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Uscimmo dall'ospedale.
Era mattina.
Una volta arrivati a casa, Nico che mi aveva presa in braccio mi appoggiò sul letto e disse: "Adesso come facciamo? Vale deve stare una settimana ferma e tra tre giorni bisogna ritornare a scuola"

"Sto io con lei, quando guarirà ritorneremo a scuola, tanto posso fare tutte le assenze che voglio" Disse Ben.

"Possiamo fare a turni, una volta ciascuno se preferisci" Lo avvisò Nico.

"Resto io Nico, nessun problema, poi mi fa male anche il polso adesso"

Nicolò annuii e guardó Elisa che stava mettendo dei libri in una borsa.

Così disse: "Eli dovremmo fare tutti i compiti, mancano solo tre giorni"

"Si andiamo, ragazzi ci vediamo domani, per qualsiasi cosa chiamate" Rispose lei.

"Va bene, grazie di tutto ragazzi" Dissi.

Loro mi sorrisero e se ne andarono.
Ora che siamo soli voglio sapere una cosa che mi sono sempre chiesta.
Perché lui può fare tutte le assenze che vuole? L'ha appena detto a Nico.
Perche quella volta non è stato rimproverato nel corridoio?
Perché può fare sempre quello che vuole?
Perche quella volta nel corridoio mi ha detto che le persone che stanno con lui che fanno qualcosa di sbagliato non vengono punite?
Devo saperlo ora.

"Ben posso chiederti una cosa?" Gli chiesi dopo tanto.

Mi guardò e venne verso di me per poi sedersi sul letto.

"Spara"

"Perché a scuola puoi fare quello che vuoi? Continui a dire che non hai problemi, puoi fumare, fare assenze e uscire dalla classe quando ti pare, non capisco"

"Lunga storia" Si limitò a dire.

"Abbiamo una lunga settimana di tempo, potresti iniziare ora"

"Lo vuoi proprio sapere eh?"

"Mi piacerebbe" Dissi sincera.

"Ho sempre odiato il fatto che tutti lo sappiano, e che non so di chi fidarmi davvero"

"Oh"

"Mi fido, ma non lo so" Confessò.

Quanto lo capisco, anch'io ho paura che  tutti scoprano dei miei genitori.
Sono sempre più curiosa ma non voglio obbligarlo.
Magari se gli dico della mia famiglia lui darà una risposta a tutti i miei perché.
Però ho tanta paura, ormai siamo diventati amici, penso, non sa che ho i soldi ma siamo amici comunque, potrei fidarmi no? Non mi sta usando, non conosce la mia famiglia, dovrei dirglielo?
Sempre indecisa.
Un giorno faranno un film intitolato "La ragazza indecisa" e sono sicura che mi prenderanno sicuramente per il ruolo da protagonista.
Dai Vale fallo e basta, diglielo.

"Ti capisco, anch'io sto cerando di nascondere una cosa, ho paura che tutto cambierà se un giorno si scoprirà e non mi piace affatto l'idea, sarà come a Roma, una merda insomma" Dissi tutto d'un fiato.

"E se ci scambiassimo i 'Segreti?' chiamiamoli così" Propose Ben.

Dai Vale, non cambierà nulla.

"Okay, mi fido"

"Anch'io" Disse sincero.

"Sono sempre stata usata, a Roma ero amata da tutti solo per un motivo, i miei soldi."

Lui mi guardò interessato incitandomi  a continuare.

Così continuai dicendo: "Mio padre è un regista, mia madre un'attrice e mio fratello è in Irlanda come ti ho già detto, lui scrive, canta e suona la chitarra un po' come te e sta cercando lì un occasione per farsi conoscere.
Quindi lì tutti mi conoscevano, conoscevano la mia famiglia e cercavano di diventare miei amici solo perché io li avrei potuti aiutare a incontrare diverse persone famose, non voglio che mi succeda la stessa cosa, finalmente sto iniziando a vivere, ho amici veri, qui nessuno mi usa ed è bellissimo, ma se si venisse a sapere sarei fregata, ritornerebbe tutto come prima"

Lui restó un po' sorpreso e poi iniziò a parlare: "Io mi sento esattamente come ti sentivi tu, usato. Sarà sempre così visto che tutti mi conoscono ormai, sanno che io posso fare tutto quello che voglio a scuola perché sono il nipote del preside. Tutti si fingono miei amici sono per aver dei vantaggi a scuola, per poter fumare nei corridoi, insomma per poter fare tutto quello che vogliono.
Io posso, io non verró mai punito"

Ecco perché. Il preside è lo zio.

Continuó:"Sono stato bocciato il primo anno, non nella nostra scuola ovviamente, io stavo con i miei genitori e quando mi bocciarono loro si incazzarono talmente tanto che mi fecero scegliere un'altra scuola. Io non avevo proprio idea di quale corso di studio intraprendere, e proprio in quel periodo confuso mi  mia madre mi disse che avevano già scelto per me e che la scuola scelta era la nostra. Lei mi disse che suo fratello era il preside e che lì lui mi avrebbe controllato, mi propose di stare per due mesi da lui per vedere se con lui avrei studiato.
Mio zio non ha figli ma ha sempre desiderato averne uno e quando mia madre gli annunciò che sarei andato a vivere due mesi con lui e che avrei studiato nella sua scuola fu felicissimo.
Inizia lì la scuola ma i miei voti restarono come al solito pessimi e mio zio per non deludere i miei genitori e per farmi restare con lui gli disse che ero migliorato.
I miei genitori felici mi dissero che sarei rimasto con lui per tutto l'anno scolastico così io e così mio zio iniziò a parlarmi. Mi disse: "Ben non so se stiamo facendo un errore a illudere i tuoi genitori, pensano che qui con me studi e quando vedranno la pagella resteranno spiazzati" io gli dissi: "Tu sei il preside, non puoi cambiarmeli? O parlare con i professori?"
Lui rispose "Posso ma non lo so"
"Zio se loro verranno a sapere che io non sto migliorando per niente si incazzeranno e mi faranno ritornare a cosa e tu ritornerai di nuovo solo" Gli spiegai.
Sapevo che lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per farmi restare con lui infatti il giorno dopo parló con tutti i professori e da allora nessuno mi disse più niente, quindi adesso sono libero di fare ciò che voglio. Mio zio l'ha fatto per non restare solo infatti io sono stato con lui tre anni ma adesso ha trovato una compagna e io ho comprato una casa con Nico, anche a me i soldi non mancano"

Oh, lo capisco troppo sul fatto di essere usato.

"Oh non mi aspettavo una storia del genere, ti usano tutti perché sanno che tu li potresti aiutare a non farli bocciare  o per altri motivi simili, ti capisco un casino io a Roma ero nella stessa situazione ma qui ho trovato te, Nico, Alessio e Francesco che senza sapere della mia famiglia mi avete voluto bene e quindi mi bastate voi ed Elisa, che c'è sempre stata, per essere felice."

"Stessa cosa vale per me, tranne il fatto di Alessio e Francesco ovviamente"

Scoppiammo a ridere.
Credo di essermi affezionata.

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