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Finalmente arrivai davanti la porta di quella che sarebbe dovuta essere la mia nuova casa.
Ero lì ferma da qualche minuto, aspettavo Elisa, aveva lei le chiavi.
Poco dopo arrivò e tutta emozionata aprí la porta.
Era una casa enorme, i miei genitori avevano buoni gusti del resto, era davvero bella.
Dopo due anni io ed Elisa siamo riuscite a convincere i nostri genitori a regalarci una casa a Firenze, la nostra città preferita.
I soldi non mi mancano, mia madre è un'attrice, mio padre un regista mentre i genitori di Elisa solo attori proprio come mia madre. I nostri genitori si sono conosciuti lì a lavoro. Ci conosciamo da un sacco di tempo, siamo cresciute insieme nel vero senso della parola ed è la mia unica vera amica.
Fino a ieri abitavamo a Roma ma adesso non più, adesso sarà tutto diverso, tutto migliore, spero.
A Roma gli amici li avevo, chiamiamoli così, in realtà a loro importava dei miei soldi e stavano con me solo perché conoscevo degli attori grazie ai miei genitori quindi tramite me avrebbero potuto vederli. Si comportavano bene ma io sapevo il vero motivo, facevo solo finta di non capire. Elisa è diversa, odia essere ricca proprio come me, è bello poter viaggiare ogni volta che ne hai voglia, comprarsi un sacco di cose e non fare niente grazie alla donna delle pulizie, non mi lamento a fatto di questo, anzi, ma la cosa brutta è che tutti fanno i falsi, magari ti fanno anche innamorare, com'è successo a me, e poi vieni a scoprire che ti hanno usata e che ti continuano ad usare solo per i tuoi soldi.
Mi conosceva tutta Roma, era bello essere salutata da tutti, insomma essere notata, ma era tutto finto, era tutto una finta.
Le persone sono così ti usano e basta.
Mi chiamo Valeria ho 17 anni, Elisa 18 ma andremo in classe insieme visto che l'anno scorso si è fatta bocciare. Domani è il primo giorno di scuola e ho un ansia assurda.
Spero che sarà diverso qui, ma ne dubito, le persone sono tutte uguali. Spero che i professori non mi facciano la 'domanda rovina vita' come la chiamo io, sarebbe: "Che lavoro fanno i tuoi genitori?" Dopo questa domanda la mia vita è cambiata, tutti hanno scoperto della mia famiglia.
Guardai le camere e scelsi la prima, era azzurra, il mio colore preferito, e mi bastò solo questo per amarla.
Ero troppo stanca, dopo quel viaggio odioso trascorso ad ascoltare canzoni noiosissime. Così portai le valigie in stanza, mi misi il pigiama e mi mi infilai nel mio nuovo e caldo letto.

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