Sbuffo spazientita e faccio come dice, non contento però mi benda.

"È proprio necessario?!"

"Certo."

"Stronzo..."

Un pizzico mi arriva inaspettato dritto dritto sul fianco strappandomi un urlo di sorpresa.

"Taci! Sei pazza?" Ride.

"Sei tu quello che pizzica, bastardo!"

Un altro pizzicotto, un altro urlo.

"Finiscila, che cazzo!"

"E allora smettila di urlare! Sveglierai tutti quanti."

"Hai iniziato tu!"

"Oh no signorina, e poi ti ho bendata perché posso fare pure questo."

Aspetto per qualcosa che non accade.

"Ehm... Lucifer?"

Silenzio totale.

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