CAPITOLO 44.-LOGAN-

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Fermo la macchina dopo aver passato una serata tranquilla tra gli 'amici' di Lexie. Chiamarli amici non è proprio adatto. Non mi ha presentato nessuno e nessuno si è degnato di salutarla.
Eccetto, ovviamente, Michael e Charlie perché la conoscono e le vogliono davvero bene.

E anche Sam. A quanto pare, Charlie mi ha detto che hanno avuto un rapporto... ravvicinato. Ho sentito le guance andare a fuoco a quelle parole e i pugni si sono stretti fortissimo fino a quasi farmi male.

Ma non capisco perché.

Appena ho percepito che qualcosa non andava sono subito andato a cercarla trovandola poi, in giardino tra la neve fredda.
Ma non sentivo freddo con il suo viso di fronte al mio. Il suo fiato leggero che vaporeggiava nel vento, i suoi capelli rossi che fluttuavano allegri.

E adesso eccoci qui, in macchina dopo la sua richiesta di tornare indietro, di fronte a casa sua.

Rimaniamo in silenzio. Io non so cosa dire, mi ha detto che sono importante per lei. Cioè non me l'ha detto però me l'ha fatto intendere. La cosa mi riempie di orgoglio ma non voglio sentirmi troppo onorato: ho imparato che con Lexie non si sa mai.

All'improvviso vedo dei lampi di luce colorati esplodere nel cielo scuro.
-È mezzanotte. È concluso un altro anno...- pensa la mia testa.
Abbasso gli occhi sul cellulare.
Forse dovrei fare gli auguri a Lawrence. È pur sempre qualcuno a cui tengo.

Il mio telefono impazza di messaggi in poco tempo: Amy, James, Dylan, mia madre... Tutti che mi augurano un buon anno.
Apro la chat di Lawrence.

Prendo un respiro e mi butto.

Hey, buon anno. Mi manchi xx

È vero che mi manca?

Lascio il messaggio in sospeso guardando Lexie accanto a me che osserva il cielo dipingersi di quei colori accesi.
"Tutto bene? Ti fa male il collo?" domando. Lei scuote la testa velocemente sorridendo appena. "Buon anno direi..." dice con voce un po' roca.
Sorrido. "Si, b-buon anno"

I nostri occhi si scontrano, i miei sfuggono leggermente sulle sue labbra così candide e rosee che mi piacerebbe sfiorare, ho la mente un po' annebbiata dall'alcool e non ragiono benissimo.
Mi sporgo verso di lei non volendo spaventarla ma prima che possa fare qualcosa lei è già a pochi centimetri dalle mie labbra.

"Buon anno Logan" soffia sulla mia bocca prima di sfiorarla con la sua. Sono io a volere più contatto: un semplice bacio non è abbastanza per me. Le nostre labbra si abbracciano, si vogliono, si attirano e la mia lingua cerca accesso alla sua bocca. Appena Lexie la lascia passare e la mia lingua incontra la sua, sento le farfalle nello stomaco sbattere le ali sempre più forte. Lo stomaco si contrae e le gote si fanno rosse e calde.

Sto baciando Lexie.

E non è un bacio semplice come quelli finti che finora hanno fatto parte della nostra routine. È un bacio vero, sentito, dolce e passionale.

Non oso aprire gli occhi, non vorrei fosse un sogno. Se è così, beh, non voglio svegliarmi.
Avvicino una mano al suo collo tracciandone delle leggerissime forme indistinte e con mia grande sorpresa lei mi lascia fare. Anzi, allunga una mano ad afferrare i miei capelli stringendoli e portandomi ancora più a stretto contatto con la sua pelle.

Sento il cuore accelerare e mugolo appena quando la sua mano si stringe attorno ai miei ciuffi neri ribelli.

Poi ci stacchiamo.

All'improvviso.

Così come tutto è cominciato.

Io torno rigido al mio posto e prendo a guardare il cielo schiarendomi la gola. Lexie sembra diventata piccola piccola nel suo angolino accanto al finestrino.
C'è una tensione e un'imbarazzo tali da poter essere tagliati con il coltello.

GAY? || Logan LermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora