CAPITOLO 2. -LEXIE-

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Mi sono svegliata con il mal di testa e non ho voglia di alzarmi. Per cui sto sdraiata sul letto per un po'. Fisso il soffitto e per un attimo vedo dei draghi che si attorcigliano nell'aria. Sono andata. Decisamente. Sbatto gli occhi qualche volta e mi siedo sul letto accendendo il cellulare.
"Buongiorno raggio di sole" alzo gli occhi e vedo una testolina nera che mi guarda. Amelie, la ragazza più dolce che io conosca. Sfortunatamente odio le ragazze romantiche e dolci quindi non potrebbe mai piacermi. Peccato per lei. Le sorrido perché so che era quello il suo intento e vado in bagno. Mi pettino velocemente e vedo che i miei "ricci" non mi obbediscono e non stanno come voglio io. Torno in camera e indosso un paio di jeans attillati e la prima felpa che trovo a portata di mano. Sotto una maglia bianca cortissima e la felpa blu scura è quella che ho preso a Oxford qualche mese fa. Indosso le converse e scendo per la colazione. Troppi gradini. Arrivo al tavolo, lo trovo già preparato e un biglietto: 'Buongiorno splendore, ci vediamo a pranzo. J.'
Mi trattengo dal vomitare. Ultimamente Janet sta diventando sdolcinata, cosa che odio. Mi siedo e mangio qualcosa.
"Ehilà!" Si avvicina Melody. La lesbica più maschiaccio che io conosca. Ha i capelli corti tenuti fermi da una bandana nera e il ciuffo le cade sull'occhio sinistro. Indossa un paio di jeans con tantissime tasche, una maglia e un maglione bianchi. Si prepara il caffè mentre resto a guardarla. I capelli riflettono la luce e sembrano quasi biondi ma tutt'ora non riesco a riconoscere di che colore siano davvero. Se castano chiaro, castano scuro, biondo cenere. Boh! Si volta e mi osserva con i suoi occhi color nocciola. È davvero bella stamattina.
"Giorno..." Rispondo io con un sorriso. Lei mi mette sempre di buonumore.
"Stamattina ci vai a lezione?" Mi fa e mentre affondo il naso nella mia tazza di caffè lei fa lo stesso.
Faccio una smorfia. "Mi sa che salto la prima... Non ho voglia di ascoltare il professore che mi parla dei ghiacciai dell'Antartide"
Mi guarda. "Strano, sarebbero perfetti per te..."
Non rispondo. Mi limito a guardarla e lei mi sorride facendomi l'occhiolino. Cos'ha voluto dire? Si lo so, odio le smancerie di ogni tipo, ma questo fa di me una persona fredda come un ghiacciaio? O era semplicemente un modo per dire che starei bene tra i ghiacciai?
"Salve a tutte!" Arriva Amelie di nuovo. Ha acconciato i capelli in una coda alta e sta davvero bene. Porta un vestito lungo fino alle ginocchio di un verde bottiglia e ha sopra una giacca abbinata. Scendo fino alle caviglie e vedo un paio di converse nere. Alzo un sopracciglio e lei di tutta riposta mi fa la linguaccia.
"Janet?" Mi appresto a staccare il post-it dal mio piatto e glielo porgo senza nemmeno guardarla. Lei lo legge e ride. "Sarai stata contenta!"
Melody si mette a ridere così tanto che sputa nella sua stessa tazza il caffè. Alzo gli occhi al cielo e decido di andarmene a lezione.

Arrivo come sempre in ritardo e rimango sotto la pioggia in attesa che un idiota chiuda il suo ombrello rosa.
"Lerman?" Sospiro. Non lo vedevo da una vita! Non è cambiato molto: ha gli stessi stupendi occhi azzurri, i capelli neri scompigliati in testa e la sua solita goffaggine. Lieta che abbia deciso di chiudere finalmente l'ombrello entro anche io e chiudo il mio. Resto in giro a bighellonare in attesa che passi un po' di tempo e poi vado alla caffetteria. Mi piace molto come posto è arioso e ci sono un sacco di ragazze carine. Entro e vedo Lerman, mi perseguita? Penso. Ma poi ci rifletto qualche secondo e mi rendo conto che sembra che sia io la stalker perché l'ho seguito fin qui. Mi avvicino e lo saluto freddamente. Mi guarda per un po' poi se ne va.
"Il solito Wanda..." Dico io alla donna che sta dietro al bancone ma non mi degna di uno sguardo finché Logan non esce dalla caffetteria. Deve avere una cotta per lui. Non la si può biasimare. È un bel ragazzo ma niente di che. Sono lesbica e non mi esprimo sui ragazzi.
Quando finalmente mi fa il caffè esco dalla caffetteria e vado in classe: non mi piace saltare troppe lezioni.

"Ciao tesoro!" E si avvicina forse troppo. Mi bacia e resto a fissarla con un sopracciglio alzato.
"Cosa?" Mi fa lei.
"Janet sai che odio questo tipo di cose..." Abbasso gli occhi. Indossa delle scarpe con un po' di tacco e sembra mia sorella così. Mi rifiuto di prenderla per mano e andiamo insieme a prendere il pranzo. Inevitabilmente dopo un po' lei prende la mano e decido di lasciarla fare. Andiamo fuori nel cortile perché ha smesso di piovere. Vedo sulla sinistra Lerman e il suo gruppo di amici gay e Harold che non ho ancora capito cosa ci faccia li in mezzo. Andiamo al nostro solito tavolo e parliamo del più e del meno.

Nel pomeriggio vado a lezione di arte e mi trovo a pensare a quanto la mia vita sia noiosa. Ho ragazzi e ragazze che mi vengono dietro ma essendo fidanzata non posso divertirmi come voglio. Janet sta diventando assillante e troppo appiccicosa e mi da molto fastidio questo. Bussano alla porta ed entra un ragazzo: non lo conosco. Appena mi vede arrossisce e mi viene in contro dopo aver detto qualcosa al professore, sono troppo lontana per sentire.
"Puoi uscire un attimo..." Mi fa e io non me lo lascio ripetere due volte. Lo seguo e vedo che si ferma appena fuori dal corridoio. Tira fuori un pacchetto di sigarette e ne prende due.
"Ti conosco appena e mi dai una sigaretta... Mi stai praticamente chiedendo di sposarti." Faccio io scherzosa. Mi sorride. Ora che lo guardo bene è un bel ragazzo. Ha due occhi verdi e capelli neri quasi blu da quanto sono scuri. Ha una camicia a quadri rossa nera e delle vans. Mi sembra di conoscerlo in realtà. Dev'essere l'amico gay di Lerman. Mi fa cenno di seguirlo e adiamo fuori. Piove. Cazzo. Ci sediamo e iniziamo a fumare.
"Sei bravo a recitare..." Faccio io un po' irritata che abbia interrotto la mia lezione per farmi fumare. Che poi io non fumo.
Sorride. "Sono il migliore della mia classe."
"Non così bravo se ti ho scoperto subito" dico io con fare acido.
"Forse..." Poi si volta verso di me. "Sei brava a capire che io fingo ma non sai quando lo fa la tua ragazza..." Io lo guardo alzando le spalle.
"Io so tutto." Dico fredda inspirando e lasciando che il fumo invada i miei polmoni.
"Se lo dici tu." Mi fa lui sostenendo il mio sguardo. Questo tizio mi sta mandando fuori di testa.
"Perché mi hai fatto uscire dalla classe?" Chiedo dopo qualche minuto di silenzio interrotto dal rumore delle gocce che cadono sul pavimento in cemento.
"Non dirmi che ti dispiace..."
Alzo le spalle per la seconda volta e lo guardo aspettandomi altro che questa ridicola scusa.
"Volevo solo fare due chiacchiere con la lesbica più famosa del college"
"Pff..." Sbuffo io. "Bella scusa."
"No davvero!" Fa lui finendo la sua sigaretta e spegnendola contro il muro.
"Non dire cazzate...." Improvvisamente mi accorgo di non sapere il suo nome.
"Lawrence..." Fa lui allungandomi una mano. Spengo la sigaretta e la osservo. Gli porgo la mano e invece di stringerla la bacia e trattengo a stento un conato di vomito.
"Anche per me è stato un piacere"
E se ne va. Pulisco la mano contro il mio jeans e torno in classe.

Questi capitoli si alterneranno con i vari punti di vista, di Logan e di Lexie. Avete appena letto la ragazza. Freddina eh?!
Bye bye :)

GAY? || Logan LermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora