CAPITOLO 4. -LEXIE-

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Quel ragazzo mi ha davvero lasciato senza parole, Lawrence intendo, mi ha lasciato con l'amaro in bocca. So di non essere la ragazza ideale ma mi merito davvero le corna? Scuoto la testa per cacciare questo pensiero. Janet non mi tradirebbe mai. Almeno lo spero. Resto in camera a studiare per un po'. Non ho voglia di uscire dalla mia stanza anche se Amelie mi ha offerto di uscire a fare un giro. Rifiuto scocciata per la terza volta e chiudo a chiave. Mi appoggio alla porta pensando a quello che mi ha detto il ragazzo. So di avergli detto che so sempre tutto ma non credo che sia la verità. So che Janet in questo periodo è strana ma non pensavo che avrebbe mai potuto tradirmi.

Mi sento strana. Sento un groppo alla gola fortissimo che si stringe lentamente e mi fa salire il vomito. Deglutisco a fatica e mi abbandono sul letto per un po'. Sono troppo stanca per tutto. Ho studiato, o almeno ci ho provato, per alcune ore e adesso voglio solo dormire e scordarmi di tutto.
"Janet non mi tradisce" dico semplicemente e mi infilo sotto alle coperte vestita. Mi addormento in fretta.

Il mattino mi sveglio presto, faccio lo zaino e mi faccio una doccia ignorando tutti i post-it lasciati da Janet ieri sera per cercare di capire cosa mi fosse successo e del perché mi fossi chiusa in camera.
'Svegliami subito appena ti alzi' dice il primo azzurro brillante attaccato alla mia porta. Il secondo rosa è sullo specchio: 'Che ti succede amore?' Con un cuoricino fatto male che mi fa venire ancora più da vomitare. Un altro sul tavolo della cucina giallo smorto: 'Amore sai che puoi contare su di me per tutto! Ci vediamo a scuola se non mi vuoi svegliare...' Un altro cuoricino ma migliore del primo e uno smile. Giro il post-it e la faccina sembra triste. Mi piace più così. Bevo un po' di caffè e mentre risalgo in camera esce Melody. "Ciao bellezza".
Chiudo la porta ignorandola. Mi vesto con un paio di leggins neri una maglia corta bianca e un gilet di jeans chiaro. Le scarpe sono sempre quelle e non ci stanno male, le stringo per bene e mi avvicino alla  scrivania per prendere la spazzola e il mascara. Provo a pettinarmi e oggi, stranamente i miei capelli mi piacciono. Metto il mascara e mi guardo allo specchio.
"Sono imbarazzante" penso subito. Sento qualcuno che bussa alla porta.
"Lexie sono io..." Riconosco la voce di Amelie e alzo gli occhi al cielo. Prendo lo zaino, il caffè e apro la porta.
"Sto uscendo non ho tempo!" Le dico io scendendo le scale finendo il caffè. Lo abbandono sul tavolo senza salutare ed esco.

Prendo una gomma alla menta e respiro profondamente.
"Janet non mi ha tradito..." Continuo a convincermi mentre raggiungo il college.
Arrivo presto, troppo presto. Mi siedo su una panchina e respiro.
Dov'è quel Lawrence? Voglio delle riposte! Anzi no, forse no.

Con mia grande sorpresa lo vedo arrivare con una sigaretta accesa e un sorriso smagliante. Avrà scopato?
"Lesbica..." Mi saluta con sfacciataggine porgendomi una sigaretta. Sono talmente rincoglionita che la prendo e me la faccio accendere. Questo ragazzo ha un profumo buonissimo.
Inspiro tantissimo, troppo, così tanto che comincio a tossire. Lui mi guarda e sorride.
"Come mai hai quel sorrisetto?" Chiedo dopo aver ripreso il mio colore naturale.
"Perché dovrei dirtelo?" Chiede lui. "Non siamo in confidenza..."

Io annuisco, ha ragione, infondo fumiamo insieme solo da due giorni, cosa pretendo!

"Sono solo curiosa... Mai sentito dire che la curiosità è femmina?"
"Tu sei davvero femmina?"
Alzo un sopracciglio. "Ho le tette... Mi pare di si!"
"In quanto a gusti sessuali non credo proprio..." Ghigna.

Ma come si permette? Da che pulpito poi.

"Senti chi parla!" Affermo con tono acido.
"Touché" mi dice con nonchalance.

Restiamo in silenzio e io vorrei tanto chiedergli cosa ha visto. Come sa che la mia ragazza recita. Ma una parte di me non vuole.
"Mi piace la tua maglia" mi dice spegnendo la sigaretta.
Alzo le spalle. "È una maglietta."
Rimane un po' deluso dalla mia affermazione. "Grazie." Aggiungo freddamente spegnendo la mia.
"Adoro le tue scarpe" faccio io sempre restando distaccata. Non mi piace fare troppi complimenti e odio chi ne fa troppi a me.
"Sono scarpe" mi dice prendendo in giro il mio tono di voce. Alzo un sopracciglio e sorrido appena.
"Ciao lesbica!" Mi saluta con un cenno.
"Ciao gay!" Rispondo prendendo la mia borsa e andando dalla parte opposta al ragazzo.
Avrei dovuto chiedergli di Janet.
"No basta! Non mi tradisce... E poi anche se fosse? Cosa me ne importerebbe?" Penso immediatamente.
Vado a lezione e cerco di stare attenta anche se non ne ho molta voglia.

A pranzo cerco Janet. Io che cerco Janet... Mai successo. La trovo al solito tavolo con Melody, Amelie e Jessica. Quella la odio. Rimango a fissarla per un po'. Sento un brivido che percorre la schiena al sol pensiero che qualcun altro abbia sfiorato le sue labbra. Prendo un respiro profondo e mi butto. Non sono mai stata agitata come adesso. Amelie mi saluta appena evidentemente offesa dalla mia reazione eccessiva di stamattina. Melody mi fa un largo sorriso e Jessica arrossisce. Eccone un'altra.

Mi siedo. "Io sono ancora convinta che tu sia la ragazza più fortunata sulla terra" dice Jessica a Janet. Lei sorride e mi si stringe al braccio. Un fuoco divampa dentro di me.
"Dimmi che non è come penso". Mi auguro che non menta e che non mi stia prendendo per il culo. O saranno guai seri, per lei.

Tra poco comincerà la "vera azione" se così la si può chiamare :)
Kisses

GAY? || Logan LermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora