CAPITOLO 43.-LEXIE-

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Logan ferma la macchina esattamente davanti alla villa dei Forton.
Il cuore mi batte all'impazzata, sento il respiro mozzarsi in gola e la saliva diventare un mattone.

Posso davvero farcela? Devo entrare, con il mio volto sfregiato dai loro gesti, fare la dura, affrontarli e tornare a casa senza altri tagli o lividi.
La cosa mi mette in agitazione come mai finora.

"Ci sei? Sei sicura?" mi domanda lui guardando la casa dal parabrezza.
Prendo un respiro. "Si, credo"
"Perché Lexie? Ti stai facendo male da sola così"
Lo guardo perdendomi nei suoi occhi malinconici. Forse ci tiene davvero a me e non finge solo perché sono la sua "fidanzata".
"Lo so, ma non farà così tanto male. Ci sono abituata" rispondo alzando le spalle fingendo indifferenza.

In realtà sono tutt'altro che indifferente a questa situazione ma non importa. Devo fingere, devo essere fredda, acida, sfrontata come sempre.

"Tornerai mai come prima?" le sue parole escono dalle labbra impetuose e dirette. Si morde il labbro come pentito di quello che ha detto. "Cioè, non voglio dire che non vai bene così, solo... solo che... m-mi manca un po' quella Lexie"
A quelle parole un piccolo sorriso mi si dipinge sulle labbra rosa tenue. "Lo spero Lerman... Lo spero" abbasso gli occhi per poi riportarli all'esterno.

"Andiamo" esco dalla macchina con forza raggiungendo quello che considero un luogo decisamente infernale, forse più di casa mia.

~

Entro nell'enorme salone d'ingresso mano nella mano con Logan cercando con lo sguardo Sam e i suoi amici anche se il pensiero di vederli mi fa tremare un po'.
Come se potesse leggermi nel pensiero Logan mi stringe ancora di più la mano e mi da il coraggio di togliermi il cappotto e camminare a testa alta.

Alcune ragazze mi guardano: forse sanno che il bellissimo ragazzo  accanto a me è solo una copertura? Poco m'importa, mi avvicino a lui che immediatamente mi afferra il fianco e camminiamo insieme. So di stare scatenando l'invidia di molte ragazze che bevono i loro drink in silenzio lanciando occhiate invitanti al mio accompagnatore.

"Stai facendo strage di cuori" gli sussurro così piano che solo lui può sentire.
Sorride. "Peccato che non m'interessi minimamente" i suoi occhi vagano per un po' per la sala poi si posano su di me. Sogghigno.

"Oh pensavo che non saresti venuta" una voce famigliare mi stacca dallo sguardo di Logan.

Grazie al cielo.

"Mike" affermo lasciandogli un bacio sulla guancia. "Puzzi già di alcool" aggiungo.
Scrolla le spalle. "Sai che amo la vodka..." beve un sorso veloce del liquido trasparente dal bicchiere che tiene in mano e sorride a Logan.
"Tutto bene?"
"Si, grazie... Tu?"
Michael annuisce scompigliandosi un po' i capelli che si stanno schiarendo, sono più sul rosso chiaro che su quello intenso come all'inizio.
"Charlie?" domando guardandomi intorno.
"In giro con una ragazza bruna con la frangetta, molto carina" risponde finendo la vodka nel bicchiere.

Volto un'altra volta lo sguardo e, in fondo alla sala, all'entrata della cucina, lo vedo. I miei occhi vorrebbero staccarsi, guardare altrove ma il suo sguardo così penetrante e intrigante mi costringe a guardarlo.

Logan mi stringe ancora di più il fianco. "Vuoi qualcosa da bere?" sussurra leggero al mio orecchio provocandomi dei brividi.
Non riesco a muovermi. È come se la sua vista mi avesse ghiacciata completamente. "C'è Sam" riesco a dire soltanto.
Logan guarda nella mia direzione e anche Michael si volta incuriosito. I suoi occhi si fanno via via più arrabbiati. "Se ti tocca con un dito lo uccido" inveisce.
Gli metto una mano sul petto prima che possa fare qualcosa di irreparabile. "No, non lo farà. Qui c'è troppa gente"

GAY? || Logan LermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora