CAPITOLO 47.-LEXIE-

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Non vedevo l'ora che tutto finisse, questa pagliacciata intendo, la prova che sono una pessima attrice.
Logan e io abbiamo fatto sesso, mi è piaciuto, e più continuo a negarlo più mi rendo conto che non serve, la parte di me che tiene di più a Logan è contenta di quello che è accaduto.

Anche se lo odio, davvero tanto.

Con lui ogni tipo di finzione non serve, è come se mi conoscesse davvero, nel profondo e con uno sguardo annienta la mia acidità.

Che rabbia.

Finisco di preparare le valigie per il ritorno, ora sto meglio anche se continuo a vedere Sam nei sogni, i suoi occhi rabbiosi e intensi mentre mi tirava calci e pugni, mentre mi faceva a pezzi. Letteralmente.

Logan mi ha curata, aiutata e non posso che ringraziarlo per quello che ha fatto ma nient'altro. Questi giorni sono finiti e di conseguenza anche tutto questo.

Tiro un sospiro di sollievo mentre piego una maglietta da aggiungere a quelle che già riempiono la mia valigia.

«Lex...» alzo gli occhi «Ed, non ti ho sentito entrare» dico guardandolo mentre si avvicina titubante.
«Che c'è?» domando.

Lui si avvicina e si siede sul letto con gli occhi bassi e le braccia appoggiate alle gambe, è come se non fosse li con me ma su un altro pianeta.

«Ed?»
«Hai bevuto dalla mia scorta?»

A quelle parole mi siedo accanto a lui e annuisco.

«Perché Lex?» domanda con occhi lucidi, pieni di lacrime.
«Stai piangendo?!» il mio tono sembra quasi arrabbiato ma non lo è, sono solo sopresa.
«Stai andando via, non potrò più controllarti, ma mi rassicura il fatto che ci sarà Logan» esclama.
«Logan?» ripeto.

Sì, è stato molto carino a starmi dietro, ma non sono una bambina, forse sono le mura di casa a farmi tornare piccola e fragile ma non ho bisogno di protezione. Fuori da qui, lontano da casa e dai miei problemi sono un'altra persona.

Sono forte.

«Lui ti ha curata e ci tiene molto, e anche tu ci tieni» dice sottovoce.
Lo guardo con sorpresa.
Lui mi ricambia. «Non negarlo Lex»

Attendo che mi esca una qualche cattiveria dalle labbra, qualcosa di brutto su Logan ma non esce nulla, non ho nulla da dire.

Forse Ed ha ragione.

Annuisco guardandomi le scarpe e mio fratello sorride soddisfatto prima di darmi una leggera spallata. «Sapevo che ti saresti affezionata
«Ed, sono lesbica te lo vorrei ricordare, non ti esaltare»
«Beh cosa c'entra?» domanda lui alzando un sopracciglio, conosco troppo bene il suo gioco e non intendo partecipare.

Sbuffo. «Intendo dire che non potrà esserci nulla»
«Magari sei bisessuale» interviene lui come se non mi avesse ascoltato.

«Edward... smettila, non amo Logan, fine della storia» e mentre lo dico un nodo mi si forma in gola e sento la sua voce che mi richiama.
«Lexie, tua madre vorrebbe salutarti» dice lui salutando dalla porta Ed con un cenno.
Scendo di malavoglia di sotto cercando di coprire le ferite anche se grazie al lavoro di Logan sono quasi del tutto guarite.

«Ciao mamma, apposto, posso andare ora?» dico tutto d'un fiato arrivando in cucina.
«Ferma Lex!» inveisce trattenendomi per un braccio, sussulto a quel contatto.
«Stai bene?» mi domanda prendendomi il viso, mi scanso subito.
«Si certo»

E non per merito tuo.

«Ok, bene. Volevo solo salutarti e augurarti buon ritorno a scuola»
«Grazie.» rispondo freddamente. «Posso andare ora?»
«No...» sembra che il suo tono sia dolce. «Aspetta qui» e si dilegua nell'altra stanza facendo ondeggiare i capelli e il suo profumo stucchevole volteggia nell'aria facendomi vomitare.

Aspetto accanto all'isola della cucina con impazienza.
«Dov'è papà?» domando appena torna.
«Al lavoro ovviamente e tra poco lo dovrò raggiungere» mi allunga una scatolina bianco perla con un nastro rosso acceso.
«Cos'è?» domando soppesando il pacchetto.
«Volevo darlo a Logan ma so che sei una a cui piace prendere l'iniziativa» comunica con tono soave.
Apro la scatola e vedo un bellissimo anello d'oro bianco con un piccolo diamante al centro, fine e grazioso.
«Cosa ci dovrei fare? Venderlo?» domando sarcasticamente.
Mia madre sbuffa incrociando le braccia. «Puoi smetterla per una volta di fare la persona acida?»
«No» rispondo tranquillamente. «continua»

Lei riprende con un sorriso a parlare dell'anello. «Me l'ha regalato tuo padre tempo fa, quando mi aveva chiesto di sposarlo, le mani mi si sono gonfiate appena sono rimasta incinta di Ed e anche di te subito dopo. Voglio che tu lo dia a Logan, sa cosa farne»

«Ah capisco, sarà lui a venderlo»

«LEXIE!» la sua pazienza raggiunge il limite molto velocemente.
«Va bene scusa»
«So che è il ragazzo giusto e anche di buona famiglia ma questo anello dovrà essere una tradizione d'ora in poi, tu lo darai a tua figlia»
«Io avrò una figlia...» dico sottovoce. Io odio i bambini e l'idea di averne uno non mi piace più di tanto.

~

Finiti i convenevoli con mia madre torno su per le scale e riprendo a fare la valigia, in meno di mezz'ora sono giù di sotto ad aspettare Logan.

Appena compare sulle scale alzo gli occhi al cielo. «Era ora, sei peggio di una donna» inveisco con tono divertito.
«E tu ne sai qualcosa» risponde lui a tono sorprendendomi.

Dietro di lui arriva Ed con le chiavi della macchina in mano.

«Così ci siamo» risponde.
«Sta tranquillo, andrà tutto bene» rispondo avvertendo un brutto presentimento.

Usciamo dalla porta e arriviamo nel cortile per sistemare i bagagli in macchina ed è in quel momento che il mio cuore sussulta.

Lo vedo con la coda dell'occhio e appena mi volto sento il cuore sprofondare, è così che ci si sente quando il tuo peggior incubo è difronte a te?

Lui mi sorride con un ghigno inquietante che mi fa salire il vomito e mozzare il fiato. Si porta una mano alla fronte e fa il saluto militare e so che lo rivedrò, forse anche prima di quanto mi aspettassi.

~

SALVE A TUTTI
Oddio, non ricordo nemmeno l'ultima volta che ho aggiornato. Beh, scusatemi

Vi voglio un gran bene e vi ringrazio per aver aspettato.

Buon proseguimento di estate

Al prossimo capitolo Babes


GAY? || Logan LermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora