Siamo in macchina e stiamo tornando al campus, Lexie sta leggendo con le mani che tremano mentre sorreggono il libro dalla copertina leggermente consumata.
«Stai leggendo il mio libro» le dico distraendola dalla lettura. Alza i profondi occhi azzurri e mi sorride leggermente.
«Non è così male alla fine, il protagonista mi ricorda te» aggiunge.Sorrido involontariamente a quelle parole e i pensieri e i ricordi di quelle settimane mi scorrono velocemente davanti.
Inutile negare che provo qualcosa per Lexie, lei mi fa tremare le ginocchia e mi fa accelerare il cuore, è una persona straordinaria e, anche se non lo ammetterebbe mai, è dolce e sensibile.
L'ho vista davvero, ho visto la ragazza di ghiaccio sciogliersi e la cosa mi ha avvolto l'anima, ero così felice di starle accanto.
Le sto accanto anche adesso e mi sento bene, come mai prima d'ora.
Forse sono bisessuale, non ci sarebbe niente di male. No?
Mi schiarisco la voce osservando il profilo della ragazza, i capelli rossi scompigliati, gli occhi ancora leggermente gonfi per quelle ferite e le lentiggini spruzzate sulle guance.
Al ricordo del corpo di Lexie deturpato dai lividi e dai tagli mi fa gelare il sangue, come ha potuto fare questo? Colui che compie questi gesti non è umano, è un mostro.
Edward svolta nella stradina che conduce al cancello che porta ai dormitori del college. Ormai ci siamo, se devo dirle certe cose devo farlo ora.
Ma ne sono sicuro? È questo quello che voglio?
Sì, io voglio Lexie.
Edward rallenta per poi fermarsi accanto al dormitorio di Lexie. «Prendo le valigie, arrivo» dice lui uscendo dalla macchina.
Siamo soli.
È il momento.
«Devo dirti una cosa Lex» sussurro. Lei sembra titubante ma poi appoggia il libro e mi presta attenzione.
«Dimmi»Prendo un respiro profondo, devo essere sincero.
«Questi giorni passati con te sono stati piacevoli, ho conosciuto tanto di te...» lei mi guarda senza dire nulla. «Non voglio dilungarmi e proverò ad essere breve, ma non posso ignorare quello che provo»
La rossa sembra agitarsi sul posto.
«Io, temo di essermi innamorato Lexie, di una ragazza, che è strano»
Mi guarda con apprensione.
«Credo di essere bisessuale, e il motivo sei tu» la guardo dritto negli occhi, blu nel blu. «Credo di essermi innamorato di te»
Il mio cuore fa un salto nel petto.Lei si appoggia allo schienale deglutendo. Non sa cosa dire o sta soppesando le parole.
«No Logan» esclama.
«Cosa?» dico io incredulo.
«Non ti sei innamorato di me e io non lo sono di te» dice freddamente senza respirare.
«Non possiamo stare insieme, non siamo destinati a stare insieme. Io sono lesbica e niente è cambiato» continua.Sento il respiro farsi pesante e delle leggere lacrime premere negli occhi.
«Grazie per quello che hai fatto ma non posso...» finalmente mi guarda. Il contatto dura pochi secondi, perché distoglie lo sguardo.
Prende un altro profondo respiro e apre la portiera. «Non ti amo Logan»
Esce dalla macchina, prende la sua valigia e se ne va salutando Ed.Io lascio che le lacrime cadano sui vestiti, sulle mani che, appoggiate alle gambe, si stringono sempre di più.
Come puoi Lexie, farmi questo?
Non dovevo dirlo, non dovevo dirle niente.
Edward entra in macchina e mi guarda. «Che succede Logan?»
«Niente, vado a piedi al mio dormitorio» esclamo uscendo dalla macchina.Afferro la valigia e me ne vado salutando velocemente Edward.
Cammino allontandomi da questa delusione, il cuore è sprofondato nel petto.
Arrivo al dormitorio e rimango un attimo a fissare la casa, i mattoni, la porta e la finestra, dalla quale vedo Lawrence.
Una rabbia in corpo mi sale violenta, come posso amare una donna così? Che non rispetta i miei sentimenti? Che ci sputa sopra come se fosse nulla?
Pensavo fosse cambiata ma ora ho la conferma che non può mai essere così.
La rabbia raggiunge il culmine e le lacrime si fermano. Passo la mano per asciugarle e afferro le chiavi.
Entro nella casa sentendo un odore famigliare di the e ciclamino, io odio il ciclamino.
Lawrence sembra solo in casa, non c'è ancora nessun'altro.Abbandono la valigia accanto all'entrata e cammino lentamente lungo il soggiorno, osservando i dettagli come se fosse la prima volta che entro lì.
Il ragazzo moro scende i pochi gradini per raggiungere la cucina e si ferma quando incrocia i miei occhi.
«Ehi Logan» dice con la sua voce suadente.
Ma io vedo le lentiggini, gli occhi azzurri e i capelli rossi.Scaccio quell'immagine e lo guardo. «Sei solo?»
Lawrence annuisce.
«Non fare domande allora»Mi getto sulle sue labbra, aggrappandomi a quel briciolo di normalità che è lui, ma sento le parole si Lexie nella testa e la rabbia e la delusione aumentano.
Lawrence si stacca. «Che succede?»
Appoggio la mia fronte alla sua. «Niente, ho detto niente domande»Lo bacio ancora, gli sfilo la maglia e lui mi lascia fare. Mi tolgo anche io il maglione, le scarpe e le scaravento a terra.
Andiamo in camera mia e lo faccio cadere sul letto togliendomi i pantaloni.
«Per quanto apprezzi tutto questo, so che non stai bene»
«Zitto» lo bacio ancora stendendomi sopra di lui e velocemente gli sfilo i jeans.Lo faccio girare sulla pancia e lui si ritrae. «Che fai?»
«Lasciami fare»Passo la lingua sulla sua schiena ma continuo a vedere la sua schiena. Lui si lascia sfuggire un gemito ma quando faccio entrare la mia lunghezza nel suo buco, urla di piacere.
Spingo con forza per un po' mentre i suoi gemiti accompagnano le mie spinte.
«Ti amo» dico sottovoce.
Le sue labbra, le sento ovunque.
«Ti amo» un'altra spinta forte.
I suoi capelli rossi che afferro mentre sono su di lei.
«Ti amo» un'ultima spinta prima di uscire da lui che mi fa rabbrividire.
Sto pensando a Lexie, solo a lei.
Niente da fare, la amo.
HELLOOOOO
Oddio, ho aggiornato, ecco perché piove.
Stiamo arrivando alla fine della storia, non vi ringrazierò mai abbastanza per tutto il supporto che mi avete dato.
Love u so much.
Bye babes
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GAY? || Logan Lerman
Fanfiction"In quel momento era tutto diverso. Io ero diverso. Avevo sempre pensato che avrei trascorso il resto della mia vita al college con lui. Ma sbagliavo. Ero cambiato, forse quel bacio mi aveva cambiato. Forse, in quel momento, non ero più gay"