Cosa sia successo ieri, nemmeno io so spiegarlo.
Avevo riso alla battuta di Lerman che, devo ammetterlo, era davvero bella, e poi avevo sentito un calore improvviso e allo stesso tempo piacevole avvicinarmisi, un calore davvero avvolgente che mi ha ricordato quando Janet veniva a dormire nel mio letto, quando si appoggiava alla mia schiena e con un braccio mi cingeva la vita.
Ieri non è stato così ma ci è mancato poco: ho sentito il suo mento sfiorare la mia guancia e quelle parole sussurrate così soavemente nel mio orecchio mi hanno fatto rabbrividire: perfortuna Lerman era già tornato dalla sua parte così da non sentire il mio corpo tremare appena.
Devo ammettere che anche io ho esagerato ieri: volevo solo provocarlo e divertirmi.
In fondo questo è solo un gioco: un piccolo, stupido gioco.
"'Giorno rossa" afferma Logan entrando in camera già pronto per uscire con il suo cappotto, la sciarpa e la borsa a tracolla piena di libri fino a scoppiare.
"Ciao Lerman" affermo io alzandomi e andando in bagno.
Appena mi guardo allo specchio noto un viso famigliare che, dall'ingresso, segue ogni mia mossa.
"Che vuoi Lerman? Fai una foto magari dura più a lungo..." affermo con il mio solito tono che adesso, più che infastidirlo lo diverte.
"Volevo solo dirti che mancano due settimane..." e poi se ne va.
Sento la porta chiudersi di scatto e mi accascio sul mobile del lavandino.
È vero, mancano due settimane alle tanto attese vacanze di Natale, alla tortura.
Devo ammetterlo: sono leggermente terrorizzata, fino a poco fa non pensavo neppure a quello che stava per succedere, pensavo che sarebbe stato facile convincere i genitori di Lerman, ma sarà davvero così?Il tempo è cambiato in fretta: dalle leggere foglie di un tiepido e piovoso autunno si è passati ad un freddo intenso e penetrante segno che le vacanze si stanno avvicinando, segno che dovrò passare due intere settimane con Logan fingendomi la sua ragazza.
La cosa mi spaventa.
"Ciao" mi fa una voce assonnata e roca.
"Lawrence..." faccio io prendendo a spazzolarmi i capelli ignorandolo.
"Il tuo cellulare sta suonando" dice lui indicandomi con un gesto della mano la camera di Lerman.Sfreccio in camera e afferro il cellulare incredula: ero convinta di averlo spento ieri sera.
"Pronto?"
Per un attimo non sento nulla poi una voce graffiante e spavalda mi fa sorridere.
"Ehi rossa rompipalle... Come stai?"
"Io sarei rompipalle Clifford?"
"Già... Non negarlo..."
Sorrido e annuisco. "Sto bene... E tu? Hai sempre i capelli viola?" affermo ridacchiando ricordandomi dei suoi pazzi capelli sempre diversi.
"No, ora sono rosso fuoco. Comunque io sto bene" aggiunge poi zittendo qualcuno in sottofondo.
"Cosa fai queste vacanze?" mi domanda allontanandosi dal cellulare.
"Tornerò a casa..." affermo.
Urla di gioia si levano dall'altro capo della chiamata e devo allontanare l'orecchio per riuscire a mantenere l'udito sano.
"Davvero? Scherzi?" domanda entusiasta il mio amico.
"No. Sono seria" affermo duramente.
Michael ridacchia appena e gioisce mentre le voci di sottofondo si fanno più forti.
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GAY? || Logan Lerman
Fanfic"In quel momento era tutto diverso. Io ero diverso. Avevo sempre pensato che avrei trascorso il resto della mia vita al college con lui. Ma sbagliavo. Ero cambiato, forse quel bacio mi aveva cambiato. Forse, in quel momento, non ero più gay"