CAPITOLO 29.-LOGAN-

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"Davvero?" dice mia madre al telefono sorpresa.
"Si..." rispondo per l'ennesima volta al tono scioccato di mia madre.
"Beh, allora Marcus arriverà domani mattina presto" afferma lei con tono sicuro prima di riattaccare senza darmi il tempo di replicare.

Chiudo la chiamata e mi volto verso la ragazza dai capelli rossi che legge tranquillamente un libro sdraiata sul letto.

"Che ha detto?" domanda poi distogliendo lo sguardo dalle pagine e puntandolo su di me.

Alzo le spalle. "È sorpresa nel sapere che ho una ragazza e che tornerò a casa per le vacanze di Natale" affermo poi lasciandomi scivolare sulla sedia.

Siamo tornati da poco dal week-end più brutto che io abbia mai passato con Harold e Lawrence. Sorpassando anche il fatto che sono entrato nel bel mezzo dei preliminari di Lexie e Max è stato davvero un week-end ricco di tensione.

Il freddo pungente dell'inverno mi entra dentro e mi congela il sangue. Stiamo camminando da un po' io e la rossa. Dovevamo andare al locale ma non ne ho molta voglia e riesco in un modo o nell'altro a convincerla a stare fuori per un po'. Entriamo in un piccolo bar per prendere una cioccolata calda e chiacchieriamo un po'.

"Che problema hai con Lawrence?" mi domanda fredda facendomi andare di traverso la cioccolata calda.
Tossisco appena mentre la osservo sorseggiare con calma e tranquillità il suo liquido marroncino e amarognolo con occhi fermi.

"Nessuno"
"Allora perché non sei con lui adesso?" insiste combattiva.
"Non... non lo so" affermo indeciso. Effettivamente non so perché non sono con lui. Ma adesso come adesso non c'è altro posto al mondo in cui vorrei essere se non qui.
Qui con lei.

Eppure mi rende tutto così difficile, ogni cosa, ogni parola, ogni sguardo che mi lancia è unico. Unico e così tanto enigmatico che tutto il resto mi sembra banale.
Tutto quello che non riguarda lei è banale.

"Tu invece... Con Max?"
Alza un sopracciglio e poggia la tazza sul tavolo. "Non è nulla" afferma infine alzando le spalle.

Ridacchio appena nascondendo il viso nella tazza.

"Cosa?" dice lei con tono malizioso.

Poggio la tazza e mantengo lo sguardo basso senza azzardarmi a guardarla negli occhi.

"I tuoi occhi parlano più della tua bocca Lerman... In tutti i sensi" afferma lei alzando ancora il sopracciglio. E questa volta si, la guardo con sorpresa.

Strabuzzo gli occhi incredulo che non si sia ancora stancata delle battutine piene di doppi sensi.

Scuoto leggermente la testa. "Allora a cosa sto pensando rossa...?" domando provocandola alzando gli occhi.

Appena il suo verde intenso incrocia il mio azzurro leggero sento una scossa lungo la schiena.

Mi osserva intensamente morendosi il labbro inferiore. "Che sono terribilmente bella" afferma sicura.

Abbasso la testa ridacchiando e prendo a sorseggiare ancora la cioccolata che sta finendo.

"Quanta modestia" dico infine lasciando che il liquido scenda giù per la gola e la riscaldi.
"Perché Lawrence non ti parla? E non mi riferisco solo a quello che potrebbe essere successo... Ma anche quando siamo in casa..."

Alzo leggermente l'angolo destro del labbro verso l'alto chiudendo gli occhi. "Non lo so... Credo che sia per tutto quello che sta succedendo" affermo infine.

GAY? || Logan LermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora