Capitolo 33

2.1K 185 17
                                    

Cammino nervosamente su e giù, a momenti dovrebbe arrivare questo "Tutore" ed io sono tremendamente spaventata da chi possa essere.

Rilassati, Egli gli ha dato l'ordine di assumere un aspetto umano, in modo da non stranirti troppo

Addirittura, ma lui sa che non me ne può interessare di meno?

Inizia ad usare il dovuto rispetto mia cara, sai già cosa accadrà se ti ribellerai

Allora fammi diventare apatica, non farmi provare più alcuna emozione, affinché io non gli manchi di rispetto

Egli annullerebbe l'effetto all'istante

Allora tu rinnovalo subito!

Anne non puoi sfuggirGli

Chi lo dice?! Io posso! Lo odio, mi considera solo uno strumento per i suoi piani!

Dai tempo a tempo, avete entrambi bisogno di conoscervi

Smetto di dar ascolto a quella voce, mi siedo sul tappeto a gambe incrociate ignorando tutto il mondo.

Mi sento sfiorare la spalla e mi giro.

"Ah."

"Ehy... Alla fine sono arrivato, visto?"

"Già."

Si siede accanto a me per terra, toccando il mio ginocchio con il suo.

"Tutto bene?"

"Sì, alla grande." Resto impassibile, non voglio cedere a lui, voglio pensare lucidamente, nonostante il suo contatto, il suo profumo, la sua essenza inebrino i miei sensi.

"Non mi pare..."

"Credo che questo non sia il momento adatto per discutere, Signore."

Mi alzo in piedi avvicinandomi alla finestra, poggio la fronte sul vetro freddo, qualche istante dopo Lucifer mi raggiunge ed abbraccia, oppongo resistenza, ma lui stringe la presa.

"Ti prego..."

"Ah, ora vieni a chiedere scusa! Grazie tante! Tanto vale che mi rinchiudi in una cella e mi ci lasci marcire!" Tento di liberarmi fallendo miseramente, lui mi blocca contro il muro.

"Per favore! Lasciami spiegare almeno... Sto tentando di fare la cosa giusta, e non sai quanto mi risulti difficile non poterti controllare, lasciarti libera di prendere le tue decisioni... Sono un maniaco del controllo, credo che tu lo abbia notato, cerco di abituarmi a tutto questo, però è difficile per uno come me." Sospira "Io ho bisogno di te... Ti sto pregando di darmi il tempo di capire come comportarmi, cosa fare e come reagire alle situazioni, non ho mai dovuto affrontare niente di simile, ho sempre avuto a che fare con sgualdrinelle, come le chiami tu, è tutto nuovo per me, esattamente come lo è per te."

Appoggia la fronte sulla mia allentando la stretta, i suoi occhi sono un uragano di emozioni.

"E allora perché continui a ferirmi, trattandomi come se fossi una..." Singhiozzo, non riesco nemmeno a completare la frase che quasi comincio a piangere.

"Non lo faccio apposta, te lo giuro... Mi dispiace..."

Affondo la testa nell'incavo del suo collo mentre mi prende in braccio quasi fossi una piuma.

Si lascia cadere con un tonfo sul divano ed io rimbalzo praticamente su di lui con un mezzo urlo di sorpresa.

"Il Tutore sarà qui a momenti..." Mormoro arrossendo, mi sento in una posizione lievemente scomoda.

"Lo so."

"Dovrei scendere allora..?"

"Nah, io sto comodo, tu no?" Sorride raggiante.

E certo che stai comodo, stronzo

"E poi ho una bella vista." Mi sposta il ciuffo che mi è caduto sugli occhi.

"Non ho mai visto una persona tanto lunatica quanto te." Scuoto la testa e di nuovo le ciocche cascano giù, emetto uno sbuffo e con fare stizzito passo le mani tra i capelli cercando di sistemarli.

"Sei carina quando ti innervosisci così."

Lo fulmino con lo sguardo e lui alza le mani in segno di resa, però sempre ridacchiando.

Appoggio la fronte sul suo petto, ascoltando il suo cuore battere regolarmente, è un bel suono rilassante, se puoi si aggiunge il fatto che mi sta massaggiando la nuca, potrei quasi lasciarmi andare al sonno.

"Angelo."

"Mh..." Sollevo il capo lasciando che i due magneti grigi mi studino "Che vuoi?"

"Sei ancora arrabbiata con me?"

Arrabbiata con lui? Non lo so... Forse sì, forse no, ma che importa ora? Devo recitare la parte della sottomessa, quindi...

Scrollo le spalle, sperando vivamente che lo interpreti come un "non lo so, non ho voglia di parlarne ora".

Uno sbuffo di polvere nerastra irrompe improvvisamente nella stanza, il mio cuore salta in gola e tremo come una foglia aspettando di vedere questo fantomatico Tutore.

"Signore." Una voce calda, e allo stesso tempo piatta, irrompe dall'interno del vortice.

Appena la polvere si disperde posso finalmente esaminare il Tutore.

E resto a bocca aperta.

Alto, abbastanza muscoloso, capelli bianchi e occhi rossi scrutano attentamente la scena che si para davanti a loro.

Ommiodio... È perfetto

"Finalmente Vanytas, credevo che ti fossi perso." Il tono di Lucifer è freddo e scontroso, eccolo che ritorna ad essere il solito stronzo di sempre.

"Chiedo venia Sire, ho avuto dei... Contrattempi."

Vanytas continua a studiarmi mentre si avvicina a noi, indossa un completo rosso fiamma, che se devo dirla tutta sottolinea alla perfezione la sua forma fisica.

"Milady." Fa un piccolo inchino, tento di ricambiare con un cenno del capo, risultando ancora più goffa ed imbarazzata.

E così questo sarebbe l'aspetto di un umano? Direi che Lucifer debba guardare meglio un ragazzo per strada la prossima volta, è troppo... Bello e strano per poter sembrare "normale"
Ma basta guardare lui stesso, è innaturalmente troppo perfetto, come il Tutore

"Mi presento, il mio nome è Vanytas, e sarò il vostro Tutore per tutto il tempo necessario per farvi imparare tutto ciò che c'è da sapere su il nostro magnifico Regno: l'Inferno." Sorride mostrando lunghi canini appuntiti.

"G-grazie..." Balbetto tra il mezzo imbarazzato ed impaurito.

"Avremo molto lavoro da fare, Sua Maestà mi ha già informato sulla vostra impreparazione in... Tutto, ma non ha importanza, risolverò tutto in un batter d'occhio, ve lo prometto."

Le mani di Lucifer mi stringono i fianchi scivolando sotto la maglia, quel contatto mi genera ancora più imbarazzo.

"Quando potrò venire a Palazzo?" Riesco a domandare con un tono di voce un po' stridulo.

"Quando voi vi sentirete pronta, ma soprattutto se sarete abbastanza preparata alla vita di Corte, sicuramente si potrebbe decidere di trasferirvi subito, così da iniziare il programma con effetto immediato, però lo dovrete decidere voi."

"Luc... Sire."

"Dimmi." Sta ancora esplorando la mia schiena, e ciò mi mette ancora più in ansia.

"I-io... Posso portare con me le mie cose..? Ci sono affezionata..."

"Certo che puoi." Sospira "Per cui immagino che tu voglia trasferirti subito."

"Ehm... Sì."

Look Into My EyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora